Vincenzo Spampanato

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Vincenzo Spampanato (1872 – 1928), storico della filosofia italiano.

Vita di Giordano Bruno[modifica]

Incipit[modifica]

Non si possono leggere i diplomi degli ultimi sovrani aragonesi e de' primi viceré spagnoli senza che l'attenzione si fermi su Nola, a cagione delle chiare e memorande imprese da questa compite.

Citazioni[modifica]

  • Nella casa cicalana, in principio del 1548, nacque a Giovanni e Flaulisa il figlio a cui, in onore dell'erede del trono di Spagna, venne dato nome Filippo; e che, se ebbe altri fratelli, fu il solo, come si vedrà, a sopravvivere a' genitori e immortalarli. (pp. 56-57)
  • La fanciullezza del Bruno non trascorse lieta e serena: per lui non giuochi, non divertimenti, non compagni e amici della sua età e condizione, ma i sospiri e le lagrime della madre per la lontananza del marito soldato, e forse a volte per le ristrettezze domestiche. Di quei giorni di solitudine e di tristezza egli non si scordò più; perché, circa quarant'anni appresso, nel De monade, non esitò di affermare di non essere mai stato risparmiato da' dolori e dalle sventure più grandi, di aver cominciato a lottare col destino assai per tempo, dall'infanzia. (p. 58)
  • Il Bruno, il 2 giugno del 1592, rispondendo agli Inquisitori veneti che non era molto versato ne' studii teologici, sembra che non parli con verità, ove si rammenti la vita ch'egli fu costretto a vivere nello studendato. (pp. 181-182)
  • Ebbe dunque modo, finché stette in convento, di arricchire di nascosto la sua cultura, ma non di nascondere le sue idee che di giorno in giorno divenivano più eterodosse. (p. 234)
  • Il Bruno, ci ragguaglia il suo discepolo Raffaele Egli, improvvisava con molta faciltà sul primo soggetto propostogli. Parlando tanto facondamente che non gli si poteva correre dietro con la penna, dettando con la rapidità con cui correva il suo pensiero, trascinato dall'ardore dell'animo e dalla sincera convinzione di quanto insegnava, trascinava alla sua volta gli uditori stupiti di così grande ingegno, memoria e sapere. (pp. 314-315)

Citazioni su Vincenzo Spampanato[modifica]

  • Addirittura insegnante di ginnasio superiore era Vincenzo Spampanato, a cui il rosso accesissimo delle carnose gote, un grosso paio di baffi più neri dell'ala d'un corvo e il corpo aitante davan l'aspetto di un pugile, se non addirittura di un capobrigante a riposo, e ch'era, invece, il più buono, il più inoffensivo uomo di questo mondo, tutto intento a magnificare la sua Nola, al quale scopo s'era accinto a studiare san Paolino, salvo poi, avvedutosi che quel vescovo era campano bensì, ma di Burdigale, a passare dall'acqua santa al diavolo, cioè a Giordano Bruno, di cui dopo decenni di ricerche faticose, scrisse un'ampia biografia, quanto mai ricca di particolari reconditi. (Fausto Nicolini)

Bibliografia[modifica]

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