Thomas Young

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Thomas Young

Thomas Young (1773 – 1829), scienziato inglese, egittologo.

Citazioni di Thomas Young[modifica]

  • Confesso di ritenere che sarebbe in una certa misura degradante sia nei miei confronti, sia nei confronti della [Royal] Institution il fatto che il salario, a mio avviso già in precedenza moderato, debba essere ora ridotto di un quarto, mentre l'impegno e la responsabilità dell'incarico risultano aumentati anziché diminuiti.[1]
  • Giacché è quasi impossibile ammettere che ogni punto sensibile della retina possa contenere un numero infinito di particelle, ognuna capace di vibrare in perfetto unisono con ogni possibile ondulazione, diventa necessario ipotizzarne un numero limitato, per esempio, ai tre colori principali, rosso, giallo e blu, le cui ondulazioni stanno tra di loro quasi esattamente come i numeri 8, 7 e 6.[1]
  • Gli esperimenti che sto per riferire [...] potranno essere replicati con grande facilità, quando splende il Sole e senza apparecchiature, tranne quelle che sono alla portata di tutti.[2]
  • L'essenza della luce non ha alcuna importanza materiale per gli interessi della vita.[3]
  • Le indagini scientifiche sono una sorta di guerra combattuta contro tutti i propri contemporanei e predecessori.[4]
  • Se il calore non è una sostanza, allora dev'essere una qualità; tale qualità non può che essere il moto.[1]
  • Un'alterazione permanente della forma limita la resistenza dei materiali negli impieghi pratici.[5]
  • Un uomo che abbia a cuore la propria dignità, per quanto la sua sensibilità possa talvolta essere risvegliata dalle ingiuste invettive dettate da una malevolenza interessata, considererà in genere più appropriato sopportare in silenzio i temporanei effetti di un'ingiuria, piuttosto che interrompere le proprie attività nel tentativo di ribattere all'invettiva e di punire gli aggressori.[1]

Citazioni su Thomas Young[modifica]

  • SACRO ALLA MEMORIA
    DI THOMAS YOUNG, MEDICO,
    FELLOW E FOREIGN SEGRETARY DELLA ROYAL SOCIETY
    MEMBRO DELL'ISTITUTO NAZIONALE DI FRANCIA:
    PRIMO ELABORÒ LA TEORIA ONDULATORIA DELLA LUCE
    E PER PRIMO SOLLEVÒ IL VELO
    CHE PER SECOLI AVEVA CELATO
    I GEROGLIFICI D'EGITTO. (targa in onore di Young in Westminster)[1]

Note[modifica]

  1. a b c d e Citato in Richard J. Weiss, Breve storia della luce: arte e scienza dal Rinascimento a oggi, traduzione di Elisabetta Maurutto, edizioni Dedalo, Bari 2005.
  2. Citato in AA.VV., Il libro della fisica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2021, p. 178. ISBN 9788858029589
  3. Citato in AA.VV., Il libro della biologia, traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2022, p. 111. ISBN 9788858039595
  4. Citato in AA.VV., Il libro della scienza, traduzione di Martina Dominici e Olga Amagliani, Gribaudo, 2018, p. 111. ISBN 9788858015001
  5. Citato in AA.VV., Il libro della fisica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2021, p. 75. ISBN 9788858029589

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