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Anco Marzio

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Anco Marzio in un'incisione del XVI secolo

Anco Marzio o Marcio (675 a.C. (?) – 616 a.C.), quarto re di Roma.

Citazioni su Anco Marzio

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  • Ad Anco si attribuiva [...] la "fossa Quiritium", che fortificava le parti nuovamente aggiunte alla città; il Gianicolo fu da lui congiunto per ragion di sicurezza mediante il ponte Sublicio. Ed in fine fra le gesta di questo re, che avrebbe regnato ventiquattro anni, si enumerava la costruzione del carcere, l'ampliamento del culto di Giove Feretrio, la fondazione della colonia e del porto di Ostia. (Ettore Pais)
  • Anco Marzio, il quarto re [di Roma], continuò la conquista del Lazio e per attirare il traffico in Roma, costruì un porto ad Ostia, alla foce del Tevere. (Ancora una volta la leggenda riproduce un fatto reale. Le città etrusche situate al nord del Tevere prendevano larga parte al commercio, ed è probabile che esse abbiano tentato di portare Roma nella stessa corrente. Gli scavi di Ostia hanno recentemente rivelato delle fondamenta che sembrano risalire al periodo regio). (Tenney Frank)
  • Dopo un nuovo interregno, su proposta dei senatori, venne eletto Anco Marcio, nipote di Numa da parte di figlia, un principe per natura propenso a seguire le orme dell'avo, ma che gli eventi resero invece più simile al valoroso Romolo.
    Primo atto di Marcio fu il far pubblicare dai pontefici i commentari scritti dal pio Numa. Ben presto i Prisci Latini lo distolsero da occupazioni di questo genere, ma la tradizione letteraria con minor copia di particolari di quelli che usa ove discorre degli altri re, parla delle sue gesta militari. Distratto da queste, cercò nondimeno di far la guerra secondo i principi del giusto e dell'equo e perciò dagli Equicoli[1] apprese il diritto feciale[2]. (Ettore Pais)

Note

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  1. Ramo degli Equi, antico popolo italico.
  2. Diritto relativo ai trattati di alleanza e alle dichiarazioni di guerra (ius fetiale).

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