Petro Oleksijovyč Porošenko

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Petro Oleksijovyč Porošenko nel 2014

Petro Oleksijovyč Porošenko (1965 – vivente), imprenditore e politico ucraino.

Citazioni di Petro Oleksijovyč Porošenko[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

2014[modifica]

  • [Sulla guerra del Donbass] Questa guerra non può essere vinta con le armi. Ogni proiettile produce due nemici. E ogni giorno di pace lo stato ucraino dimostra sui territori liberati che i cittadini, che un mese fa cantavano lodi al falso regime separatista, ricevono calore, elettricità, finalmente possono mandare i propri figli a scuola, hanno iniziato a ricevere pensioni, sussidi di reversibilità e invalidità , hanno un lavoro, hanno uno stipendio. [...] E vinciamo insieme per mezzo della pace! Perché noi abbiamo un lavoro e loro no. Noi abbiamo le pensioni e loro no. Abbiamo il sostegno di bambini e pensionati, loro no. I nostri figli andrebbero agli asili e alle scuole, i loro starebbero seduti nelle cantine. Perché non sanno fare niente! È così che vinceremo questa guerra. Perché le guerre si vincono nelle menti, e non sui campi di battaglia! Loro non lo sanno, ma io lo so. E ho il tuo sostegno, ne ho davvero bisogno per vincere questa guerra senza ucraini morti, senza abitanti morti di Odessa.
This war can’t be won with weapons. Every bullet produces two enemies. And every peaceful day Ukrainian state demonstrates on the liberated territories that citizens, who sang praises to false separatist regime a month ago, receive heat, electricity, at last they can send their children to school, they started to receive pensions, survivorship and disablement payments, they have jobs, they have salaries. [...] And we win together by means of peace! Because we have jobs, and they have not. We have pensions, and they have not. We have support of children and pensioners, they have not. Our children would go to kindergartens and schools, theirs would be sitting in cellars. Because they do not know anything how to do! That’s how we are going to win this war. Because wars are won in minds, and not on the combat fields! They do not know this, but I know. And I have your support, I need it very much in order we win this war without perished Ukrainians, without perished inhabitants of Odesa..[1]
  • [Sulla rivoluzione ucraina del 2014] Negli ultimi mesi l'Ucraina ha pagato al più alto prezzo per far diventare realtà il sogno europeo, deve essere valso qualcosa, ad esempio una semplice dichiarazione da parte dell'Unione europea che quando l'Ucraina sarà pronta, potrà entrare. Una dichiarazione che all'Unione europea non costerebbe nulla ma per il mio paese vorrebbe dire tutto.[2]
  • [Sul Volo Malaysia Airlines 17] Non escludiamo che l'aereo sia stato abbattuto, e sottolineiamo che le forze armate dell'Ucraina non hanno intrapreso alcuna azione contro bersagli aerei.[3]
  • La Crimea tornerà con noi, non necessariamente con mezzi militari.[4]
  • Nessun paese dopo la seconda guerra mondiale ha dovuto pagare un prezzo così alto per far parte di questa comunità [l'Unione europea]. Le forze che volevano fermare il processo sono state sconfitte.[5]

2015[modifica]

  • Per noi ucraini, Boris [Nemcov] resterà per sempre un patriota della Russia e un amico dell'Ucraina. Nella sua vita ha dimostrato che sono due cose compatibili, basta solo volerlo.[6]
  • Per coloro che vogliono proporre il federalismo, abbiamo uno strumento chiamato "referendum". E io sarò sempre pronto a indire un referendum sulla struttura statale dell'Ucraina se voi, membri del comitato per la riforma costituzionale, lo considererete opportuno.[7]
  • L'Europa non può essere intera senza Ucraina.[8]
  • La Crimea sarà sempre ucraina, è inalienabile dall'Ucraina.[8]
  • Ci piacerebbe avere un vicino come la Francia, ma abbiamo la Russia... non ci si sceglie i vicini.[8]
  • [L'adesione all'Unione europea] è una priorità per l'Ucraina, anche se siamo coscienti che dobbiamo riformarci dall'interno per essere conformi agli standard.[9]
  • Sconfiggeremo gli occupanti. Ho fatto, sto facendo e farò tutto quello che è possibile e anche quello che è impossibile perché la pace torni in Ucraina. Ci credo ed è questo il regalo che voglio fare al mio popolo.[10]
  • [Sul Gay Pride di Kyev del 2015.] Io non vi parteciperò, ma non vedo nessuna ragione per impedire questa marcia perché è un diritto costituzionale di ogni cittadino dell'Ucraina.
I will not participate in it, but I don't see any reason to impede this march because it's a constitutional right of every citizen of Ukraine.[11]

Da Ucraina, il presidente Poroshenko: «Putin non rispetta i patti. Chiediamo armi pesanti agli Usa»

Intervista di Giuseppe Sarcina, Corriere.it, 30 giugno 2015

  • [Sugli accordi di Minsk] Le misure da attuare sono quattro: il cessate il fuoco; il ritiro dell’artiglieria pesante; il rilascio dei prigionieri; l’accesso immediato agli ispettori dell’Osce in ogni area del conflitto per verificare il rispetto dell’intesa. Ebbene, sfortunatamente, non è successo nulla. [...] Niente. E non siamo solo noi a dirlo. C’è il rapporto dell’Osce. La Russia sta continuando a mandare truppe, armi e finanziamenti per un miliardo di dollari ai terroristi nel Donbass.
  • Putin ha invaso una parte del nostro Paese, su questo non ci sono discussioni. E lo ha fatto dopo aver annesso direttamente la Crimea. Oggi per ordine di Putin sul nostro territorio sono ammassati 200 mila uomini e un arsenale rifornito di carri armati, sistemi sofisticati lancia missili, razzi per la contraerea. Uno di questi ha abbattuto l’aereo civile della Malesia lo scorso anno.
  • So bene che questa guerra non si può vincere sul piano militare. Ma ho il dovere di fare il possibile per difendere il mio Paese dall’aggressione della Russia: una minaccia, ci tengo a ripeterlo, per tutta l’Europa.
  • Per entrare nella Nato occorre soddisfare diversi requisiti. Stiamo lavorando per riformare a fondo il Paese, dal punto di vista economico, sociale, amministrativo. Sarà un lungo lavoro: ci vorranno almeno 6-7 anni. Quando saremo pronti, convocheremo un referendum per chiedere al popolo ucraino se dovremo entrare o no nell’Alleanza atlantica.
  • Le sanzioni sono uno strumento di pressione per rendere credibile il negoziato. Agli europei dico che ci troviamo di fronte a un dilemma antico, la scelta tra il denaro e i valori. Ma l’Unione Europea è fondata sulla condivisione di valori come la democrazia e la libertà, esattamente quelli che noi oggi stiamo difendendo.
  • Vedo che il governo russo ha un atteggiamento di chiusura su tante cose. Ci ha portato via quasi il 20% della nostra economia, invadendo il Donbass. Ci ricatta con le forniture di energia, altro tema su cui dobbiamo rafforzare la cooperazione con gli europei. Sono decisioni che non dipendono da me. Le ha prese Putin, in modo unilaterale.

Da Il presidente ucraino Poroshenko: "Un errore fidarsi di Putin non aiuterà la pace"

Intervista di Pietro Del Re, Repubblica.it, 19 novembre 2015

  • [Sul ruolo della Russia nella guerra civile siriana] Il terrorismo jihadista verrà annientato soltanto dalla forza di un'unione globale, che escluda chi sponsorizza il Califfato. Ma non credo che questa coalizione possa fidarsi di Putin, perché finora il suo esercito ha bombardato soprattutto le postazioni della rivolta anti-Assad e non quelle dello Stato islamico, aumentando di fatto il numero di profughi verso l'Europa. In Siria Mosca non porta la pace, ma la guerra.
  • L'ultimo soldato ucraino è stato ucciso ieri da un mortaio 82 mm, sebbene gli accordi di Minsk prevedano il ritiro di questo tipo di armi. Come hanno potuto costatare gli osservatori dell'Osce, noi quei mortai li abbiamo allontanati dal fronte. Ora, a quegli stessi osservatori è vietato l'ingresso nella cosiddetta Repubblica indipendente del Donbass.
  • [Sull'annessione della Crimea alla Russia] Il non riconoscimento da parte della comunità internazionale dell'annessione russa è di vitale importanza per noi. Ma non ci sarà nessun tentativo di riconquistarla militarmente: ciò avverrà per vie politiche, anche perché chi s'aspettava sostanziali miglioramenti economici è rimasto molto deluso. Lo stesso accade in Ossezia del Sud, Transnistria e Abkhazia. Là dove arrivano i militari russi, ci si ritrova subito al collasso.

2018[modifica]

Da "Ministro Salvini venga nel Donbass a vedere l'inferno causato da Putin"

Intervista di Pietro Del Re, la Repubblica, 4 ottobre 2018

  • Vorrei tanto portare Matteo Salvini nel Donbass. Gli farei vedere le scuole e i mercati bombardati dai russi, i bambini morti, ma anche gli orfani e le vedove di guerra, le città distrutte, e sono certo che allora capirebbe quanto sono necessarie le sanzioni contro Mosca.
  • [«Che cos'altro gli direbbe?»] Che i valori sono sempre più importanti dei soldi. E che è meglio rispettare i propri impegni con l'Unione europea che fare affari con la Russia.
  • Vladimir Putin non è il diavolo. È soltanto un imperatore che vuole inglobare il mio Paese senza neanche chiedere un parere al mio popolo. Ipotizziamo che domani volesse fare la stessa cosa con la Sardegna. Potrebbe organizzare un falso referendum e dichiarare che l'isola è diventata improvvisamente russa. Ogni italiano lotterebbe allora per riaverla indietro, e avrebbe ovviamente il sostegno del mondo intero. Allo stesso modo io mi aspetto che tutti, compresa l'Italia, si battano contro l'occupazione militare russa del mio Paese.

2021[modifica]

Da A Conversation With Petro Poroshenko

(EN) Intervista di Charles A. Kupchan sulla crisi russo-ucraina del 2021-2022, Cfr.org, 8 dicembre 2021

  • L'altro ieri, Putin ha ammassato attivamente le sue truppe militari lungo il confine dell'Ucraina. Non ha cambiato programma nemmeno oggi. Perché? Perché la Russia non ha nulla da vendere se non la paura e la guerra.
Days before yesterday, Putin actively massed his military troops along Ukraine's border. He changed no plan even today. Why? Because Russia has nothing to sell except fear and war.
  • [...] permettetemi di ricordarvi che nel dicembre 2022 ricorrerà il centenario della fondazione dell'Urss. E senza dubbio l'idea di Putin è quella di celebrare questo giorno con l'Ucraina come piatto principale.
[...] let me remind you that in the December 2022 it will be the 100th anniversary of the establishment of the USSR. And no doubt Putin's idea is to celebrate this day with Ukraine as his main dish.
  • Se c'è un posto sulla Terra dove si svolge la competizione più furiosa e violenta tra democrazia e autocrazia, questo posto è l'Ucraina. Se l'Ucraina dovesse resistere, la democrazia delineerà a lungo il futuro della nostra regione. E viceversa, purtroppo. Se la democrazia dovesse resistere nella nostra regione, sarebbe un messaggio forte per gli altri, e purtroppo viceversa. Non è una coincidenza che Putin ammassa le sue truppe lungo il confine dell'Ucraina.
If there is a place on the Earth where the most furious and violent competition between democracy and autocracy is, this place is Ukraine. Should Ukraine withstand, democracy will outline the future of our region for long. And vice versa, unfortunately. Should democracy withstand in our region, it will be a strong message to others, and vice versa, unfortunately. It is not by coincidence that Putin masses his troops along Ukraine's border.
  • [...] il regime di Putin è così antiquato che vuole trascinare il mondo intero nel medioevo. La Russia si sente così a disagio nel rispettare le regole, le relazioni di buon vicinato, nessun cambiamento di confine con la forza, nessun ricorso alla forza brutale. E quando il Cremlino non riesce a mettersi al passo con qualcosa come il progresso, tende a far crollare tutto e a distruggerlo, ottenendo così la parità.
[...] Putin's regime is so outdated that it wants to drag the whole world into medieval. Russia feels so uncomfortable to live up to rules, good neighbor relations, no changes of border by force, no recourse to brutal force. And when Kremlin cannot catch up with something like progress, it tends to bring it all down and to destroy it, thus get equal.
  • Putin ha bisogno dell'Ucraina. Sogna l'Ucraina come nessun altro sulla Terra, come se non ci fosse vita per la Russia senza l'Ucraina.
Putin needs Ukraine. He dreams of Ukraine as nobody else on the Earth, as if there were no life for Russia without Ukraine.
  • Nessuno ha il diritto di modificare i confini con la forza. Nessuno ha il diritto di dettare agli altri le proprie scelte sovrane e con chi associarsi. Se vi fosse impunità per la loro aggressione, ciò minerebbe l'ordine internazionale.
Nobody has the right to change the borders by force. Nobody has the right to dictate others their sovereign choices and with whom to associate. If there is impunity for their aggression, it will be undermining the international order.
  • [...] la più grande debolezza di Putin sta nel fatto che pensa in termini di sfera di interessi. Nessuna apertura. Nessuna concorrenza leale. Vuole una sfera di influenza. Questo è il suo sogno. Odia l'idea di avere solo la Crimea o solo il Donbass. Ha bisogno anche adesso dell'intera Ucraina. Vuole rinnovare Yalta e la sfera d'influenza russa ai confini di Yalta.
[...] Putin's greatest weakness is about him thinking in terms of sphere of interest. No openness. No fair competition. He wants a space of influence. This is his dream. He hate an idea just to have the Crimea only or just the Donbas only. He need even now the whole Ukraine. He want to renew the Yalta and the sphere of Russian influence on Yalta borders.
  • Non vede le linee rosse nei diritti umani, nella democrazia, nello stato o nella legge, o nelle relazioni di buon vicinato. Acquisizione territoriali dai paesi vicini, questa è la logica di Putin.
He doesn't see the redlines in human rights, in democracy, in the rule or law, or in the good neighbor relation. Landgrabs from neighboring countries, this is the Putin logic.
  • [...] voglio ringraziare Putin perché nel 2013, prima della mia presidenza, il numero di ucraini che sostenevano l'adesione dell’Ucraina alla Nato era del 16%. Oggi è il 68%.
[...] I want to thank Mr. Putin that in the year 2013, before my presidency, the number of Ukrainian who support the membership of Ukraine in NATO was 16 percent. Today, it's 68 percent.
  • Per favore, non credete a nessuno che dice che la politica delle sanzioni è inefficiente. Dovreste semplicemente controllare le cifre della Russia. Lo stipendio medio, la crescita del Pil per otto paesi da quando è iniziata l'aggressione russa contro l'Ucraina, la Russia non ha registrato alcuna crescita economica. Per otto anni, i russi hanno speso enormi somme di denaro inutilmente, solo per mantenere il potere militare e occupazionale in Crimea e nel Donbass. La Russia ha fermato il progresso tecnologico. La produzione industriale russa è diminuita. E Putin ha pagato un prezzo enorme. E questo è molto doloroso per la Russia.
Please don't believe anybody who said that the sanction policy is inefficient. You should just check the figures of Russia. The average salary, the GDP growth for the eight since Russian aggression against Ukraine launched, Russia do not have an economic growth. For the eight years, Russian spending a huge amount of money for nothing, just for keeping the military power and occupational power in the Crimea and the Donbas. Russia has stopped the technological progress. Russia industrial output has fallen. And Putin paid a huge price. And this is very painful for Russia.
  • [...] la crisi migratoria del 2015, con la quale Putin spera di disintegrare l'Europa, di rovinare l'unità dell'Europa, è stata dovuta all'intervento russo in Siria. Ma la crisi migratoria del 2021 al confine con Estonia, Lituania e Polonia non è stata avviata dalla Bielorussia. La Bielorussia era solo uno strumento. Lukašėnka era solo uno strumento. La piena responsabilità di ciò è di una sola persona. E il nome di questa persona è Putin.
[...] the migration crisis in year 2015, which Putin hopes to disintegrate Europe, to ruin the unity if Europe, was because of the Russian intervention to Syria. But the migration crisis in year 2021 on the border with Estonia, Lithuania, Poland—this was initiated not by Belorussia. Belorussia was just an instrument. Lukashenko was just an instrument. The full responsibility for that is the one single person. And the name of this person is Putin.
  • Se Putin ora chiede al mondo libero, alla Nato, al presidente americano Biden la garanzia scritta di non espandere la Nato a est, menzionando qualche miracolo occidentale che non esiste, voglio solo ricordare a Putin che l'Ucraina, non La Russia ha una garanzia scritta sotto forma del Memorandum di Budapest per la nostra sovranità, per la nostra integrità territoriale, per la nostra indipendenza e per l'assistenza militare se avessimo un'aggressione contro la nostra nazione. E questa garanzia militare purtroppo è viva sulla carta nel 2014. E l'unico modo in cui possiamo fornire la garanzia di sicurezza per l'Ucraina è un piano d'azione di adesione alla Nato.
If Putin now demand from the free world, from NATO, from the American President Biden the written guarantee for not expanding the NATO on the east, mentioning some miracle from the West which is not existing, I just want to remind Putin that Ukraine, not Russia, has a written guarantee in form of the Budapest Memorandum for our sovereignty, for our territorial integrity, for our independence, and for the military assistance if we will have aggression against our nation. And this military guarantee is unfortunately live on paper in the year 2014. And the only way how we can provide the security guarantee for Ukraine is membership action plan to NATO.
  • [Sul memorandum di Budapest] [...] l'Ucraina è stata una delle poche nazioni a rifiutare volontariamente le armi nucleari, sperando di rendere il mondo più sicuro. Sfortunatamente, Putin ha sfruttato l'assenza o lo status non nucleare dell'Ucraina per la sua aggressione.
[...] Ukraine was one of the only few nation who was voluntarily rejected from the nuclear weapons, hoping to make world safer. Unfortunately, Putin used the absence or non-nuclear status of Ukraine for their aggression.
  • [...] durante l'attacco terroristico russo all'MH-17, siamo stati una delle prime nazioni a dimostrare trasparenza e ad invitare la nazione che ha sofferto di più in questo attacco terroristico organizzato dalle truppe russe, e forse approvato da Putin, a farsi carico all'Aia, in tribunale, e che sarebbe stata loro responsabilità.
[...] during the Russian terroristic attack on the MH-17, we was one of the first nations to demonstrate the transparency and to invite the nation who suffered the most in this terroristic attack organized by Russian troops, and maybe approved by Putin, that they would be in the Hague, in the tribunal, and that it would be their responsibility.

2022[modifica]

  • [Durante l'invasione russa dell'Ucraina del 2022] C’è una lunga fila di persone che vuole arruolarsi, ma non abbiamo abbastanza armi per loro. [...] Sono persone normali, spesso non hanno mai combattuto, e sono in fila per unirsi a noi. È estremamente toccante, una grande dimostrazione di quanto il popolo ucraino odi Putin e sia contro l’aggressione russa.[12]
  • [Durante l'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Putin non prenderà mai l’Ucraina, non importa quanti soldati ucciderà, quanti missili o armi nucleari userà. Noi ucraini siamo un popolo libero, con un grande futuro europeo.[12]
  • [Durante l'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Kiev sta opponendo resistenza e questa è la risposta più forte all'attacco[13]
  • [Durante l'invasione russa dell'Ucraina del 2022] La situazione è disastrosa perché i russi bombardano e usano missili contro i civili. Questa non è un'aggressione, Putin è un criminale di guerra e deve essere portato davanti al tribunale internazionale e in prigione. Quello che fanno gli ucraini è vivere democraticamente e si stanno rivolgendo alla famiglia europea[13]

Da Poroshenko: «Putin si crede Dio e va fermato, ci servono le armi dell’Occidente»

Intervista di Franceso Battistini sulla crisi russo-ucraina del 2021-2022, Corriere.it, 31 gennaio 2022

  • Il problema con la Russia è la guerra ibrida. È un tipo d guerra che ho conosciuto bene, anche prima di diventare presidente. È una guerra complessa, fatta d’invasione diretta, di cyber-attacchi, di fake news orchestrate, di quinte colonne dentro l’Ucraina ben finanziate, di un’attività internazionale di discredito del nostro Paese.
  • Siamo circondati su tre lati. Le truppe russe, in questi mesi le abbiamo monitorate da vicino: hanno acquisito un modernissimo sistema antiaereo S-400, hanno carri armati sofisticati, forze aeree con missili balistici Iskander. Queste cose, prima non le si vedevano. Adesso sì. E se questo accade, allora c’è dietro qualche ragione.
  • [Su Vladimir Putin] Ovunque parlino russo, lui pensa sia Russia. E che la gente sia pronto ad accoglierlo coi fiori. Ma oggi nessuno lo applaudirebbe: gli ucraini hanno avuto 14mila morti, non accettano provocazioni.
  • Putin non ha una sola ragione di attaccarci. Non abbiamo dispute territoriali, non abbiamo problemi irrisolti. Sarebbe solo l’attacco di un pazzo. Senza ragione. E se prima molti ucraini consideravano la Russia una delle amiche migliori, ora la vedono come la peggior nemica.
  • Putin non è una persona normale, non si vede solo a capo d’una nazione: si crede a metà fra un imperatore e Dio.
  • Possiamo proteggere la nostra terra, se ci attaccano. Non ci aspettiamo che gli americani o gli italiani vengano a combattere per noi. Abbiamo 250mila soldati e in una settimana possiamo averne 500mila. Forti e motivati. Ci servono solo sistemi di difesa più moderni, per esempio per evitare che la Russia spenga le nostre comunicazioni. I russi sanno che possono pagare un prezzo alto, se sparano i loro Grad. Le racconto una cosa. Quando da presidente comprai i nuovi anticarro Javelin dagli Usa, l’accordo con la Casa Bianca era che non li schierassi in prima linea. Dovevo tenerli nei depositi. Io invece feci finta di nulla e dissi pubblicamente che ogni brigata ucraina li avrebbe avuti: sa che il giorno dopo i carristi russi si son rifiutati d’andare al confine? Avevano paura d’essere polverizzati.
  • La mia regola è che non fidarti di Putin e non avere paura, tutto quel che promette non accade mai. Non farà mai un passo verso di te. Non fidarti e non avere paura. Se hai paura, hai perso.
  • [«Ma perché la Nato continua a considerare la Russia un nemico? Il vero nemico non sarebbe la Cina?»] Mi faccia un favore. Chi le dice questo, lo porti in Ucraina. Organizzo io un bus speciale, da mamme che hanno perso figli, da gente che da otto anni vive sotto l’artiglieria pesante. Senza ragione, senza spiegazioni. La Cina forse non sarà il miglior vicino, ma non so se abbia mai cominciato una guerra negli ultimi 70 anni: ha tante esportazioni, avrebbe un collasso economico. Putin, no. Non ha paura di un collasso economico. Non ha nulla da vendere alla sua gente. Niente ricchezza, libertà, democrazia. L’unica cosa che può vendere è: ok, noi siamo in una situazione grave, ma abbiamo la Crimea! Hai la più grande nazione al mondo e non sai che cosa fare col tuo territorio? La sua gente è stanca.
  • Da capo dell’opposizione, questa è la mano che tendo al presidente Volodymyr Zelensky: se siamo uniti, siamo forti. E se siamo forti, possiamo battere Putin. Purtroppo, vedo che Zelensky non è pronto a questo. È un irresponsabile. Lui ha più paura di me che di Putin. E questa è una tragedia.

Da Poroshenko: «La pace si può fare ma il successo arriva solo dalla forza»

Intervista di Lorenzo Cremonesi, Corriere.it, 24 aprile 2022

  • Sia chiaro che noi vogliamo la pace. Ma purtroppo non credo in questo momento ai negoziati e la ragione è molto semplice: le nostre posizioni sono troppo distanti, Putin vuole ucciderci e noi intendiamo vivere.
  • Se l’Ucraina cade l’esercito di Putin non si fermerà. Lui ha già detto che non accetta truppe Nato in Bulgaria, in Romania e negli altri Paesi dell’est europeo compreso le repubbliche baltiche. Poche ore fa il suo capo di Stato maggiore ha detto che vuole liberare la Transnistria, dunque mira ad attaccare la Moldova.
  • Io continuo a chiedere che la Russia sia completamente isolata. Se il popolo russo sostiene la guerra, allora è giusto ne soffra le conseguenze dirette.
  • Questa è già una guerra nucleare: le truppe russe hanno sparato sulla centrale nucleare vicino a Zaporizhzhia e minacciato la stabilità di Chernobyl.
  • [Sull'assedio di Mariupol] È miracoloso quanto ha resistito, a Mosca credevano sarebbe caduta in poche ore a fine febbraio. I crimini consumati a Mariupol sono mille volte più gravi di quelli di Bucha. Ma, qualsiasi cosa accada, Mariupol alla fine sarà nostra, la riprenderemo interamente.

Da Poroshenko: Time to hit Putin where it really hurts

(EN) Politico.eu, 20 maggio 2022

  • Il potere di Putin non risiede nel potere del suo esercito — lo dimostriamo ogni giorno che combattiamo l'invasione russa. Piuttosto, risiede nella sua capacità di bullizzare, manipolare e ricattare gli altri.
Putin's power doesn't reside in the power of his military — we prove that every day we fight Russia's invasion. Rather, it lies in his ability to bully, manipulate and blackmail others.
  • Putin paga profumatamente analisi e propaganda per farci credere che rifiutare l'energia russa rovinerebbe le economie. È convinto che la democrazia sia intrinsecamente debole e che si possa spezzarla dall'interno, sfruttando le divisioni interne. Petrolio e gas sono solo il lubrificante sulla ruota della strategia di Putin del divide et impera.
Putin pays handsomely for analytics and propaganda to make us believe that refusing Russian energy would ruin economies. He is convinced that democracy is inherently weak and that he can break it from within, exploiting internal divisions. Oil and gas are just the grease on the wheel of Putin's strategy of divide and conquer.
  • È giunto il momento di prendere di mira il commercio di petrolio della Russia tramite le petroliere. Non è sufficiente semplicemente impedire alle petroliere battenti bandiera russa di entrare nei porti occidentali, dovrebbe esserci un controllo molto più severo sull'origine del petrolio che viene trasportato in Europa e in altri paesi occidentali.
    Ed è necessario un embargo totale per vietare il commercio con la Russia.
It is high time to target Russia's trade in oil by tankers. It is not enough to simply prevent Russian-flagged tankers from entering Western ports, there should be much stricter control of the origin of oil that is being transported to Europe and other Western countries.
And a total embargo is needed to ban trade with Russia.

Da Poroshenko: «Erdogan sa come pressare Putin, può negoziare lui per la pace»

Intervista di Franceso Battistini, Corriere.it, 23 settembre 2022

  • Col segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, Erdogan ha evitato il rischio carestia in Africa e Medio Oriente. E s’è visto come sappia essere efficace, perché ha gli strumenti per fare pressioni su Putin: molti russi vivono e hanno interessi in Turchia, ma allo stesso tempo Erdogan non ha mai riconosciuto l’annessione alla Russia della Crimea. E ha sempre sostenuto e rispettato la sovranità ucraina. Sì, Erdogan può essere un negoziatore, se dietro di lui il mondo dimostra unità.
  • Io conosco un Erdogan che è stato nostro partner non solo negli affari, ma per esempio ci ha sostenuto dandoci i droni Bayraktar: nella prima parte della guerra, sono stati fondamentali per fermare l’avanzata russa. Ci sono diversi criteri per valutare una democrazia. Qui parliamo di sicurezza. Ed Erdogan è nostro partner: non da solo, ma in quanto membro Nato.
  • Le nostre forze armate sono state create dal 2014 sulla base di standard Nato, si sono addestrate con istruttori Nato, hanno migliorato decisamente la loro struttura. Invece la Russia continua a combattere in stile sovietico. Ma la vera differenza l’ha fatta l’alta motivazione: i nostri soldati capiscono per che cosa stanno combattendo, i russi no.
  • Io ho avuto a che fare con Putin per anni e posso dire tre cose. Primo, mai fidarsi di lui, perché mente su tutto. All’inizio della mia presidenza, lui mi promise di liberare i tatari in cambio di due cosiddetti giornalisti russi, ma non lo fece. Quando lui promette qualcosa, state certi che non la farà. Secondo, non abbiate paura di Putin. Molti in Occidente ce l’hanno, anche alcuni partiti politici italiani, ma in diciotto anni noi ucraini vi abbiamo dimostrato che non è il caso. Terzo, Putin capisce solo il linguaggio della forza. Con gli Usa, la Nato, l’Ucraina o Erdogan, in ogni situazione, lui tenta d’ottenere qualcosa con ogni mezzo, con ogni sforzo, con ogni menzogna. E per impedirglielo, bisogna stare uniti e non cascarci.
  • [Sui referendum russi d'annessione nell'Ucraina occupata del 2022] Non c’è nessun referendum. C’è un fake, uno show per tentare di legittimare la follia di Putin, lo scenario di un’occupazione. Quel che accade oggi va chiamato col suo nome: una farsa. Nessun ucraino andrà a votare, il 90% degli ucraini odia Putin perché ha visto i crimini dell’invasione russa. Se vuol sapere come la pensano davvero, da queste parti, la porto a Bucha, a Izyum o a Mariupol...
  • Ricordi: mai fidarsi di Putin. Dice che ha perso in Ucraina 6mila soldati? E allora che bisogno ha di mobilitare 300mila riservisti?
  • Nel putinismo non c’è possibilità che compaia alcun leader. E se volete la sicurezza nel mondo, bisogna soltanto deputinizzare il mondo. Questo significa che Mosca non deve più pagare in Europa o in Italia i politici, le ong, i giornalisti.
  • Putin capisce d’avere un grande problema con l’Occidente, perché la sua guerra non è solo all’Ucraina, ma ai valori occidentali. Lui contava sul fatto che l’Oriente, incluse Cina e India, l’avrebbe capito e sostenuto. Nel commercio, nella tecnologia, nelle armi, nella finanza. Invece ha ottenuto zero. Il ministro degli Esteri cinese ha appena detto che i referendum sono nulli e la Cina non accetterà mai un’annessione russa. Io lo conosco bene, Putin: lui voleva creare una coalizione antiamericana e antioccidentale. Dimostrare che il mondo è diviso in due grandi metà: da una parte Ue, Nato, Usa, Australia, Giappone; dall’altra le non-democrazie come Cina, India, Russia. E invece questo disegno è fallito totalmente.

Da VOA Interview: Former Ukrainian President Poroshenko

(EN) Intervista di Tatiana Vorožko, Voanews.com, 15 dicembre 2022

  • L'Ucraina ha il diritto legale di contrattaccare. Non siamo russi; non attacchiamo oggetti dell'infrastruttura civile e non attacchiamo i civili. Spiacente, non noi. Qualcuno attacca i punti russi dove i russi tengono i loro bombardieri che attaccano pacifiche città ucraine e obiettivi civili con missili cruise. Non lo accettiamo. Crediamo che se gli ucraini pagano un prezzo così alto, i russi non dovrebbero stare seduti sul divano a guardare Solov'ëv in tv, che questo sia il loro tipo di guerra. No! Ci difendiamo e nessuno in Russia dovrebbe sentirsi al sicuro finché la guerra non sarà fermata. Il popolo russo, se vuole che tutto ciò finisca, dovrebbe fare pressione su Putin affinché ponga fine alla guerra, si ritiri dall'Ucraina e riconosca i crimini di guerra.
Ukraine has a legal right to fire in response. We are not Russian; we don't attack objects of the civilian infrastructure, and we don't attack civilians. Sorry, not us. Somebody attacks the Russian points where the Russians keep their bombers that attack peaceful Ukrainian cities and civilian objects with cruise missiles. We do not accept that. We think that if Ukrainians pay such a high price, Russians shouldn't feel that they sit on the sofa and watch Solovyov on TV, and that's their kind of war. No! We protect ourselves, and nobody in Russia should feel safe until the war is stopped. The people of Russia, if they want it to stop, should put pressure on Putin to end the war, pull out of Ukraine, and recognize war crimes.
  • Non dubito che libereremo tutti i nostri territori, compresa la Crimea. Ma questo non è il passo finale. Il passo finale sarebbe quello di tenere in conto Putin, liberando tutto il territorio ucraino e facendo aderire l'Ucraina alla Nato. Do due raccomandazioni riguardo a Putin ai miei partner internazionali: non fidatevi di Putin. Non rallegratevi se Putin firma qualcosa perché non significa nulla. E non abbiate paura di Putin, imparate dall'esperienza ucraina. In questo modo vincerai insieme all'Ucraina.
I don't doubt that we would free all our territories, including Crimea. But this is not the final step. The final step would be bringing Putin to responsibility, freeing all Ukrainian land, and Ukraine joining NATO. I give two recommendations regarding Putin to my international partners: don't trust Putin. Don't be happy if Putin signs something because it means nothing. And don't be afraid of Putin, learn from the Ukrainian experience. This way, you will win together with Ukraine.
  • Lo scudo giallo e blu ucraino protegge l'Europa. Oggi l'Europa e la Nato hanno bisogno dell'Ucraina più di quanto l'Ucraina abbia bisogno della Nato. È una cooperazione vantaggiosa per tutti.
The yellow and blue Ukrainian shield protects Europe. Today, Europe and NATO need Ukraine more than Ukraine needs NATO. It is a win-win cooperation.
  • Nessuno al mondo riesce a capire perché la Russia lo stia facendo. Vedo solo una ragione: Putin è un maniaco. Non abbiamo altre spiegazioni. Al forum Idu a Washington, D.C., ho incontrato i leader o i leader dell'opposizione delle nazioni africane, perché è importante creare una coalizione globale per sostenere l'Ucraina e un'alleanza globale anti-Putin. Loro non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni, perché Putin ha utilizzato l'energia come un'arma: i paesi più poveri pagano di più per l'energia. Ha trasformato il cibo in un'arma: ora mezzo miliardo di persone in tutto il mondo rischiano di morire di fame. Putin ha utilizzato come arma i problemi dei rifugiati. Putin usa tutto come un'arma. Dobbiamo avere uno scenario per proteggere il mondo da Putin.
Nobody in the world can understand why Russia is doing it. I can only see one reason: Putin is a maniac. We don't have any other explanations. At the IDU forum in Washington, D.C., I met with the leaders or the opposition leaders of the African nations, because it's important to create a global coalition for supporting Ukraine and an anti-Putin global alliance. They do not need any additional explanations because Putin weaponized energy — poorer countries pay more for power. He weaponized food — now a half-billion people are in danger of starvation worldwide. Putin weaponized refugee problems. Putin weaponizes everything. We need to have a scenario of protecting the world from Putin.
  • La Russia ha bisogno di essere ricaricata. La Russia ha bisogno di un processo di de-Putinizzazione. Dobbiamo anche ridurre l'influenza russa nel mondo: fermare l'influenza russa sui politici, sulle organizzazioni non governative e sui mass media finanziati con il denaro insanguinato russo. Sarebbe uno strumento per dimostrare che non possiamo permettere a Putin di utilizzare meccanismi democratici per minare il processo democratico nel mondo.
Russia needs reloading. Russia needs a process of de-Putinization. We also must cut Russian influence on the world: stop Russian influence on politicians, non-governmental organizations and mass media financed by Russian bloody money. It would be an instrument of how we cannot allow Putin to use democratic mechanisms to undermine the democratic process in the world.
  • Il primo giorno dell'aggressione russa, il 24 febbraio, sono andato da Zelens'kyj e ho detto: "Non sono più il leader dell'opposizione. Sia tu che io siamo soldati. Fino alla nostra vittoria, non criticherò nessuno". Faccio del mio meglio per migliorare la situazione ed è per questo che sono in prima linea ogni settimana. Ecco perché spendo e faccio del mio meglio per fornire tutto ciò di cui hanno bisogno i nostri soldati e civili. La nostra vittoria non sarà la vittoria di Porošenko o Zelens'kyj, ma la vittoria delle grandi ed eroiche forze armate ucraine.
On the first day of the Russian aggression, February 24, I came to Zelenskyy and said, "I'm not the opposition leader anymore. Both you and I are soldiers. Until our victory, I will not criticize anybody." I do my best to improve the situation, and that's why I'm on the front every week. That's why I spend and do my best to supply everything they need to our soldiers and civilians. Our victory will not be the victory of Poroshenko or Zelenskyy, but the victory of the great heroic Ukrainian armed forces.

Da Poroshenko: «Sarà un attacco multiplo. Il miglior mediatore? È il nostro esercito»

Intervista di Andrea Nicastro, Corriere.it, 23 giugno 2023

  • Con gli accordi di Minsk abbiamo guadagnato tempo. Sapete quanti battaglioni avevo a Nord di Kiev quando sono diventato presidente? Zero. E il budget statale? Sottozero. E di carri armati funzionanti? Una miseria. Gli Accordi di Minsk prevedevano l’uscita degli invasori russi, la restituzione prigionieri ed una serie di azioni che Putin non ha mai attuato [...] Minsk è fallita, ma è stata comunque utile. Immediatamente dopo la firma ho invitato istruttori Nato, comprato armi, mezzi. Durante la mia presidenza abbiamo costruito un esercito. Così nel 2022, quando Putin ci ha invaso ancora, avevamo 150mila uomini che erano pronti a resistergli.
  • La prima cosa che ho fatto da presidente è stato riorganizzare l’esercito. Così abbiamo riconquistato metà del Donbass. Tutto questo però non è importante perché Putin aveva in mente solo il suo sogno imperiale. Voleva ricostruire quella che lui chiama la Novorossija da Kharkiv ad Odessa. E il resto dell’Ucraina se lo sarebbero potuto prendere i polacchi. Non si sarebbe mai fermato. E senza il nostro ingresso nella Nato non si fermerà.
  • [«Che scenari di pace vede?»] In sintesi tre: vittoria, soluzione Israeliana, soluzione afghana. La prima è semplice: cacciamo l’armata russa e Putin perde il potere. La seconda è caldeggiata da tanti che ci dicono siamo stanchi di guerra, vi difenderete come fa Israele, ormai avete tante armi. Il problema è che noi non abbiamo contro i palestinesi, ma una potenza nucleare. Terzo: ci abbandonate come avete fatto con l’Afghanistan. Possibile, ma a quel punto Putin arriverà anche da voi.

Note[modifica]

  1. Citato in Lies: Petro Poroshenko Promised that Children from Donbas would be Sitting in Cellars, Stopfake.org, 15 novembre 2014.
  2. Citato in L’Unione europea stringe accordi di associazione con l’Ucraina. Kiev spera ora nell’adesione, Euronews.it, 27 giugno 2014.
  3. Citato in Obama: «L'aereo abbattuto da un missile lanciato dai filorussi», Il Messaggero.it, 18 luglio 2014 (modificato il 19 luglio 2014).
  4. Citato in Ucraina, rimandato a fine 2015 accordo libero scambio con Ue. In vigore le nuove sanzioni, la Repubblica.it, 12 settembre 2014.
  5. Citato in Ucraina sfida i separatisti: status speciale alle regioni del sud-est, Repubblica.it, 16 settembre 2014.
  6. Citato in Nemtsov, in migliaia per la camera ardente. Navalnyj: "Ucciso per ordine di Putin", la Repubblica.it, 3 marzo 2015.
  7. Citato in Salvatore Falco, Ucraina: Poroshenko "referendum su federalismo solo se necessario", euronews.com, 6 aprile 2015.
  8. a b c Citato in Poroshenko,referendum adesione Ucraina a Nato. Crimea per noi "inalienabile", Ansa.it, 22 aprile 2015.
  9. Citato in L'Ucraina vuole un referendum sulla Nato, lettera43.it, 22 aprile 2015.
  10. Citato in Kiev festeggia il Giorno della Vittoria, Poroshenko: "Fuori gli occupanti", Euronews.it, 9 maggio 2015.
  11. Citato in Ukraine's president voices LGBT support in a first for the country, Mashable.com, 5 giugno 2015.
  12. a b Citato in Guerra Russia-Ucraina, l’ex presidente Petro Poroshenko mostra un kalashnikov alla Cnn: “Qui a Kiev resisteremo per sempre”, Ilfattoquotidiano.it, 25 febbraio 2022.
  13. a b Citato in Guerra Ucraina, l'intervista di Poroshenko a Sky TG24: "Putin è un criminale di guerra", SkyTG24, 5 marzo 2022.

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