Tat'jana Aleksandrovna Bek

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Tat'jana Aleksandrovna Bek (1949 – 2005), poetessa russa.

Citazioni di Tat'jana Aleksandrovna Bek[modifica]

  • È tardi per ringiovanire | troppo presto per dire addio... | Fendendo la folla, scatenata | fin dall'alba, | girava per Roma una vecchia megera | col cellofan in testa, brutta e matta da legare. | (E io sono la sorella).[1]
  • I miei giovani allievi mi trasmettono il coraggio e la libertà di sintetizzare tendenze polarmente opposte.[1]
  • Secondo Alighieri, il viandante spossato | rimira con gioia il cammino percorso. | Firenze la ricordo in chiaroscuro, | in bianco e nero, come mercurio al sole.[1]
  • Si freme | assieme ad ogni filo d'erba | quando si rimane soli.[1]
  • Tu che pensi, sarei in grado | col mio ardore di riaccendere la cenere? | Leggeremo la sorte in un libro di Saba, | d'impulso, senza freno, per imprimere | il segno dei suoni italiani | sulla stoltezza russa.[1]

Citazioni su Tat'jana Aleksandrovna Bek[modifica]

  • Sempre attenta alle realtà poetiche contemporanee, delle generazioni più giovani, Tat'jana Bek‎ ha sottolineato l'eclettismo e la capacità di mescolare principi poetici diversi e contrastanti, apparentemente inconciliabili. (Mirella Meringolo)

Note[modifica]

  1. a b c d e Citato in Quattro poeti russi per l'Italia, a cura di Mirella Meringolo, Poesia, n. 193, aprile 2005, Crocetti Editore.