Ritorno dal nulla

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Ritorno dal nulla

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Titolo originale

The Basketball Diaries

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 1995
Genere biografico, drammatico
Regia Scott Kalvert
Soggetto Jim Carroll ("The Basketball Diaries")
Sceneggiatura Bryan Goluboff
Produttore Liz Heller
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Edizione originale

Ridoppiaggio (2011)

Ritorno dal nulla, film statunitense del 1995 con Leonardo DiCaprio, regia di Scott Kalvert.

Frasi[modifica]

  • Vecchia pazza, chiudi quella fogna! (Jim Carroll)
  • Quando ero piccolo, sugli 8 anni, cercavo di fare amicizia con Dio invitandolo a casa mia a guardare la TV... Mai fatto vivo. (Jim Carroll)
  • Conta il portamento in campo. Meglio quello di un ghepardo che quello di uno scimpanzé. Forti tutti e due. Ma lo scimpanzé salta in giro tutto il giorno per trovarsi le noci. Il ghepardo schivo si muove con assoluta nonchalance con la sua andatura lenta e sexy. Io gioco come un ghepardo. (Jim Carroll)
  • Guardavo il suo cadavere; vedevo la morte per la prima volta. La sua faccia era sparuta e grinzosa come quella di una scimmia. I capelli, qualche chiazza grigia sulla cute nuda. Mostrava 60 anni, e ne aveva 16. Era diventato magro da non crederci, molto più magro di quando era in ospedale; era come se ti avessero messo davanti lo scheletro di qualcuno che conoscevi. Ero stordito, come se fossi uscito da un film di 4 ore senza averci capito un accidente. Continuavo a pensare al suo viso..e alla morte..e a che imbroglio era tutto. (Jim Carroll)
  • Sapete una cosa?! Avete tutti bisogno di tornare a galla..e che l'acqua passata resti acqua passata! Fanculo!...Siamo nel pieno della vita, ce lo dicono tutti. Se cadi nella merda o affoghi o ti rialzi! (Mickey)
  • Vi ho mai detto della prima volta che mi feci di eroina?..Andai giù nella cantina di Pedro. C'erano personaggi di ogni tipo in quella specie di galleria del bucato. Io volevo solo sniffare una dose... ma uno mi disse "se devi sniffare, tanto vale che la mandi giù".."se devi mandarla giù, tanto vale schizzarsela in vena". Io avevo paura degli aghi... ma cedetti. Fu come una lunga ondata di calore per tutto il corpo; ogni senso di dolore, di tristezza, di colpa, completamente spazzato via. (Jim Carroll)
  • All'inizio fu una cosa del Sabato sera..e ti senti caricato come un gangster o una rockstar..e qualcosa che fai per ammazzare la noia; la chiamano "scheggia", un vizietto da niente... e ti fa sentire così bene che cominci a farlo il Martedì..poi il Giovedì..e poi sei nella rete. Tutti i ragazzi assennati dicono "a me non succede"...ma succede. (Jim Carroll)
  • Ti cola il naso. Hai sempre i crampi allo stomaco. E ti senti le gambe come se avessi fatto 6 partite una dietro l'altra..e senti quella voce sempre lì dietro la tua testa.."un' altra volta sola, poi smettiamo". (Jim Carroll)
  • Quando vuoi smettere, lo vuoi davvero. Ma la droga è come un sogno, e non puoi fermare i sogni; si frantumano in modo folle come vogliono loro..e improvvisamente sei capace di tutto. (Jim Carroll)
  • Bisognava rimediare abbastanza contanti da tenerci la testa in sesto. Per fortuna, trovare soldi a New York è come trovare da scopare a un ballo scolastico; facile. (Jim Carroll)
  • Sono solo... Non solo io: siamo soli. Soli per sempre. Chi c'è alla fine di quell' infinito tunnel in cui sto correndo? Sopra c'è la 5a strada con la sua carta da parati a grattacieli. Sto pensando, dopo tutti quei meravigliosi viaggi, che questo è uno di quelli cattivi. (Jim Carroll)
  • Ho scontato 6 mesi nell'isola di Ryker per aggressione, rapina, e resistenza all'arresto. Ho superato un' orrbile cura e sono rimasto pulito per tutta la detenzione, anche se trovare della buona roba qui è molto più facile che per le strade... Però è stata dura. Quando rileggo questi diari, mi chiedo come faccio ad essere ancora vivo, ammesso che mi importi. Comunque è finita con quei maiali galeotti che cercavano di stuprarmi nelle docce. È finita con gli schifosi carcerieri che mi cavavano il sangue delle caviglie per rivenderlo. Ora la mia mente era occupata da gentili pensieri. Pensavo che tutti hanno un padrino e una madrina. Mi chiedevo chi potevano essere il mio padrino e la mia madrina. Mia madre non veniva a trovarmi qui..dovevo aspettare di tornare a casa per chiederlo a lei. (Jim Carroll)
  • Sapete, ci sono diversi tipi di tossicomani. C'è il dilettante ricco a modo che si fa di tanto in tanto. Ha sempre i soldi per scappare sulla Costa Azzurra quando sente che sta arrivando il punto di non-ritorno. I drogati da strada lo odiano; spesso è un pollo ma i soldi lo rendono tollerabile. Ci sono gli sballati alto-medio borghesi di West Chester..fondamentalmente uguali agli altri..ma questi aprono gli occhi alle loro mamme e ai loro papà sulla piaga sociale della droga e mettono sotto pressione il governo perché agisca. Poi noi ragazzi di strada; cominciamo a stronzeggiare molto giovani..verso i 16 anni. Diciamo che "la tengo sotto controllo".."non ci casco io"...ma è raro che vada così. Io l'ho vissuto... e alla fine la droga diventa per te un impiego a tempo pieno..con orari giornalieri orientati verso il buio. (Jim Carroll)
  • A diciassette anni, Jim Carrol completa i suoi "diari di basketball". A ventidue, gli pubblicarono tre libri di poesie e più tardi incise quattro album. Ora Jim Carroll vive a New York, dove è un acclamato poeta, musicista, romanziere, e interprete. (Voce di chiusura del film)

Dialoghi[modifica]

  • Jim [confessione]: Mi benedica padre perché ho peccato. Sono passati quattro mesi dalla mia ultima confessione.
    Prete: Sì, figliolo.
    Jim: Non so da dove cominciare.
    Prete: Hai nominato il nome di Dio invano?
    Jim: Sì... sì, a volte.
    Prete: Hai mancato di onorare il padre e la madre?
    Jim: Ah, ah.
    Prete: Hai desiderato o rubato roba d'altri?
    Jim: Sì... sì, ma non ne sono fiero.
    Prete: Hai fatto cattivi pensieri, o commesso atti impuri?
    Jim: Fosse solo questo...
    Prete: C'è qualcos'altro che vuoi dirmi con parole tue?
    Jim: Sì, ho fatto ogni tipo di cazzate... oh, mi scusi padre... cazzo, io... oh, Cristo, sono sboccato. Mi scusi, mi dispiace tanto... continuiamo.
    Prete: Dieci Salve Regina, cinque Padre nostro.
    Jim: Come sarebbe, nient'altro? È la mia penitenza? Sa una cosa, il mio amico Bobby era il migliore di tutti noi... ed è morto. Questo scotta, lo sa? Scotta tantissimo. Non lo trovo giusto padre.

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