Raffaella Carrà

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Raffaella Carrà nel 2008

Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni (1943 – 2021), showgirl, cantante, ballerina, attrice e conduttrice italiana.

Citazioni di Raffaella Carrà[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Che cosa ci trovassero di tanto straordinario nel mio ombelico, ci ha pensato mia madre a svelarlo: "Piace perché è un ombelico alla bolognese".[1]
  • Io voto sempre comunista.
Siempre voto comunista.[2]
  • Morirò senza saperlo. Sulla mia tomba lascerò scritto: "Perché sono piaciuta tanto ai gay?"[3]
  • [Su Mina] Quando mi è stato chiesto di celebrare il suo compleanno ho pensato al valore del presente e a quello del passato e mi sono resa conto che l’imperfetto, o il passato prossimo, non sono tempi verbali a lei adatti. Il tempo giusto è l’indicativo presente. Mina non è stata, ma è. Mina non «ha lasciato un segno», ma lo lascia tutti i giorni.[4]
  • Sono contenta di non essermi montata la testa, ho molta autoironia. Bisogna essere sereni con se stessi per fare questo lavoro.[5]
  • Vorrei sapere perché io, cresciuta da una mamma single, non ho potuto avere un figlio in quanto single! Ho persino pensato di farmi spagnola.[6]

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Forte forte forte[modifica]

Etichetta: CGD 81439, 1976.

  • Se lui ti porta su un letto vuoto, | il vuoto daglielo indietro a lui, | fagli vedere che non è un gioco, | fagli capire quello che vuoi! | (Ahahaha) | A far l'amore comincia tu! (da A far l'amore comincia tu[7], n. 4)

Raffaella[modifica]

Etichetta: CBS 82654, 1978.

  • Ma girando la mia terra io mi sono convinta che | non c'è odio non c'è guerra quando a letto l'amore c'è. (da Tanti auguri[8], n. 6)
  • Com'è bello far l'amore da Trieste in giù, | com'è bello far l'amore io son pronta e tu... (da Tanti auguri[8], n. 6)
  • Com'è bello far l'amore da Trieste in giù, | l'importante farlo sempre con chi hai voglia tu. (da Tanti auguri[8], n. 6)

Citazioni su Raffaellà Carrà[modifica]

  • [Nel 1998] A differenza di tanti personaggi freschi di giornata, continuo a vedere in lei una grande determinazione, la voglia di giocare. (Piero Chiambretti)
  • [Nel 1998] Era brava, molto professionista. Adesso punta sulle lacrime facili degli italiani, ma con i buoni sentimenti si fa cattiva televisione. (Antonello Falqui)
  • Era una star assoluta, una leggenda. La sua bravura mi metteva in soggezione, ma parlava benissimo l'inglese e a ogni riunione [per il Festival di Sanremo 2001] si assicurava che avessi capito, fossi a mio agio, andasse tutto bene. Mi ha protetta. (Megan Gale)
  • Per sempre c'è solo la Carrà. Basta. (Luciana Littizzetto)
  • [Nel 1998] Raffaella Carrà e Maria De Filippi presentano spettacoli di ricongiungimenti tra reduci, scontri tra mariti impotenti e mogli frigide, o zuffe micidiali tra figli e genitori. [...] Quando accendo la televisione mi sento male. Per me l'intrattenimento è una specie di sogno inverosimile, tutto bianco e tutto lindo, un po' kitsch come un film di Fred Astaire. (Antonello Falqui)
  • [Nel 2009] Raffaella è una professionista seria e instancabile, molto pignola, che sa ancora sorprendersi. E con questa sua eterna capacità di stupirsi io mi sono sempre molto divertito. Un giorno le raccontai che volevo fare i titoli di testa di Carramba in diretta dallo spazio, con gli astronauti della Mir che uscivano dalla navicella con i nostri nomi scritti sopra ai cartelli. Raffaella rideva, rideva, e non mi credeva. Poi abbiamo fatto le prove, un pomeriggio, collegati con lo spazio e lei continuava a esclamare "Non è possibile, non è possibile...". Quanto mi sono divertito quel giorno. (Giovanni Benincasa)
  • Ricordo mio padre e mia madre, alla fine degli anni 70, che guardavano Raffaella Carrà in televisione che cantava in spagnolo. Ma non ci importava se cantava in spagnolo o in italiano. Credo che ci piacesse di più quando cantava in italiano. Perché lo spagnolo e l’italiano erano la stessa lingua quando cantava Raffaella. Italia e Spagna si trasformavano nello stesso Paese grazie a lei. Fu un grande miracolo di comunione sentimentale fra due culture sorelle. (Manuel Vilas)
  • Uscivamo dalla lunga, triste, orribile notte del franchismo e ci ritrovammo con Raffaella, che finì per simboleggiare la vita a colori della democrazia spagnola. La fine degli anni 70 ci portò la libertà politica e le canzoni di Raffaella Carrà. (Manuel Vilas)

Note[modifica]

  1. Dall'intervista a il Giornale del 27 gennaio 1996; citato in Panorama. Numeri 1555-1559, Mondadori, 1996, p. 178.
  2. Citato in Tutti i muri abbattuti da Raffaella Carrà: perché grazie a lei oggi siamo tutti più liberi, da un'intervista per Interviú del 1977.
  3. Citato in Raffaella Carrà: «Io, icona gay per il coraggio, l'energia e libertà», Vanity Fair.it, 1º luglio 2017.
  4. Citato in La mia compagna di viaggio di Raffaella Carrà, Vanity Fair.it, 1º marzo 2020.
  5. Citato in Marina Visentin,Raffasofia: Per trovare la felicità-tà-tà (l'accento sulla A), 2021, ISBN 9791280229380.
  6. Da intervista di Massimo Gramellini, Una vita da Carrà. «Io, icona gay per le mie canzoni e la mia allegria», Corriere.it, 30 giugno 2017.
  7. Testo di Daniele Pace.
  8. a b c Testo di Gianni Boncompagni e Daniele Pace.

Filmografia[modifica]

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]

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