Thomas Nagel

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Thomas Nagel nel 2008

Thomas Nagel (1937 – vivente), filosofo statunitense.

Citazioni di Thomas Nagel[modifica]

  • Ciò che è necessario è il modo per rendere la prospettiva più oggettiva la base d'azione.[1]
  • L'esperienza cosciente è un fenomeno esteso. Si manifesta a numerosi livelli di vita animale, anche se non possiamo essere sicuri della sua presenza negli organismi più semplici, e è molto difficile dire in generale ciò che ne attesta la presenza. (Certi estremisti sono disposti a negarla anche a mammiferi diversi dall'uomo.) Senza dubbio si manifesta in innumerevoli forme per noi totalmente inimmaginabili, su altri pianeti, in altri sistemi solari, attraverso l'universo. Ma senza tenere conto del modo in cui la forma può variare, il fatto che un organismo abbia in qualche modo esperienza conscia significa, fondamentalmente, che fa un certo effetto essere quell'organismo. Possono esservi ulteriori implicazioni a proposito della forma dell'esperienza; ci possono anche essere (sebbene io ne dubiti) implicazioni a proposito del comportamento dell'organismo. Ma, fondamentalmente, un organismo ha stati mentali coscienti se e solo se fa un certo effetto essere quell'organismo – un certo effetto per l'organismo.[2]
  • Sappiamo che molti pipistrelli (i microchiropteri, per essere più precisi) percepiscono il mondo esterno principalmente con un ecogoniometro, o ecolocalizzatore, che scorge i riflessi che provengono dagli oggetti all'interno del loro raggio d'azione, attraverso le loro strida brevi, sottilmente modulate, ad alta frequenza. I loro cervelli sono destinati a connettere gli impulsi esterni agli echi successivi, e l'informazione così acquisita permette ai pipistrelli di farsi un'idea precisa della distanza, della forma, del movimento e della struttura paragonabile all'idea che noi ce ne facciamo attraverso la vista. Ma l'ecogoniometro di un pipistrello, anche se è chiaramente una forma di percezione, non è simile, nel suo modo di funzionare, a uno qualsiasi dei nostri sensi, e non c'è ragione di supporre che sia soggettivamente simile a qualsiasi cosa di cui noi possiamo fare esperienza, o a qualsiasi cosa possiamo immaginare.[3]

Una brevissima introduzione alla filosofia[modifica]

Incipit[modifica]

Se ci pensi sopra, l'interno della tua mente è la sola cosa di cui puoi essere sicuro.
Qualunque cosa tu creda – a proposito del sole, della luna e delle stelle, della casa e del quartiere in cui vivi, della storia, della scienza, di altre persone, persino dell'esistenza del tuo stesso corpo – è basata sulle tue esperienze e sui tuoi pensieri, sulle tue sensazioni e impressioni sensoriali. È solo su questo che puoi fare assegnamento direttamente sia che tu veda il libro tra le tue mani, o senta il pavimento sotto i tuoi piedi, o ricordi che George Washington è stato il primo presidente degli Stati Uniti, o che l'acqua è H20. Qualsiasi altra cosa è più lontana da te delle tue esperienze e riflessioni interne, e ti arriva solo attraverso di esse.

Citazioni[modifica]

  • È anche possibile che tu non abbia un corpo o un cervello – perché le tue credenze su questo dipendono solo dall'evidenza dei tuoi sensi. Non hai mai visto il tuo cervello – assumi soltanto che chiunque ne abbia uno – ma anche se l'avessi visto, o pensato di averlo visto, questa sarebbe stata solo un'altra esperienza visiva. Forse tu – il soggetto dell'esperienza, sei la sola cosa che esiste, e non vi è assolutamente alcun mondo fisico – non vi sono stelle, non terra, non corpi umani. Forse non vi è neppure alcuno spazio.
    La conclusione più radicale da trarre da questo sarebbe che la tua mente è la sola cosa che esiste. Questa visione è chiamata solipsismo. È una visione davvero malinconica, e non sono stati in molti a sostenerla. Come si può dedurre da questa osservazione, io non la condivido.
  • Non avremo una concezione generale adeguata del mondo finché non potremo spiegare come, quando una quantità di elementi fisici sono messi insieme nel modo giusto, formano non solo un organismo biologico funzionante, ma un essere cosciente. Se la coscienza stessa potesse essere identificata con un certo tipo di stato fisico, si aprirebbe la strada per una teoria fisica unificata di mente e corpo, e quindi, forse, per una teoria fisica unificata dell'universo. Ma le ragioni contro una teoria puramente fisica della coscienza sono abbastanza forti da fare apparire probabile che una teoria fisica di tutta la realtà è impossibile. La scienza fisica ha progredito lasciando la mente fuori da quanto cerca di spiegare, ma può esservi di più nel mondo di quanto la scienza fisica possa comprendere.

Note[modifica]

  1. Da The View From Nowhere. Citato in Come funziona la filosofia, a cura di Marcus Weeks, traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2020, p. 108. ISBN 9788858025598
  2. Da Che effetto fa essere un pipistrello?, in Questioni mortali, prefazione di Salvatore Veca, traduzione di Antonella Besussi, il Saggiatore, 2015.
  3. Da Che effetto fa essere un pipistrello?, in Questioni mortali; citato in Tom Regan, I diritti animali, Garzanti, Milano, 1990, p. 105.

Bibliografia[modifica]

  • Thomas Nagel, Una brevissima introduzione alla filosofia, prefazione di Salvatore Veca, traduzione di Antonella Besussi, il Saggiatore, 2002.

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