Molto forte, incredibilmente vicino

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Molto forte, incredibilmente vicino

Questa voce non contiene l'immagine di copertina. Per favore aggiungila, se puoi. :)
Titolo originale

Extremely Loud and Incredibly Close

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 2011
Genere drammatico
Regia Stephen Daldry
Soggetto Jonathan Safran Foer (romanzo)
Sceneggiatura Eric Roth
Produttore Scott Rudin
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Molto forte, incredibilmente vicino, film statunitense del 2011 con Sandra Bullock e Tom Hanks, regia di Stephen Daldry.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Se vuoi venire con me ecco le regole: hai due soste per il bagno e una pausa di diciannove minuti per mangiare, il turismo è rigorosamente vietato tranne alcuni siti di grande valore storico. Inoltre ho quindici semplici domande che ti riguardano, a cui vorrei che rispondessi. Andiamo! Regola numero quattro: passo svelto, non posso aspettarti ogni due minuti. (Oskar)
  • Regola numero sette: niente deve ostacolare la ricerca. (Oskar)
  • Mi manca la sua voce che mi dice che mi ama. (Linda)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Linda: Perché hai tanta difficoltà a parlare con me?
    Oskar: Se non l'hai notato, per metà del tempo dormi, e per l'altra metà ti dimentichi della prima metà. La legge ti definirebbe in absentia, una madre assente.
    Linda: Questa era cattiva.
    Oskar: Quale parte?
    Linda: Tutta.
    Oskar: Papà diceva: "La verità ti può liberare."
    Linda: Be'... papà non è qui. Siamo solo noi due ormai.
    Oskar: Uno e un quarto per essere matematicamente precisi.
    Linda: Non uscire dalla stanza, Oskar! Non uscire da questa stanza!
    Oskar: E se morissi domani?
    Linda: Oskar, tu non morirari domani!
    Oskar: Anche papà pensava che non sarebbe morto domani.
    Linda: Non capiterà anche a te.
    Oskar: Come lo sai che non mi capiterà? Tu non sai niente, tu hai sepolto una cassa vuota!
    Linda: Non vuol dire niente, in quella bara c'era il suo ricordo.
    Oskar: Vuol dire eccome, papà era fatto di cellule, che ora sono sui tetti, nei fiumi e nei polmoni di milioni di persone di New York, che lo respirano ogni volta che respirano.
    Linda: Non è così che funziona.
    Oskar: Che ne sai di come funziona? Tu non sai niente di atomi e molecole, potrebbe anche essere nella merda dei cani di Central Park.
    Linda: Questo è troppo. Smettila!
    Oskar: Scusa, nelle feci dei cani...
    Linda: Basta...
    Oskar: Ma è la verità, perché non devo dire la verità? Non hai il diritto di essere illogica, ci dev'essere un senso...
    Linda: Non tutte le cose hanno un senso, Oskar...
    Oskar: Ci dev'essere un senso... Sei stupida, stupida... sei solo una stupida, è totalmente senza senso, è solo una bara, una cassa vuota!
    Linda: Lo so che è una cassa vuota, lo so molto bene, ma l'ho fatto per me e l'ho fatto per te, perché potessi almeno provare a dire addio a tuo padre, perché se n'è andato, Oskar, se n'è andato e non tornerà più, mai più. Non lo so perché un uomo ha schiantato un aereo in un grattacielo e non lo so perché mio marito è morto, ma per quanto ti sforzi, Oskar, tutto questo non ha senso e non potrà mai averlo! Non avrà mai senso.
    Oskar: Vaffantubo, tu non sai niente!

Altri progetti[modifica]