Armanda Guiducci

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Armanda Guiducci (1923 – 1992), scrittrice, filosofa, critica letteraria e femminista italiana.

Citazioni di Armanda Guiducci[modifica]

  • Altro da me in tutto... maschio, estraneo, | altra carne, altro cuore, altra mente, | pure, il mio stesso corpo prolungato, | la voce che si sdoppia, e mi continua: | ciò che si oppone, e ciò che mi compone | come un discorso teso, mai concluso, | o l'altro occhio: il raggio che converge | al rilievo, allo scatto delle cose – | mio necessario opposto, crudele meraviglia | è amare te: godere di due vite | in questa sola, avere doppia morte.[1]
  • Nacqui con disappunto degli dei | sotto una stella esitante e impura | in mezzo a un mondo di uomini-coltello. | Avrei raccolto ginestre a braccia piene. | Ma ignoravo che il sole fosse a prestito. | A ogni primavera | venni potata come un bosso delle siepi. | Fui sventrata da uomini distratti | fui tradita da uomini leali | divorata e sputata | insomma amata – | amata come si amano le donne | secondo le leggi del profitto, | del potere e della sopraffazione.[2]

Note[modifica]

  1. Da Poesie per un uomo, 1965; citato in Sara Mostaccio, Poetesse italiane dimenticate. Armanda Guiducci, la scrittrice femminista che ha raccontato le donne condannate al silenzio, elle.com, 30 luglio 2019.
  2. Sotto una stella impura, in A colpi di silenzio, Lanfranchi editore, 1990.

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