Reinhard Heydrich

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La lettera con cui Hermann Göring ordinò a Reinhard Heydrich di preparare una "soluzione finale" della questione ebraica nella sfera d'influenza tedesca in Europa

Reinhard Tristan Eugen Heydrich (1904 – 1942), detto der Henker (il boia), militare e gerarca nazista tedesco.

  • In lunghe colonne, separate per genere, gli ebrei abili al lavoro saranno portati... a costruire strade. Senza dubbio, un gran numero andrà perduto attraverso la riduzione naturale.[1]
  • Tutto ciò che abbiamo fatto deriva dalle leggi di Norimberga.[2]

Il comandante della polizia politica[modifica]

Incipit[modifica]

[Ordinanza di Heydrich contro i comunisti (1935)] A tutte le polizie politiche fuori di Prussia
L'attività dei funzionari comunisti, particolarmente intesa negli ultimi tempi. esige assolutamente che si rivolga ad essi e ai loro collaboratori una speciale attenzione e che vengano combattuti nel modo più deciso.

Citazioni[modifica]

  • 1. Le persone che sino alla rivoluzione hanno svolto attività in senso comunista e sono ora nuovamente sospette di attività illegale, debbono essere arrestate e tradotte in un campo di concentramento.
  • 3. I funzionari comunisti che, a pena scontata, stanno per essere dimessi, debbono essere in linea di principio fermati per ragioni di sicurezza, quando si tratti di pericolosi avversari dello Stato, o quando si possa supporre che si porranno di nuovo a disposizione del partito comunista tedesco illegale.

Il capo della polizia politica[modifica]

Incipit[modifica]

[Rapporto di Heydrich dopo la «Notte di cristallo (1938)»] Al sig. Presidente del Consiglio dei ministri federmaresciallo generale Göring nelle mani del dott. Gritzbach direttore di ministero
Berlino W 8
Leipziger Str. 3
Oggetto: Azione contro gli ebrei
I rapporti finora pervenutici dalle diverse sedi della polizia di Stato hanno fornito, sino all'11 novembre 1938, il seguente quadro generale:
in numerose città si sono verificati saccheggi di negozi e ditte commerciali ebraiche. Allo scopo di evitare ulteriori saccheggi sono state prese, in ogni caso, severe misure. 174 persone sono state arrestate per saccheggio.
Non è per ora possibile fissare in cifre l'entità delle distruzioni di negozi e di appartamenti di ebrei.

Citazioni[modifica]

  • Sono stati arrestati circa 20.000 ebrei, in più 7 ariani e 3 stranieri. Questi ultimi sono stati fermati per ragioni di sicurezza personale.
  • Sono stati denunciati 36 casi di morte, e altri 36 di feriti gravi. I morti e i feriti sono ebrei.

Citazioni su Reinhard Heydrich[modifica]

  • Heydrich fu una personalità tutt'altro che solida. Dietro la statura minacciosa nella sua inumanità solo apparentemente salda e imperturbabile, si nascondeva un temperamento nervoso facilmente eccitabile, che conosceva i suoi tormenti segreti ed era continuamente assalito da angosce, amarezze e odio verso se stesso. [...] Reinhard Eugen Heydrich era segnato da un marchio indelebile che lo faceva soffrire le pene dell'inferno: aveva antenati ebrei. (Joachim Fest)
  • In lui le capacità intellettuali si accompagnarono ai caratteri somatici, per cui egli poteva apparire la conferma della teoria della «stretta relazione tra psiche e razza»: l'anticipazione di quel nuovo tipo d'uomo che avrebbe dovuto essere distillato dal torbido materiale biologico del popolo tedesco attraverso «una serie d'incroci obbligati» e allevato in scuole speciali; «il tipo d'uomo», come Hitler dichiarò, «padrone della vita e della morte, che comanda sulla paura e sulla superstizione, che ha imparato a dominare il suo corpo, i suoi muscoli e i suoi nervi... ma che non si lascia vincere dalle tentazioni dello spirito e da una sedicente libertà scientifica». (Joachim Fest)

Note[modifica]

  1. Citato in AA.VV., Il libro della Seconda guerra mondiale, traduzione di Sandro Matteoni, Gribaudo, 2022, p. 174. ISBN 9788858041406
  2. Citato in AA.VV., Il libro della legge, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 197. ISBN 9788858029596

Bibliografia[modifica]

  • Reimund Schnabel, Il disonore dell'uomo (Macht ohne Moral), traduzione di Herma Trettl, Paperbacks Lerici, Milano 1966.

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