Edvarts Virza

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Edvarts Virza

Edvarts Virza pseudonimo di Jēkabs Eduards Liekna (1883-1940), poeta, scrittore, traduttore e giornalista lettone.

Citazioni di Edvarts Virza[modifica]

  • [Il Dio Perkons, in collera con gli Dei dimentichi degli uomini di Zemgàlia provati dal rigido autunno, li rimprovera aspramente:] La Zemgàlia dimenticata avete così! Ma se proprio gli Dei | si scordano del popolo, come un corpo in cui la vita si smorza, | sùbito se ne muore. Sparita la schiatta degli uomini, | da qual disperazione non saremmo pervasi noi stessi! | Chi mai rivelerebbe i pensieri divini col canto? | Come gli uomini sono, della terra, tenaci aratori, | così aratori eterni, del cuore dell'uomo, gli dèi, | e dentro seminarvi dobbiamo la buona sementa. | Si meraviglieranno, vedendola poi germogliare, | ma è questa meraviglia che dà sempre alle genti le ali | per mirare più in alto. (da Concilio di Numi. Frammento dal poema «Gli Dei e i contadini».[1])

Note[modifica]

  1. In Poeti lettoni contemporanei, presentati da Marta Rasupe, traduzione di Ettore Serra, Casa Editrice Ceschina, Milano, 1963, pp. 57-58.

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