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Anatolij Timofeevič Fomenko

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Fomenko nel 2012

Anatolij Timofeevič Fomenko (1945 – vivente), matematico e fisico russo.

Intervista di Pietro Ratto, 16 luglio 2014; tradotto in chronologia.org

  • Noi sosteniamo che solo dopo la metà del XVII secolo la cronologia adottata oggi sia più o meno giusta. Prima del XVII secolo le vere date di molti eventi importanti furono artificialmente spostate verso il basso di circa 100, 330, 1050 o 1800 anni. Per ripristinare la vera storia, ora si dovrebbero "portare in su" le datazioni di Scaligero, integrandole con le grandezze corrispondenti a detti spostamenti cronologici.
  • La versione della storia che ci è nota oggi non è stata inventata di sana pianta. Al contrario, riteniamo che i più famosi autori "antichi" - Erodoto, Livio, Omero, Senofonte, ecc abbiano descritto eventi reali dei secoli XII-XVII. I loro testi non sono affatto fantasie immaginarie. Essi hanno cercato veramente di raccontarci fatti del passato. Ma un'altra cosa è che questi testi siano stati poi passati attraverso un filtro tendenzioso, cioè attraverso la censura dei secoli XVII-XVIII. I censori dell'epoca della Riforma hanno modificato i testi di questi autori nella chiave che loro ritenevano giusta, introducendo in primo luogo le date scaligeriane, inesatte, e spingendo artificialmente gli eventi reali descritti dagli autori antichi in un arcano passato. In realtà la cosiddetta antichità non è che l'epoca che corrisponde ai secoli XII-XVI.
  • [...] nell'epoca compresa tra i secoli XVI-XVIII, si istituì un processo di censura e di revisione tendenziosa dei testi antichi, cioè dei testi dei secoli XII-XVI. Certo, il ruolo dei revisori cattolici fu notevole. [...] Le motivazioni alla base di quest'attività di contraffazione sono molto importanti. [...] Uno dei motivi principali era quello di occultare l'esistenza, nei secoli XIII-XVI, di un Impero unificato che copriva vaste aree dell'Eurasia, dell'Europa, dell'Africa e dell'America, e a noi noto oggi sotto vari nomi, "l'antico Impero Romano", l'"Impero di Carlo Magno" , "L'Impero di Carlo V", "il Sacro romano Impero della Nazione Tedesca", "il Califfato arabo", "l'Impero degli Asburgo", "l'Impero Mongolo", ecc Questo Impero si frammentò nei primi anni del XVII secolo in seguito alla rivolta della Riforma.

Citazioni su Anatolij Fomenko

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Citazioni in ordine temporale.

  • Fomenko parte da una supposizione totalmente fantasiosa, secondo cui la storia umana sarebbe stata per intero falsificata a bella posta dai cronisti europei, capeggiati da un certo Giuseppe Giusto Scaligero, nel sedicesimo secolo. Proprio così, falsificata materialmente: sarebbero stati rimpiazzati tutti i libri in ogni singola biblioteca del mondo, mettendo sugli scaffali al loro posto "libri falsi, prodotti da conoscitori della calligrafia antica, con l'utilizzo di pergamene invecchiate e di inchiostri diluiti per farli sembrare pallidi, con l'apposizione di sigilli contraffatti". [...] Astutamente, i regnanti di quell'Occidente chiassoso e frammentato si sarebbero messi in combutta con i Romanov (una "dinastia di veri impostori e falsari di stirpe tedesca", che rimpiazzò i russissimi Rjurikidi dopo la morte di Ivan il Terribile, due regni "di passaggio" e il successivo periodo di disordini a Mosca) e con la loro complicità sarebbero riusciti a falsificare i libri di storia, cancellando il glorioso passato russo. In questo modo, è stato inculcato nei russi un complesso di inferiorità che ha segnato tutti gli eventi della storia moderna e contemporanea, da allora in poi.
  • Parlare dell'"antico stato russo del X secolo" è un tipico errore. È impossibile trovarlo in un normale manuale di storia. Ma si trova, invece, nella Nuova Cronologia di Fomenko! Eccola qui, la provenienza diretta di questa formula. Ecco da dove gli autori dei discorsi di Putin estraggono le dichiarazioni sprezzanti, roboanti, dure che piacciono tanto alle masse e forniscono elementi per il lavoro degli ideologi del regime.
  • Fomenko e Nosovskij ipotizzano che gli etruschi, contrariamente a tutti gli orientamenti e le ipotesi precedenti, siano migrati dal Vicino Oriente all'Italia (attraversando il Mediterraneo orientale, e precisamente la regione settentrionale del mar Nero) nei secoli XIII-XIV. Fomenko riprende in particolare un passo del libro della Genesi (10, 4: "I figli di Iavan: Elisa, Tarsis, quelli di Cipro e quelli di Rodi") per dimostrare come Tarsis, discendente di Noè, sia capostipite dei "tartari" anche detti "tirreni". Ulteriore conferma è il termine "etruschi" che egli deriva da "et-russky", ossia "questi russi": gli etruschi sarebbero quindi un miscuglio di popolazioni "russe". Eccovi servito il Russkij Mir in salsa italiana.
  • Il seguito di Fomenko è massiccio proprio perché al popolo si fa credere che in questo materiale si trovino promesse di un futuro luminoso per la "russità". Sembra che sia diventato impossibile non solo per il singolo scienziato, ma per tutte le Accademie delle scienze del pianeta, sfatare le loro certezze.

Voci correlate

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