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10:19, 26 feb 2015: Pitston (discussione | contributi) ha attivato il filtro 1 con l'azione "edit" su Michael Ende. Azioni intraprese: Etichetta; Descrizione del filtro: Caratteri ripetuti (esamina | diff)

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*Esiste un grande eppur quotidiano [[mistero]]. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il [[tempo]]. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci può sembrare un'eternità, ed un'altra invece passa in un attimo... dipende da quel che viviamo in quell'ora. Perché il tempo è [[vita]]. E la vita dimora nel [[cuore]].
*Esiste un grande eppur quotidiano [[mistero]]. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il [[tempo]]. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci può sembrare un'eternità, ed un'altra invece passa in un attimo... dipende da quel che viviamo in quell'ora. Perché il tempo è [[vita]]. E la vita dimora nel [[cuore]].
*Nessuno si rendeva conto che, risparmiando tempo, in realtà risparmiava tutt'altro. Nessuno voleva ammettere che la sua vita diventava sempre più povera, sempre più monotona e sempre più fredda. Se ne rendevano conto i bambini, invece, perché nessuno aveva più tempo per loro. Ma il tempo è vita. E la vita risiede nel cuore. E quanto più ne risparmiavano, tanto meno ne avevano. (2011)
*Nessuno si rendeva conto che, risparmiando tempo, in realtà risparmiava tutt'altro. Nessuno voleva ammettere che la sua vita diventava sempre più povera, sempre più monotona e sempre più fredda. Se ne rendevano conto i bambini, invece, perché nessuno aveva più tempo per loro. Ma il tempo è vita. E la vita risiede nel cuore. E quanto più ne risparmiavano, tanto meno ne avevano. (2011)
*Il vecchio si chiamava Beppo Spazzino. Aveva di sicuro un altro cognome ma, dato che di mestiere era spazzino e che tutto lo chiamavano così, anche lui aveva deciso che quel cognome gli stava bene. [....]
E faceva il suo dovere volentieri e a fondo. Sapeva che era un lavoro assai necessario. Quando spazzava le strade andava piano ma con ritmo costante: ad ogni passo un respiro e ad ogni respiro un colpo di granata. Passo-respiro-colpo di scopa. Passo-respiro-colpo di scopa. Di tanto in tanto si fermava e un momento e guardava, pensieroso davanti a sé. E poi riprendeva. Passo-respiro-colpo di scopa. [....]
Dopo il lavoro, quando sedeva vicino a Momo, le spiegava i suoi grandi pensieri. E poiché lei ascoltava in quel suo modo speciale, gli si scioglieva la lingua e trovava le parole adatte.
"Vedi, Momo, è così: certe volte si ha davanti una strada lunghissima. Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, uno pensa."
Guardò un po' in avanti davanti a sé e poi proseguì: "E allora si comincia a fare in fretta. E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno. E ti sforzi ancora di più e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato... e non ce la fai più.... e la strada sta sempre là davanti. Non è così che si deve fare."
Pensò ancora un poso e poi seguitò: "Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto al gesto che viene dopo.
Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere.
E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come.... e non si è senza respiro.
Questo è importante."


==[[Incipit]] di alcune opere==
==[[Incipit]] di alcune opere==

Parametri dell'azione

VariabileValore
Edit count dell'utente (user_editcount)
0
Nome utente (user_name)
'Pitston'
Età dell'account utente (user_age)
305
Gruppi cui l'utente appartiene (anche implicitamente) (user_groups)
[ 0 => '*', 1 => 'user' ]
Gruppi globali a cui appartiene l'utente (global_user_groups)
[]
Se un utente sta modificando attraverso l'interfaccia per dispositivi mobili (user_mobile)
false
ID della pagina (page_id)
11438
Namespace della pagina (page_namespace)
0
Titolo della pagina (senza namespace) (page_title)
'Michael Ende'
Titolo completo della pagina (page_prefixedtitle)
'Michael Ende'
Azione (action)
'edit'
Oggetto/motivazione (summary)
'/* Momo */ brano'
Indica se la modifica è minore o meno (non più in uso) (minor_edit)
false
Vecchio wikitesto della pagina, precedente alla modifica (old_wikitext)
''''Michael Ende''' (1929 − 1995), scrittore tedesco. *Anima mia all'erta sta': ora e qui è l'[[eternità]]. (da ''Lo specchio nello specchio'') ==''La storia infinita''== ===[[Incipit]]=== ''otairauqitnA<br>ilodnairoC odarroC olraC eralotiT'' ''Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall'interno del locale in penombra.<br>Fuori era una fredda, grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall'altro lato della strada.<br>D'improvviso la porta venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo di campanellini d'ottone sospeso sul battente cominciò a tintinnare tutto eccitato e ci volle un bel po' prima che si rimettesse tranquillo.'' ===Citazioni=== *Chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d'improvviso la vita pareva così vuota e priva di interesse? *Il momento è eterno. *Ma ci sono cose che non si possono capire con la [[riflessione]], bisogna viverle. * Una Storia può essere nuova eppure raccontare di tempi immemorabili. Il passato nasce con lei. (Graogramàn, cap. XV) * Tutto ciò che accade, tu lo scrivi<br>Tutto ciò che io scrivo accade. (L'Infanta Imperatrice e il Vecchio della Montagna Vagante) *[...] ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta. {{NDR|Frase che si ripete più volte nel libro}} * Fa' ciò che vuoi {{NDR|Iscrizione sul retro dell'Auryn}} * È più facile dominare su chi non crede in niente (Kmorf) * Ogni storia è una storia infinita. ==''Momo''== *Come voi avete occhi per vedere la [[luce]], e orecchie per sentire i suoni, così avete un [[cuore]] per percepire il [[tempo]]. E tutto il tempo che il cuore non percepisce è perduto, come i colori dell'[[arcobaleno]] per un cieco o il canto dell'usignolo per un sordo. *Esiste un grande eppur quotidiano [[mistero]]. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il [[tempo]]. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci può sembrare un'eternità, ed un'altra invece passa in un attimo... dipende da quel che viviamo in quell'ora. Perché il tempo è [[vita]]. E la vita dimora nel [[cuore]]. *Nessuno si rendeva conto che, risparmiando tempo, in realtà risparmiava tutt'altro. Nessuno voleva ammettere che la sua vita diventava sempre più povera, sempre più monotona e sempre più fredda. Se ne rendevano conto i bambini, invece, perché nessuno aveva più tempo per loro. Ma il tempo è vita. E la vita risiede nel cuore. E quanto più ne risparmiavano, tanto meno ne avevano. (2011) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Lo specchio nello specchio''=== Scusa, non posso parlare più forte. Non so quando riuscirai a sentirmi, me che ti parlo. Ma riuscirai mai a sentirmi? Il mio nome è Hor. Ti prego, accosta l'orecchio alla mia bocca, per quanto tu possa essere lontano, ancora adesso o sempre. Altrimenti non posso farmi capire da te. E, anche se ti degnerai di esaudire la mia preghiera, resteranno tanti silenzi che dovrai riempire da solo. Ho bisogno della tua voce, quando la mia viene meno. ===''La notte dei desideri''=== Quell'ultimo pomeriggio dell'anno si era fatto buio pesto molto prima del solito. Nuvoloni neri avevano oscurato il cielo e una tempesta di neve spazzava da ore il Parco Morto.<br> All'interno di Villa Incubo tutto era immoto – fuorché il guizzante riverbero del fuoco che ardeva nel camino con alte fiamme verdi, immergendo in una luce spettrale il laboratorio di magia.<br> {{NDR|Michael Ende, ''La notte dei desideri ovvero il satanarchibugiardinfernalcolico Grog di Magog'', trad. di Elisabetta Dell'Anna Ciancia, Salani, 2006}} ==Bibliografia== *Michael Ende, ''La storia infinita'' (''Die unendliche Geschichte'', 1979), traduzione di Amina Pandolfi, Longanesi 1981. ISBN 8830400297 *Michael Ende, ''Momo, ovvero l'arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli uomini il tempo trafugato'', traduzione di D. Angeleri, Longanesi 1984. ISBN 8830401072 *Michael Ende, ''Momo'', traduzione di D. Angeleri, SEI 2011. ISBN 9788805072385 *Michael Ende, ''Lo specchio nello specchio'', traduzione di D. Frediani, Longanesi, 1986. ==Film== *''[[La storia infinita (film)|La storia infinita]]'' (1984) *''[[Momo (film)|Momo]]'' (1986) == Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Michael Ende}} ===Opere=== {{Pedia|La storia infinita (romanzo)|''La storia infinita''|(1979)}} [[Categoria:Scrittori tedeschi|Ende, Michael]]'
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''''Michael Ende''' (1929 − 1995), scrittore tedesco. *Anima mia all'erta sta': ora e qui è l'[[eternità]]. (da ''Lo specchio nello specchio'') ==''La storia infinita''== ===[[Incipit]]=== ''otairauqitnA<br>ilodnairoC odarroC olraC eralotiT'' ''Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall'interno del locale in penombra.<br>Fuori era una fredda, grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall'altro lato della strada.<br>D'improvviso la porta venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo di campanellini d'ottone sospeso sul battente cominciò a tintinnare tutto eccitato e ci volle un bel po' prima che si rimettesse tranquillo.'' ===Citazioni=== *Chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d'improvviso la vita pareva così vuota e priva di interesse? *Il momento è eterno. *Ma ci sono cose che non si possono capire con la [[riflessione]], bisogna viverle. * Una Storia può essere nuova eppure raccontare di tempi immemorabili. Il passato nasce con lei. (Graogramàn, cap. XV) * Tutto ciò che accade, tu lo scrivi<br>Tutto ciò che io scrivo accade. (L'Infanta Imperatrice e il Vecchio della Montagna Vagante) *[...] ma questa è un'altra storia e si dovrà raccontare un'altra volta. {{NDR|Frase che si ripete più volte nel libro}} * Fa' ciò che vuoi {{NDR|Iscrizione sul retro dell'Auryn}} * È più facile dominare su chi non crede in niente (Kmorf) * Ogni storia è una storia infinita. ==''Momo''== *Come voi avete occhi per vedere la [[luce]], e orecchie per sentire i suoni, così avete un [[cuore]] per percepire il [[tempo]]. E tutto il tempo che il cuore non percepisce è perduto, come i colori dell'[[arcobaleno]] per un cieco o il canto dell'usignolo per un sordo. *Esiste un grande eppur quotidiano [[mistero]]. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il [[tempo]]. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci può sembrare un'eternità, ed un'altra invece passa in un attimo... dipende da quel che viviamo in quell'ora. Perché il tempo è [[vita]]. E la vita dimora nel [[cuore]]. *Nessuno si rendeva conto che, risparmiando tempo, in realtà risparmiava tutt'altro. Nessuno voleva ammettere che la sua vita diventava sempre più povera, sempre più monotona e sempre più fredda. Se ne rendevano conto i bambini, invece, perché nessuno aveva più tempo per loro. Ma il tempo è vita. E la vita risiede nel cuore. E quanto più ne risparmiavano, tanto meno ne avevano. (2011) *Il vecchio si chiamava Beppo Spazzino. Aveva di sicuro un altro cognome ma, dato che di mestiere era spazzino e che tutto lo chiamavano così, anche lui aveva deciso che quel cognome gli stava bene. [....] E faceva il suo dovere volentieri e a fondo. Sapeva che era un lavoro assai necessario. Quando spazzava le strade andava piano ma con ritmo costante: ad ogni passo un respiro e ad ogni respiro un colpo di granata. Passo-respiro-colpo di scopa. Passo-respiro-colpo di scopa. Di tanto in tanto si fermava e un momento e guardava, pensieroso davanti a sé. E poi riprendeva. Passo-respiro-colpo di scopa. [....] Dopo il lavoro, quando sedeva vicino a Momo, le spiegava i suoi grandi pensieri. E poiché lei ascoltava in quel suo modo speciale, gli si scioglieva la lingua e trovava le parole adatte. "Vedi, Momo, è così: certe volte si ha davanti una strada lunghissima. Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, uno pensa." Guardò un po' in avanti davanti a sé e poi proseguì: "E allora si comincia a fare in fretta. E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno. E ti sforzi ancora di più e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato... e non ce la fai più.... e la strada sta sempre là davanti. Non è così che si deve fare." Pensò ancora un poso e poi seguitò: "Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto al gesto che viene dopo. Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere. E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come.... e non si è senza respiro. Questo è importante." ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Lo specchio nello specchio''=== Scusa, non posso parlare più forte. Non so quando riuscirai a sentirmi, me che ti parlo. Ma riuscirai mai a sentirmi? Il mio nome è Hor. Ti prego, accosta l'orecchio alla mia bocca, per quanto tu possa essere lontano, ancora adesso o sempre. Altrimenti non posso farmi capire da te. E, anche se ti degnerai di esaudire la mia preghiera, resteranno tanti silenzi che dovrai riempire da solo. Ho bisogno della tua voce, quando la mia viene meno. ===''La notte dei desideri''=== Quell'ultimo pomeriggio dell'anno si era fatto buio pesto molto prima del solito. Nuvoloni neri avevano oscurato il cielo e una tempesta di neve spazzava da ore il Parco Morto.<br> All'interno di Villa Incubo tutto era immoto – fuorché il guizzante riverbero del fuoco che ardeva nel camino con alte fiamme verdi, immergendo in una luce spettrale il laboratorio di magia.<br> {{NDR|Michael Ende, ''La notte dei desideri ovvero il satanarchibugiardinfernalcolico Grog di Magog'', trad. di Elisabetta Dell'Anna Ciancia, Salani, 2006}} ==Bibliografia== *Michael Ende, ''La storia infinita'' (''Die unendliche Geschichte'', 1979), traduzione di Amina Pandolfi, Longanesi 1981. ISBN 8830400297 *Michael Ende, ''Momo, ovvero l'arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli uomini il tempo trafugato'', traduzione di D. Angeleri, Longanesi 1984. ISBN 8830401072 *Michael Ende, ''Momo'', traduzione di D. Angeleri, SEI 2011. ISBN 9788805072385 *Michael Ende, ''Lo specchio nello specchio'', traduzione di D. Frediani, Longanesi, 1986. ==Film== *''[[La storia infinita (film)|La storia infinita]]'' (1984) *''[[Momo (film)|Momo]]'' (1986) == Altri progetti== {{interprogetto|w|commons=Category:Michael Ende}} ===Opere=== {{Pedia|La storia infinita (romanzo)|''La storia infinita''|(1979)}} [[Categoria:Scrittori tedeschi|Ende, Michael]]'
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'@@ -23,6 +23,15 @@ *Come voi avete occhi per vedere la [[luce]], e orecchie per sentire i suoni, così avete un [[cuore]] per percepire il [[tempo]]. E tutto il tempo che il cuore non percepisce è perduto, come i colori dell'[[arcobaleno]] per un cieco o il canto dell'usignolo per un sordo. *Esiste un grande eppur quotidiano [[mistero]]. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il [[tempo]]. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci può sembrare un'eternità, ed un'altra invece passa in un attimo... dipende da quel che viviamo in quell'ora. Perché il tempo è [[vita]]. E la vita dimora nel [[cuore]]. *Nessuno si rendeva conto che, risparmiando tempo, in realtà risparmiava tutt'altro. Nessuno voleva ammettere che la sua vita diventava sempre più povera, sempre più monotona e sempre più fredda. Se ne rendevano conto i bambini, invece, perché nessuno aveva più tempo per loro. Ma il tempo è vita. E la vita risiede nel cuore. E quanto più ne risparmiavano, tanto meno ne avevano. (2011) +*Il vecchio si chiamava Beppo Spazzino. Aveva di sicuro un altro cognome ma, dato che di mestiere era spazzino e che tutto lo chiamavano così, anche lui aveva deciso che quel cognome gli stava bene. [....] +E faceva il suo dovere volentieri e a fondo. Sapeva che era un lavoro assai necessario. Quando spazzava le strade andava piano ma con ritmo costante: ad ogni passo un respiro e ad ogni respiro un colpo di granata. Passo-respiro-colpo di scopa. Passo-respiro-colpo di scopa. Di tanto in tanto si fermava e un momento e guardava, pensieroso davanti a sé. E poi riprendeva. Passo-respiro-colpo di scopa. [....] +Dopo il lavoro, quando sedeva vicino a Momo, le spiegava i suoi grandi pensieri. E poiché lei ascoltava in quel suo modo speciale, gli si scioglieva la lingua e trovava le parole adatte. +"Vedi, Momo, è così: certe volte si ha davanti una strada lunghissima. Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, uno pensa." +Guardò un po' in avanti davanti a sé e poi proseguì: "E allora si comincia a fare in fretta. E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno. E ti sforzi ancora di più e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato... e non ce la fai più.... e la strada sta sempre là davanti. Non è così che si deve fare." +Pensò ancora un poso e poi seguitò: "Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto al gesto che viene dopo. +Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere. +E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come.... e non si è senza respiro. +Questo è importante." ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Lo specchio nello specchio''=== '
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[ 0 => '*Il vecchio si chiamava Beppo Spazzino. Aveva di sicuro un altro cognome ma, dato che di mestiere era spazzino e che tutto lo chiamavano così, anche lui aveva deciso che quel cognome gli stava bene. [....]', 1 => 'E faceva il suo dovere volentieri e a fondo. Sapeva che era un lavoro assai necessario. Quando spazzava le strade andava piano ma con ritmo costante: ad ogni passo un respiro e ad ogni respiro un colpo di granata. Passo-respiro-colpo di scopa. Passo-respiro-colpo di scopa. Di tanto in tanto si fermava e un momento e guardava, pensieroso davanti a sé. E poi riprendeva. Passo-respiro-colpo di scopa. [....]', 2 => 'Dopo il lavoro, quando sedeva vicino a Momo, le spiegava i suoi grandi pensieri. E poiché lei ascoltava in quel suo modo speciale, gli si scioglieva la lingua e trovava le parole adatte.', 3 => '"Vedi, Momo, è così: certe volte si ha davanti una strada lunghissima. Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, uno pensa."', 4 => 'Guardò un po' in avanti davanti a sé e poi proseguì: "E allora si comincia a fare in fretta. E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno. E ti sforzi ancora di più e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato... e non ce la fai più.... e la strada sta sempre là davanti. Non è così che si deve fare."', 5 => 'Pensò ancora un poso e poi seguitò: "Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto al gesto che viene dopo.', 6 => 'Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere.', 7 => 'E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come.... e non si è senza respiro.', 8 => 'Questo è importante."' ]
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