Tommaso Grossi

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Tommaso Grossi

Tommaso Grossi (1790 – 1853), scrittore e poeta italiano.

Citazioni di Tommaso Grossi[modifica]

  • Il settembre innanzi viene, | e a lasciarmi ti prepari: | tu vedrai lontane arene; | nuovi monti, nuovi mari | salutando in tua favella, | pellegrina rondinella. (da Marco Visconti, XXVI)
  • L'è mort? l'è propri mort? Cossa voeur dì | sta gran parola che fa tant spavent? (da In morte di Carlo Porta, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921)

Incipit di alcune opere[modifica]

Ildegonda[modifica]

Quando la Lombardia dall'odio antico
E dal novo pericolo commossa
Sorgea contra il secondo Federico
Nipote del respinto Barbarossa,
E il papa, a quello in apparenza amico,
Celatamente pur con ogni possa
Già suscitando più che mai gagliarda
La lega formidabile Lombarda.

Sdegnosa ancor della tedesca offesa
Speditamente deputò Milano
Legato presso il capo della Chiesa
Il marchese Rolando Gualderano,
Il qual, fattosi aggiungere all'impresa
Compagno il figlio, corse al Vaticano,
Ove onorata entrambi ebbero stanza
Finché il periglio tenne l'alleanza.

Marco Visconti[modifica]

Limonta è una terricciuola presso che ascosa fra i castagni al guardo di chi, spiccatosi dalla punta di Bellagio, per navigar verso Lecco, la cerca a mezza costa, in faccia a Lierna. Cominciando dall'ottavo secolo, fino agli ultimi tempi che fur tolti i feudi in Lombardia, essa fu sempre soggetta al monastero di S. Ambrogio di Milano; e l'Abate fra gli altri titoli avea quello di conte di Limonta.

Bibliografia[modifica]

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