Ugo Dotti

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Ugo Dotti con la sua classe, 1968

Ugo Dotti (1933 – 2017), docente, critico letterario, saggista e scrittore italiano.

Citazioni di Ugo Dotti[modifica]

  • [...] l'ambiente neoplatonico in cui il poeta visse e si educò seppe dare quel soffio di idealità e di adorazione dell'arte che costituisce, senza alcun dubbio, uno dei miti più vitali della poesia quattrocentesca e rinascimentale. Non a caso vi si ispirerà (Stanze, I, 99 sgg.) Botticelli per quella sua Nascita di Venere che si trova oggi agli Uffizi. (da La letteratura italiana, Laterza, Bari 1993)

Petrarca e la scoperta della coscienza moderna[modifica]

Incipit[modifica]

Ha scritto Lukács: "La leggenda di Prometeo, con la sua versione eschilea, e il famoso canto corale sulla potenza dell'uomo nell'Antigone di Sofocle – per non parlare delle figure omeriche – sono le prime professioni di fede dell'Ellade antica nell'onnipotenza immanente dell'uomo nella vita umana... Nella grande lotta tra chiarificazione immanente e oscuramento trascendente della vita umana, la saggezza eroica della polis greca non poteva continuare a lungo a fare da guida ideale e morale; già in Virgilio e in Orazio, l'attività prometeica dell'umanità è vista piuttosto come un delitto contro gli dei, e attraverso l'ellenismo, lo gnosticismo eccetera, questa linea porta necessariamente alla mortificazione cristiana dell'uomo di fronte alla trascendenza onnipotente del Dio uno e trino". Ma questa tendenza, che culminò in quella che si suole chiamare un po' genericamente "età medievale", neppur essa poteva continuare a dominare incontrastata.

Citazioni[modifica]

  • C'è nel Petrarca, è ben noto, la scoperta della moderna coscienza, la coscienza della "crisi", della lacerazione interiore, dell'offuscamento, se non proprio della rottura, dei grandi ordinamenti provvidenziali (e, di conseguenza, l'accentuarsi della consapevolezza dei tragici destini dell'uomo su questo mondo). (p. 20)
  • Il senso più profondo della gran messe di esempi che si raccoglie nell'opera petrarchesca è quello della celebrazione di Roma e del suo valore, quello dell'esaltazione di uomini che seppero fondare un Impero e organizzare civilmente e militarmente il mondo; la celebrazione e l'esaltazione insoma di una civitas terrena nelle sue concrete dimensioni storiche. (p. 23)

Bibliografia[modifica]

  • Ugo Dotti, Petrarca e la scoperta della coscienza moderna, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 1978.

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