Vai al contenuto

Football Club Internazionale Milano 2023-2024

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter campione d'Italia 2023-2024.

Citazioni sulla stagione 2023-2024 del Football Club Internazionale Milano.

  • La seconda stella è della Milano nerazzurra. Fin dall'inizio era solo uno il nostro obiettivo: rendere orgogliosa la città e tutta la nostra gente. Tanti tifosi meravigliosi, che ci sono stati sempre vicini, uniti da grande passione e amore per i nostri colori. Sono orgoglioso di condividere con voi il racconto di questo viaggio straordinario per questo grandissimo club, ma soprattutto per i miei giocatori e tutti quelli che amano l'Inter. Quest'anno abbiamo raggiunto un traguardo incredibile, che ci permette di entrare nella storia. La strada verso il trionfo è stata bellissima, la seconda stella sul petto rappresenta lo sforzo, i sacrifici e il talento di tutte le persone che formano la nostra famiglia. Come la Grande Inter di Herrera che vinse la prima stella tanti anni fa, anche noi oggi scriviamo una delle pagine più importanti della nostra società. (Simone Inzaghi)
  • La seconda stella è stata un'impresa etica prima che tecnica, una cavalcata senza pause, con la massima applicazione anche nei contesti di provincia meno eccitanti. (Luigi Garlando)
  • Lo scudetto ha cambiato proprietario per la quinta volta consecutiva, come accadeva fra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 ('85 Verona, '86 Juventus, '87 Napoli, '88 Milan, '89 Inter, '90 Napoli, '91 Sampdoria: sei squadre in sette anni e poi trittico Milan). Questa volta la sequenza – per ora – è stata: '20 Juventus (alla fine dello storico filotto), '21 Inter, '22 Milan, '23 Napoli, '24 Inter: quattro squadre in cinque anni. Rispetto a 35-40 campionati fa mancano le piccole-grandi outsider e la sensazione è che continueranno a mancare a lungo (a meno che i pianeti non si allineino in maniera perfettissima per il Bologna: vera, straordinaria rivelazione della stagione). Il merito dei nerazzurri è ampio e inconfutabile (certificato dal fatto che la pratica sia stata chiusa con sei giornate d'anticipo): come lo fu quello del Napoli un anno fa. La sensazione è che di tutte le ultime vincitrici l'Inter sia quella che – per continuità, esperienza, guida tecnica, gioco, organico e visione strategica – abbia la possibilità più concreta di mantenersi in quota di volo. (Marino Bartoletti)
  • Sarebbe un errore, e sarebbe miope, se riducessimo tutto al vantaggio di sedici punti sulla seconda in classifica. Un margine talmente ampio da aver dato la certezza aritmetica all'Inter. Lo scudetto è infatti il sigillo, il meritatissimo simbolo, di una superiorità schiacciante nei confronti della concorrenza. Ma quello che dovrebbe far riflettere le antagoniste, e suggerire un colpo di acceleratore ai loro progetti, è il come rispetto al quando di questo successo nerazzurro. Come hanno fatto, i dirigenti interisti, a scavare un solco così profondo? Con una programmazione seria, efficace, che vuol dire pensare al presente, timbrandolo con scelte forti, immaginando nello stesso tempo il futuro. (Alessandro Vocalelli)
  • Tutti in piedi: Inter. Ha stravinto per distacco, come il Napoli. È lo scudetto della seconda stella (19 sul campo, 1 a tavolino), il decimo di Beppe Marotta (otto chez Juventus), il primo di Simone Inzaghi, il collezionista di coppe (e giù frecciate). L'Inter di Steven Zhang, il presidente che, vigilato, vigila da lontano. È stata una cavalcata entusiasmante, da Arrivano i nostri. Miglior attacco, miglior difesa, Lautaro Martínez capocannoniere. Da dodici sconfitte a una: fatti, non parole o semplicemente numeri. [...] Campioni d'Italia a casa Milan, nel sesto derby vinto di fila [...]. Il massimo della goduria. (Roberto Beccantini)
  • Una cavalcata magnifica, una stagione straordinaria, culminata con due stelle dorate sul petto. La vittoria dello Scudetto, il ventesimo per i nostri colori. Per il Club e i tifosi, a Milano e nel mondo. Perché l'Inter respira storia. Perché l'Inter è nella storia. Vincere il derby di Milano ci ha permesso, non solo, di proclamarci Campioni d'Italia, ma anche di conquistare la seconda stella, un traguardo storico che rimarrà per sempre nella memoria di tutti. Le due stelle dorate sul cuore dei calciatori sono motivo di grande orgoglio per noi e per i nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto e supportato durante la stagione, Facendoci sentire sempre a casa anche quando giocavamo in trasferta. Abbiamo raggiunto un traguardo straordinario, frutto del lavoro e del sacrificio di tante parti in gioco. (Giuseppe Marotta)

Altri progetti

[modifica]