Sampierdarena

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Panorama di Sampierdarena da Coronata

Citazioni su Sampierdarena (un tempo San Pier d'Arena).

  • All'inizio della primavera andavamo a Sampierdarena, una borgata di Genova ancora oggi una delle cose più atroci che abbia mai visto, di un'atrocità terribile, ripugnante. Io fungevo da cicerone e tutti eravamo muniti di finte guide turistiche. [si alza e comincia a raccontare aiutandosi a gesti]. Si cominciava come dei turisti. 'Questo [alzando il tono di voce] che loro vedono è indubbiamente uno dei posti più belli del mondo!' [ride] Quando si era radunata un po' di gente a dir poco incuriosita dalla cosa si iniziava a dire 'Che meraviglia! Che bello! Vengano, vengano qua, guardino come si vede bene' [ride]. E allora Fabrizio o qualcun altro del nostro gruppo 'Guardi, così, apparentemente, sembra una merda [ride]. Ma questo è uno dei posti più ripugnanti sulla faccia della terra!' (Paolo Villaggio)
  • Confesso che mi sento un po' a disagio | come il camion stipato quando frena. | E non riesco a salvarmi dal naufragio | nei cieli rossi di Sampierdarena. (Max Manfredi)
  • Per parlarvi della città e dei sobborghi, sapete che quello di Sampierdarena è pieno di magnifiche case, le quali rispetto a quelle della città hanno il vantaggio di essere isolate, di avere aria intorno e grandi giardini pieni di grotte, di fontane, di boschetti che si stendono sulle vicine montagne. È il posto ideale per passeggiare. (Charles de Brosses)
  • San Pier d'Arena è abbastanza fortificata, perché i Genovesi non hanno voluto lasciare indifeso ciò che hanno di meglio. (Montesquieu)
  • San Pier d'Arena, sobborgo ragguardevole, che a città distinta potrebbe essere pareggiato, a motivo delle tante sue case, dei magnifici suoi palazzi, delle splendide sue ville che abbellano i suoi colli, e della sua popolazione, di circa 7,000 anime, che vive agiatamente per cagione di commercio o per titolo di possedimenti.
    La splendidezza genovese in questo sobborgo dispiegasi sotto tutti i rapporti del lusso, del buon gusto e del buon volere di spendere a lustro della propria patria, a vantaggio dell'indigente che ne trae sua sussistenza dalle opere ordinate dalla liberal mano del ricco. (Giacinto Amati)
  • Traversammo San Pier d'Arena poi prendemmo la spiaggia, la quale è tutta talmente bordeggiata di case che uno crede viagiare in una perpetua città fabricata il longo del mare. Non sono le case che compongono questa città come i miseri casolari nostri de' miseri nostri villaggi. Alte, dipinte, ampie, ben fabricate, in proprietà per lo più di mercanti d'ogni fatta e massime d'olio e là vi si trovano i magazzeni onde provedere Italia d'un tal genere. Di tratto in tratto ergonsi superbi palazzi per vileggiatura, quali immediatamente lì sulla spiaggia, altri poco adentro sul declive dei monti. (Giovanni Battista Biffi)

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