Carolina Crescentini
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Carolina Crescentini (1980 – vivente), attrice italiana.
Citazioni di Carolina Crescentini
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Citazioni in ordine temporale.
- Credo nelle emozioni che sai dare. Non sono bella, ma posso piacere. La vera seduzione è nello sguardo, ma è fatta di tante cose. L'ironia è seducente: se un uomo ride con te, avrà voglia di rivederti... Poi una può anche fare lo sguardo assassino, ma non mi piacciono le maliarde, quelle che mentono. Quegli sguardi lì io li faccio davanti allo specchio.[1]
- Con il tempo ho imparato a volermi bene. Adesso non mi faccio calpestare da nessuno, visto che anch'io ho avuto il mio periodo masochista.[2]
- La maggior parte delle donne ha una dignità radicata, magari va a letto con chi vuole ma per altri motivi; e lavora sodo. Io e tutte le attrici che conosco abbiamo fatto scuole e provini; e poi le paure, e come lo pago l'affitto, e che fortuna mi hanno preso. Invece si sta diffondendo l'idea pericolosa per cui il mondo dello spettacolo è uno scambio di favori.[3]
- Fare provini è come andare in palestra, ti alleni, e piano piano acquisisci sicurezza.[4]
- Mi piace molto viaggiare, mi piace vivere la vita. Se posso preferisco scoprire parti nuove del mondo.[5]
- Corinna è un personaggio che ho amato molto anch'io. il suo aspetto più preoccupante non è l'incapacità di recitare, che ovviamente offenderebbe qualsiasi attrice, ma la sua orribile mentalità. Quella è più rischiosa e costringe anche gli altri a lavorare male.[6]
- [Su Gérard Depardieu] Gerard è un uomo di grande fascino oltre che un bravissimo attore.[7]
- Voglio essere madre. Non so ancora quando e come ma i bambini mi piacciono, sono innamorata dei miei nipotini e dei figli delle mie amiche, prima o poi tocca anche a me! Per ora sono piena di sogni nel cassetto, uno è poter è fare questo lavoro tutto la vita e giuro che non è semplice.[8]
- Mi hanno definito misteriosa, ma io sono solare. Sono anche bionda![9]
- Vorrei tanto interpretare ruoli da commedia, giocare con i miei personaggi, improvvisare. L'unico ruolo comico che mi hanno dato è stato Corinna in Boris: quanto mi manca! Boris è il verbo. Non ho più avuto un'occasione simile, l'opportunità di esprimere quella comicità che peraltro nella vita di tutti i giorni ho.[10]
- [Parlando di Adelina Tattilo] Pensa a Playmen non solo come a una rivista maschile, ma che può essere letta anche dalle donne. Chiama a scrivere intellettuali e vuole far capire alla società che la donna è una protagonista dell'erotismo e non un semplice oggetto del desiderio.[11]
Rock'n'girl
Intervista di Joni Scarpolini, Maxim Italia nº 4, aprile 2011, pp. 76-85.
- [«Sbaglio o ti vergogni a spogliarti?»] Assolutamente sì. La svestizione in sé è una cosa che m'imbarazza parecchio. Quando mi spoglio ho bisogno di giocarci, altrimenti viene fuori un "torso", come diciamo a Roma.
- Uno sguardo sexy e basta è vuoto, fine a se stesso. La sensualità non risiede in uno sguardo sexy, ma in un modo di sentirsi, è la risultante di un gioco di sguardi che hai con l'altro. Non mi piace la pubblicità della sensualità, la trovo ridicola, è molto più interessante quando è la risultante di un pensiero, è più intrigante e meno esplicita.
- [«Quelle borse sotto gli occhi, come le chiami tu, sono state la tua fortuna: hai uno degli sguardi più espressivi del cinema nostrano. È un talento o ci lavori sopra?»] Non è un talento né un lavoro, è un semplice accettarsi così come sei, e quando tu ti accetti è meglio. I miei difetti cerco di renderli miei.
- Per me recitare significa recitare, indipendentemente dal genere che vado ad affrontare: che tu interpreti un'adolescente, una moglie, una donna asburgica, devi essere dentro il personaggio. Non è questione dell'involucro-film: hai l'indicazione di un regista che ti porta in una certa strada, certo, ma la concentrazione e la professionalità rimangono le stesse.
- Non è la popolarità il mio obiettivo, ma il mio lavoro. Se mi conosci perché mi hai visto in quel film, bene. Altrimenti, sai che m'importa.
- Per come è attualmente la situazione politica in Italia, sento di non appartenere a nessun partito. Non è una questione politica, è una questione di come vivi il sociale.
- [Su Checco Zalone] È uno specchio dell'Italia. Io non ho visto i suoi film, ma se milioni d'italiani li hanno visti significa che il suo successo è condiviso.
- [«Tu che sei di Monteverde, hai mai limonato al Gianicolo?»] Certo! Come tutti i ragazzi romani, del resto.
Dall'intervista di Elvira Serra a 7, Corriere della Sera; ripublicato in corriere.it, 21 gennaio 2023.
- La premessa è che sono molto grata al mio pubblico. Senza di loro non ci sarei io. Però non mi piace quando vengo trattata come un pupazzo. Mi è capitato di piangere al telefono dopo aver ricevuto una brutta notizia e di essere tormentata da alcuni fan che volevano un selfie.
- [Su Monica Vitti] [..] è la sintesi di una donna che ha la stessa forza e credibilità sia nei ruoli drammatici che in quelli comici, e non è mai spalla di nessuno.
- [Sul Gianicolo] Ci sono cresciuta, ci andavo a scrivere. Hai tutta Roma sotto di te e un silenzio incredibile, interrotto solo dallo sparo del cannone a mezzogiorno.
Intervista di Mario Manza, vanityfair.it, 24 novembre 2023.
- [...] potrei fare una sitcom sui tassisti, visto che spesso raccolgo dei racconti al limite della follia: il materiale umano in giro è sorprendente.
- [...] nelle interviste non voglio mai sapere prima le domande che mi faranno, altrimenti correrei il rischio di prepararmi troppo e non prestare attenzione a chi mi parla. Preferisco, nel bene e nel male, essere onesta.
- [Sulla violenza contro le donne] Tutte le volte che torno a casa da sola ho paura, esattamente come quando ero una ragazzina e capitava che qualcuno mi seguisse per strada con troppa insistenza. Tutte le donne sono cresciute con la paura e oggi, se siamo qui, non è perché siamo coraggiose ma perché siamo state semplicemente fortunate.
Citato in Claudia Giampaolo, ciakmagazine.it, 22 ottobre 2025.
[Su Adelina Tattilo]
- Non è solo una donna che sfida un universo maschile, ma una che ci ricorda di riprenderci il nostro corpo e la nostra libertà. Vuoi fare una copertina in mutande? Il corpo è tuo, decidi tu. E questo messaggio è ancora attuale [...]
- La storia di Adelina è una storia di autodeterminazione, di scoperta della propria forza. [...] Pian piano conquista il suo posto [...]. E quando si accorge di essere brava, che le piace quel potere, quella libertà, cambia per sempre. Diventa un'imprenditrice, un simbolo. Ma resta anche una donna, con le sue paure, le sue contraddizioni, la sua umanità. [...] una donna che ha osato cambiare le regole del gioco.
- Attraverso la rivista, Adelina riesce a fare delle piccole grandi battaglie. Parla di diritto al piacere femminile, ma anche di divorzio, di aborto, di omosessualità, di identità di genere. Negli anni Settanta, questi erano temi esplosivi, e lei li affronta con intelligenza e delicatezza. Playmen diventa una piattaforma culturale, un modo per cambiare la società una copertina alla volta.
Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista di Silvia Fumarola, "Credete in voi stesse senza raccomandazioni", repubblica.it, 3 agosto 2009.
- ↑ Citato in Ilaria Chiavacci, Carolina Crescentini, minimal chic, vanityfair.it, 8 dicembre 2010.
- ↑ Dall'intervista di Anna Maria Speroni, "Sono un'attrice per meriti. E l'affitto me lo pago da sola", corriere.it, 18 marzo 2011.
- ↑ Da Protagoniste. Carolina Crescentini e le sue passioni, iodonna.it, 24 settembre 2011.
- ↑ Dall'intervista di V. Debernardi, Chiamatemi Wonder Woman, vanityfair.it, 29 novembre 2011.
- ↑ Dall'intervista di Debora Attanasio, Carolina Crescentini ce la racconta giusta, marieclaire.it, 2 marzo 2012.
- ↑ Citato in Sara Tieni, Depadieu e Mezzogiorno: set tra le vigne, vanityfair.it, 26 settembre 2012.
- ↑ Citato in A. Arcolaci, Sul set con Carolina Crescentini: «La famiglia perfetta? Dove si ride», vanityfair.it, 3 ottobre 2012.
- ↑ Citato in Carolina Crescentini: «Ma quale torbida femme fatale», vanityfair.it, 17 dicembre 2012.
- ↑ Dall'intervista di Boris Sollazzo, Carolina Crescentini: «Non ho capito niente dell'amore», rollingstone.it, 15 aprile 2017.
- ↑ Citato in Giovanna Gallo, Carolina Crescentini su Netflix è Mrs Playmen AKA Adelina Tattilo, l'editrice che negli anni '70 sfidò i tabù sessuali di un'Italia bigotta, elle.com, 23 ottobre 2025.
Filmografia
[modifica]Film
[modifica]- Notte prima degli esami - Oggi (2007)
- Cemento armato (2007)
- Generazione 1000 euro (2009)
- Mine vaganti (2010)
- Boris - Il film (2011)
- Allacciate le cinture (2014)
- A casa tutti bene (2018)
Serie televisive
[modifica]- Boris (2007-2010)
Voci correlate
[modifica]- Corinna Negri – personaggio interpretato in Boris
Altri progetti
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