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Érik Comas

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Érik Comas (2005)

Érik Gilbert Comas (1963 – vivente), ex pilota automobilistico francese.

Citazioni di Érik Comas

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  • [Sul Gran Premio di San Marino 1994] Il weekend più brutto della mia vita. Il sabato era morto Roland Ratzenberger. La domenica mattina avevamo il briefing [...]. Tutti scossi per quanto era accaduto. Da De Angelis, nel 1986, non era morto più nessuno [...]. Ci illudevamo forse, non Ayrton. Mi trovo seduto [...] al suo fianco, e mi dice: "Érik [...], dobbiamo fare qualcosa sulla sicurezza prima di Montecarlo". Sono state le ultime parole che ci siamo detti. [...] Poi la gara, subito un contatto alla partenza [...]. Durante la Safety [...] la macchina che mi seguiva mi dà una botta. Riparte la gara e sento una vibrazione, mi fermo [...]. Durante il pit stop avviene l'incidente, mi cambiano l'alettone e mi fanno ripartire. I mezzi di comunicazione erano pochi allora, il team magari sapeva già del semaforo rosso, ma la gara era appena iniziata e se mi fossi trovato in pista, mi sarei potuto ripresentare alla partenza. Insomma, sono andato [...]. Vedo subito l'elicottero [...], l'ambulanza, la macchina di Ayrton e lì capisco. Mi avvicino di fretta e lui è sdraiato sull'erba. Mi bloccano tre medici, è meglio che io non mi avvicini, dicono... [...] Non sono mai stato un buon credente, ma quel giorno ho sentito una radiazione, l'anima di Ayrton andarsene. Sono tornato ai box, ho detto ai miei che per me era finita e sono scappato all'aeroporto. [...] non volevo più correre in F1. [...] non credo di essere più stato lo stesso uomo dopo quel 1º maggio.[1]
  • La Stratos è un'auto nata in anticipo sui tempi e vi ricordo che la Lancia ha chiesto alla Pirelli un pneumatico specifico e più stabile dei precedenti. Così hanno creato il P7. Era un'auto splendida e coloro che ne disponevano all'epoca avevano una seria possibilità di vincere. Tre titoli mondiali, tre titoli europei e avrebbe potuto vincerne molti di più se la Fiat non avesse ordinato di metterla da parte per favorire la 131 Abarth.[2]
  • [Sul Gran Premio del Belgio 1992] Libere del venerdì mattina. Si andava col pieno per valutare meglio l'assetto: 175 litri di benzina. Tantissimi. Terzo giro, curva cieca a sinistra, cioè a oltre 300 all'ora, e sulla pista trovo ghiaia dappertutto. La mia Ligier va dritta, picchia sul guardrail, riattraversa la via di fuga per immobilizzarsi sulla pista distrutta... [...] di quel giorno non ricordo nulla, ciò che dico me lo hanno raccontato. Avevo perso i sensi, colpito dalla ruota anteriore che si era staccata nell'impatto, con il piede sull'acceleratore a 13 mila giri. È lì che arriva Ayrton: vede la mia testa inclinata sulla sinistra, il rumore del motore e capisce subito. I commissari sono intervenuti ma Senna, invece, scende dalla sua McLaren, corre verso di me, cerca l'interruttore generale e mi salva la vita. Sapeva del pieno di benzina, l'auto sarebbe potuta esplodere da lì a poco.[1]

Note

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  1. a b Dall'intervista di Massimo Arcidiacono, Erik Comas: "Così Senna mi salvò la vita. E ho sempre in testa quelle sue ultime parole...", gazzetta.it, 1º maggio 2024.
  2. Da Andrea Ettori, Intervista a Erik Comas: una vita dedicata al motorsport, p300.it, 5 maggio 2020.

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