Parmenio Bettoli

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Parmenio Bettoli

Parmenio Bettoli (1835 – 1907), giornalista, scrittore e commediografo italiano.

Citazioni di Parmenio Bettoli[modifica]

  • A tutto provveggono le donne, il che spiega, forse, come, anche il più misero di questi villici pigli le sue due, tre e fin quattro mogli. Meno il seminare ed il mietere, tutti gli altri lavori, anche i più faticosi, sono affidati alle donne. Allattare i bimbi e, in pari tempo, curare la gregge; far la cucina e il bucato e, in pari tempo, raccogliere l'erbe e la legna; coltivare i legumi, le frutta e, in pari tempo far disseccare i datteri e spremere le olive; tener ravviata e pulita la tenda e, dove sia necessario, levarla e drizzarla; conficcare i piuoli, assestare i paletti, tendere le funi; ove manchi il bove, e l'asina sia pregna, e il camello malato, aggiogarsi all'aratro ed arare; tutto tocca alle donne.
    Il marito, intanto, fuma sigarette, se ha tabacco per farne; centella un po' di sugo di datteri, se n'è la stagione; poi accoccolato su le ginocchia, col fil delle reni sostenuto da un palmizio o da un muricciuolo di cinta, mira spuntare o tramontare il sole senza occuparsi di nulla.[1]
  • Il Leopardi, che fece dire al suo Arabo vagante pel deserto[2]:
    "Me, s'io seggo in riposo, il tedio assale"[3];
    non poteva scrivere cosa più lontana dal vero. L'Arabo siederebbe in riposo sua vita natural durante; senza però conoscere il tedio, nemmeno di nome.[4]

Note[modifica]

  1. Da Una caccia in Africa, in Antologia ricreativa della prosa e della poesia italiane, pp. 211-212, Tipografia di Raff. Giusti, Livorno, 18952.
  2. Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, v. 132.
  3. Propr. "me, s'io giaccio in riposo, il tedio assale?"
  4. Da Una caccia in Africa, in Antologia ricreativa della prosa e della poesia italiane, p. 212, Tipografia di Raff. Giusti, Livorno, 18952.
  5. Da Un gerente responsabile; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 792.

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