William Pitt il Giovane

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Ritratto di William Pitt il Giovane (G. Dupont, 1787)

William Pitt il Giovane (1759 – 1806), statista e politico britannico.

Citazioni di William Pitt il Giovane[modifica]

  • Ciò che io ora propongo è soltanto per il bene del mio Paese, per cui la sola e semplice domanda è: "Volete cambiare i vostri ministri e mantenere l'impero, o tenerevi i ministri e perdere il regno?" (dal discordo alla Camera dei Comuni del 15 marzo 1782 a favore del voto di sfiducia contro il governo di Lord North; citato in William Cobbett, Parliamentary History)
  • Io vi rispondo molte grazie per l'onore che mi avete concesso; ma l'Europa non è stata salvata da un unico uomo. L'Inghilterra ha salvaguardato se stessa dalle difficoltà e, io lo spero, salverà l'Europa con il suo esempio.[1] (citato in The War Speeches of William Pitt, Oxford University Press, 1915, p. 351)
  • La necessità è la scusa per ogni violazione della libertà umana. È l'argomento al quale ricorrono i tiranni; è il credo degli schiavi.[2]
  • [Ultime parole famose] Non c'è mai stato un momento come questo nella storia del nostro Paese, in cui, data la situazione in Europa, ci si sia mai potuti attendere ragionevolmente altri quindici anni di pace.[3] (dal discorso alla Camera dei Comuni del 17 febbraio 1792; citato in The War Speeches of William Pitt, Oxford University Press, 1915, p. 16)
  • Riponete questa mappa; non sarà più cercata per i prossimi dieci anni.[4] (citato in Philip H. Stanhope, Life of the Rt. Hon. William Pitt, 1862, vol. IV, p. 369)

Attribuite[modifica]

  • [Ultime parole prima della morte] Oh, il mio Paese! Come amo il mio Paese!
Oh, my country! How I love my country! (citato in Philip H. Stanhope, Life of the Rt. Hon. William Pitt, 1862, vol. IV, p. 382)

Citazioni su William Pitt il Giovane[modifica]

  • [Dopo il suo primo discorso in parlamento] Non solo rassomiglia al padre, ma sembra il padre stesso. (Edmund Burke)
  • L'esercito britannico, sotto Pitt, era stato lo zimbello d'Europa. Non poteva vantarsi di una sola azione brillante. Non s'era mai mostrato sul continente che per esservi battuto, cacciato, costretto a rimbarcare, o obbligato a capitolare. Impadronirsi di qualche isola da zucchero nelle Indie occidentali, disperdere qualche tumulto di contadini irlandesi seminudi, queste le più splendide vittorie delle truppe inglesi sotto gli auspici di Pitt. (Thomas Babington Macaulay)

Note[modifica]

  1. Guildhall, 9 novembre 1805, in risposta a Lord Mayron che lo lodava come il "Salvatore dell'Europa". Questo fu l'ultimo discorso in pubblico di Pitt.
  2. Dal discordo alla Camera dei Comuni del 18 novembre 1783; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, Il libro dei mille savi, Hoepli, Milano, 2022, n. 1002. ISBN 978-88-203-3911-1.
  3. Le sue previsioni furono vane speranze. Nel 1793 la Francia rivoluzionaria dichiarerà guerra alla Gran Bretagna iniziando le devastanti campagne militari in Italia, Olanda e Germania.
  4. Su una mappa dell'Europa, dopo aver ricevuto la notizia della battaglia di Austerlitz.

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