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Daniele Doveri

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Daniele Doveri (1977 – vivente), arbitro di calcio italiano.

Citazioni di Daniele Doveri

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  • Bisogna essere vicini all’episodio per dimostrarci credibili. I calciatori fiutano quando siamo in difficoltà e la forza dentro di noi la troviamo se decidiamo bene, se siamo vicini all’azione.[1]
  • Bisogna sapersi adattare e capire il momento perché non tutte le partite sono uguali. E soprattutto non bisogna farsi coinvolgere dalle classifiche e da ciò che è esterno al campo, dobbiamo dimostrare di essere forti.[1]
  • Ci vuole dedizione e nella vita bisogna essere in grado di fare delle scelte: la gara del weekend successivo non è assegnata dal vostro Organo Tecnico, ma siete voi che ve la assegnate in base all’impegno dimostrato in tutti questi elementi.[2]
  • [In occasione della nomina a Presidente della Sezione arbitrale di Roma 1] Dobbiamo tutti avere l’ambizione di non creare solo arbitri ma creare degli uomini che fanno gli arbitri. Per riuscire in questo, i giovani non hanno bisogno solo di un Presidente di Sezione, ma di tutti Voi, nessuno escluso, perché solo se cammineremo tutti uniti e nella stessa direzione riusciremo a dare sostanza alle parole riportando la nostra Sezione ai livelli numerici di qualche anno fa.[3]
  • Ho attraversato tutte le epoche arbitrali. Quando ho iniziato ad arbitrare non c’era tecnologia, poi è subentrato l’orologio elettronico con la Goal Line Technology ed infine il VAR, che ha cambiato il mondo. I giocatori ricordavano per 90 minuti gli errori che facevi, adesso invece gli errori vengono corretti e questo aiuta. Gli arbitri della nuova generazione devono arbitrare come se non ci fosse il VAR. Meno interventi VAR si fanno e meglio è: per farlo bisogna arbitrare bene.[4]
  • Ho iniziato tardi ad arbitrare, avevo 19 anni e ho mosso primi passi in una piccola sezione, quella di Aprilia: dirigevo le gare e con il rimborso delle partite mi pagavo in parte gli studi universitari. Poi la passione per le sfide mi ha coinvolto, ho iniziato a divertirmi e mi sono impegnato a fondo. La via per raggiungere i grandi traguardi è fatta di tanti piccoli sacrifici quotidiani.[5]
  • Il nostro ruolo ci richiede di prendere delle decisioni. Capita di sbagliare e abbiamo tutto il diritto che questo accada: l’importante è come e con quale determinazione reagiamo.[2]
  • La cura e l'analisi degli errori è stata per me determinante per arrivare in Serie A. L'arbitro che si crede perfetto è un arbitro arrivato. Chi invece è umile e ha sempre voglia di migliorarsi andrà sempre avanti.[6]
  • [Esortazioni rivolte agli arbitri della sezione arbitrale di Viterbo] Preparate bene la partita che andrete a dirigere, allenatevi, scambiate esperienze con i colleghi, studiate bene il regolamento. In sezione, dove siamo tutti uguali e non ci sono differenze, ponete quesiti tecnici a chi ha più esperienza di voi. Quando arrivate al campo sportivo siate educati, rispettosi e cordiali con tutti. Negli allenamenti e nelle gare impegnatevi a fondo, fate sempre un metro in più e non uno di meno rispetto alla volta precedente.[5]
  • [Rivolte agli arbitri della sezione arbitrale di Vibo Valentia] Quando ero al vostro posto non avevo la possibilità di parlare con arbitri di Serie A. Ora questa distanza si è azzerata. Cosa volete fare della vostra carriera arbitrale? Tutto dipende da voi.[7]
  • [In occasione della ricezione del premio Beppe Viola 2024] Ringrazio la giuria per questo premio che mi inorgoglisce. Noi arbitri siamo più abituati alle critiche che ai premi. Pertanto essere premiati ci emoziona doppiamente perché non siamo abituati a questi contesti. I campi di periferia sono i più complicati specialmente per i giovani arbitri a cui dedico questo premio. Come le donne, loro sono soggetti ogni weekend a qualsiasi tipo di violenza. Dieci giorni fa una ragazza di 15 anni a Napoli è stata vittima di violenza durante una partita di allievi provinciali. La cultura sportiva deve partire da questi ambienti.[4]

Citato in Monia Catelli, aia-figc.it, 16 novembre 2024

  • Abbiamo ancora molti obiettivi da raggiungere e molte sfide da affrontare. La formazione ed il senso di appartenenza devono continuare ad essere al centro del nostro progetto perché attraverso di esse possiamo affrontare al meglio le entusiasmanti sfide che il futuro ci riserverà e lasciare basi solide a chi si prenderà cura della Sezione dopo di noi, sulle quali continuare a costruire per il bene degli associati.
  • L’unico obiettivo che ci siamo dati è di far crescere il sentimento associativo e rigenerare il senso di unione, orgoglio e appartenenza alla Sezione che nel tempo forse si era assopito ed a causa del quale siamo a volte risultati troppo deboli e vulnerabili.
  • Non può esistere futuro senza conoscere il proprio passato. I giovani che dovranno vivere e partecipare all’AIA del futuro non possono farlo senza sapere chi siamo ed a quali valori e principi questa nostra Associazione si è sempre ispirata. Quest'idea di Sezione mi è stata trasmessa e tramandata dai nostri appassionati arbitri benemeriti, dai nostri dirigenti nazionali, Cesare Sagrestani e Giovanni Zotta, dai presidenti sezionali che mi hanno preceduto, Generoso Dattilo, Luca Davino, Claudio Romano, Giorgio Baldi, Roberto Bonardo e Stefano Mattera, e da alcuni amici che in questi anni si sono mostrati dei fratelli maggiori standomi vicino costantemente in questa avventura, come Maurizio Ciampi, Francesco Massini e Carlo Pacifici.

Note

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  1. a b Citato in Simone Pagliuca, Daniele Doveri: "La voglia e la fame sono determinanti", aia-figc.it, 21 febbraio 2023.
  2. a b Citato in Luca Ghizzardi, L’ABC DEL’ARBITRAGGIO CON DANIELE DOVERI, aia-figc.it, 17 febbraio 2024.
  3. Citato in Valeriano Cristini, L'internazionale Doveri nuovo Presidente di Sezione, aia-figc.it, 16 dicembre 2021.
  4. a b Citato in Lorenzo D'Ilario, A Daniele Doveri il Premio Beppe Viola 2024, aia-figc.it, 25 novembre 2024.
  5. a b Citato in Davide Argentieri, Doveri: “Fate sempre un metro in più”, aia-figc.it, 29 marzo 2018.
  6. Citato in Federico Marchi, Daniele Doveri: "Studiare gli errori per migliorarsi", aia-figc.it, 27 febbraio 2014.
  7. Citato in Michele Larosa, La cultura dell’errore con l’arbitro di Serie A Daniele Doveri, aia-figc.it, 13 dicembre 2023.

Altri progetti

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