Grey's Anatomy (undicesima stagione)

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Voce principale: Grey's Anatomy.

Grey's Anatomy, undicesima stagione.

Episodio 1, Forse l'ho perso nel vento[modifica]

  • Quando avevo cinque anni mia mamma mi ha perso nel parco. Non mi ricordo molto, tranne che ero su una giostra e un attimo dopo lei era sparita. Non mi ricordo come l'ho ritrovata. Non mi ricordo come sono arrivata a casa. Ricordo solo quello che è successo dopo. Mi ha detto di non preoccuparmi. Mi ha detto che sarebbe andato tutto bene. Mi aveva detto che comiciava il gioco del silenzio, perciò avevo capito che non dovevo fare domande.. altrimenti le avrei detto "Ho dimenticato la bambola". Amavo tanto quella bambola, soffrivo da morire per averla lasciata là. Buffo, vero, come funziona la memoria? Certe cose non riesci a ricordarle e altre non le dimenticherai mai. (Meredith)
  • Alex: Che ci fai qui?
    Meredith: Devo parlarti Alex! Wilson alzati subito, non mi posso sdraiare lì con te!
    Jo: Non puoi cacciarmi dal letto!
    Meredith: È casa mia.
    Alex: No, è casa mia!
    Meredith: Allora cacciala tu via.
    Jo: Non ho niente addosso!
    Meredith: Le tue tette non mi interessano Wilson, fuori!
  • Callie: Tieni duro Dave, fammi dare un'occhiata da vicino!
    Owen: Tutto ok?
    Callie: Sì, no! Sono seduti uno in grembo all'altro senza pantaloni... perché siete senza pantaloni?
    Arizona: Azzardo un'ipotesi se vuoi!
  • Derek: Warren, vieni?
    Ben: Veramente... se non ti spiace resto qui. Sei quasi fuori dalla porta e la dottoressa Shepherd è il nuovo primario di neurochirurgia.
    Derek: Perciò vuoi stare qui e non venire con me? Perché no, va di moda a quanto pare...
  • Alex: Eccoti qui. Prendi la tua roba, andiamo a bere!
    Meredith: Oh, non posso, devo tornare a casa e affrontare...
    Alex: A litigare con Shepherd? Devi lamentarti un po' con me prima. Devi assolutamente bere.
    Meredith: Di che cosa hai paura? Che io possa...
    Alex: Che tu possa piombarmi nel letto nel cuore della notte! Senti... la Yang mi ha lasciato le sue azioni, il suo seggio e... mi ha lasciato anche te. Siamo noi due ora. Non so se ti serve qualcuno con cui sfogarti o che io diventi...
    Meredith: La mia persona...
    Alex: Non so neanche di cosa parli.
    Meredith: Lo so io.
  • Può essere bello perdersi. Certe volte dobbiamo perderci per ritrovarci l'un l'altro. E certe volte ci ritroviamo solo per perderci di nuovo. Non sempre puoi controllare quello che ti manderà alla deriva. E mentre sei lì alla finestra, a guardare la vita che stai per lasciare dietro di te, devi accettare... che è finita, è persa, esattamente come te. Ora non puoi far altro che stare fermo... respirare il momento e cercare di aprirti e andare ovunque il vento ti porterà adesso. (Meredith)

Episodio 2, Un rompicapo senza soluzione[modifica]

  • Adoro i puzzle e i rompicapo da quand'ero piccola. Il mio record per il cruciverba del venerdì sul New York Times è di undici minuti e io avevo tredici anni. Cerco ancora di batterlo. Ok, sembrerò presuntuosa, ma voglio dire, che quando scelgo un rompicapo non riesco a darmi pace finché non è risolto. Forse è grazie ai rompicapo se ho scelto Medicina. La medicina in fondo è questo: si raccolgono tutte le informazioni disponibili; si valuta il problema; si focalizza l'attenzione; e si risolve il rompicapo. Le persone sono un rompicapo ancora più complicato, non c'è mai una risposta giusta e non si hanno mai tutte le informazioni. (Maggie Pierce)
  • La maggior parte dei puzzle si risolve con l'ultimo pezzo di informazione mancante, sia che si tratti di risolvere un mistero clinico... sia che si risponda alla domanda su chi siamo, su qual è il nostro posto. Tutto si risolve con quell'ultimo pezzo. Ecco perché mettere al proprio posto l'ultimo pezzo di un puzzle dà tanta soddisfazione. A meno che, il pezzo faccia fatica a combaciare. Cosa che potrà farti pentire di aver mai aperto quel puzzle. (Maggie Pierce)

Episodio 3, Dobbiamo essere realistici[modifica]

  • Derek: Ha una frattura depressa del cranio molto profonda, servirà una Tac e vista la posizione probabilmente un'angiografia.
    Amy: Questo lo decido io se mi lasci spazio per guardare, spostati!
    Derek: Amy, non credo che ce la farà e mi pare l'ora, lascia fare a me...
    Amy: Ah perché solo tu puoi salvarlo, vaffanculo, ci penso io!
    April: Forse dovreste farlo insieme, come un équipe o una famiglia!
  • Owen: Ti devo le mie scuse.
    Callie: Hai intenzione di farmele o era solo un preavviso?
    Owen: Mi dispiace, d'accordo? Tutto ok?
    Callie: No! No, torna qui, vieni a dirmi un po' di scemenze per farmi capire perché urlavi, mi davi ordini e ti comportavi in generale come uno stronzo! No, non è tutto ok...
    Owen: Mi serve che qualcosa vada per il verso... giusto. Mi serve qualcosa che vada... bene. Non sono depresso, non... non ho il cuore spezzato, non soffro... lei non è morta, lei è lontana. Sta realizzando il suo sogno e so, so che è felice e questo mi fa sentire fiero di lei! Ma c'è un'altra sensazione... che non mi sembra del tutto bella... o giusta, o buona! Lei va avanti, giorno dopo giorno, felice senza di me... mentre ogni mattina io mi sveglio con questo buco, con questa... sensazione che... forse i miei sogni si sono infranti, magari... magari ho avuto dei sogni prima e adesso non li ho più. Sarò un uomo solo, un single... senza moglie, senza figli, senza famiglia... lei era la mia famiglia... e adesso è da un'altra parte, io l'ho lasciata andare e... ho fatto bene a lasciarla andare, è meglio... per lei... ma per me... per questo mi serve una cosa che vada bene. Mi serve una ragione per alzarmi al mattino, per non tornare strisciando nel buco in cui stavo prima di conoscerla... lo sai che lei mi ha salvato? Tu c'eri, ti ricordi com'ero, ero, ero... spento... la guerra mi aveva spento. Quel buio è ancora dentro di me, lei lo ha solo illuminato. E ho pensato, ho pensato che... magari per sconfiggere il buio dovevo fare qualcosa di buono, potevo fare qualcosa di buono... potevo stare con quei ragazzi che mi avrebbero ricordato... voglio che vada bene una cosa... per questo ti ho trascinata al centro di riabilitazione, per questo io... volevo che mi aiutassi, per questo ho spinto così. Tutto qua, non voglio parlarne mai più, ok? Perciò, ora dimmi che è tutto ok! Ok?
    Callie: Ok!
  • La Yang pensava che potessi fare qualcosa di più e ora lo penso anch'io. Sai, mi sento come se davvero avessi qualcosa da offrire e ho una gran paura... e non voglio che vada male. (Alex)

Episodio 4, Solo mamma lo sa[modifica]

  • È il ricordo che resta davvero di una persona, dopo che se n'è andata. (Meredith)
  • Dicono che possiamo reprimere i nostri ricordi. Mi domando se invece non li teniamo soltanto al sicuro, da qualche parte. Perché non importa quanto siano dolorosi, i ricordi sono i nostri beni più preziosi, fanno di noi ciò che siamo. (Meredith, riflessione finale)
  • La vita è costruita sui nostri errori come sui nostri successi. (Ellis Grey)
  • La prima volta che ho vinto l'Harper Avery, l'ho dedicato agli uomini che mi avevano sempre tanto appoggiata. No, scherzo, scherzo! La prima volta che ho vinto l'Harper Avery ho pensato "Al diavolo quei maschi"! Stavo lì, con il trofeo in mano, e pensavo a quello che avevo sacrificato, che avevo superato. E ho dedicato quel premio a tutte le donne chirurgo che sarebbero venute dopo di me. (Ellis Grey)

Episodio 6, Non ricominciamo[modifica]

  • Derek: Cerco di dare una mano. Cerco di dare una mano a te e a loro due. Io vengo da una famiglia numerosa, è una follia, è un casino ma è bello... e vorrei che l'avessi anche tu. Voglio che tu la abbia. È tua sorella... e lui è in pratica tuo padre... e Zola ha bisogno di più persone di colore in famiglia perché non so più come pettinarle i capelli e la Bailey non me lo insegna più!
    Meredith: Bene... se vuoi Richard a cena chiama la Pierce e chiedile se è d'accordo.
    Derek: Come, io?
    Meredith: Tu vuoi che Richard venga a cena? Hai vinto, accetta la vittoria ma non spingere troppo.

Episodio 7, Possiamo ricominciare da capo[modifica]

  • Maggie: Questa casa era di Ellis... è qui che sei cresciuta!
    Meredith: Era più carina prima che Alex la rovinasse!
    Alex: Ah, sta zitta, puzzava di libri!
    Callie: C'era un buon profumo quando ci vivevo io, ora ha l'odore di Karev!
    Maggie: Aspetta, vivevi qui anche tu?
    Meredith e Alex: Tutti hanno vissuto qui!
    Callie: In pratica ho vissuto qui con George, vero? George era il mio ex marito e si è specializzato con loro.
    Alex: [Alzando la bottiglia di birra per un brindisi] A O'Malley!
    Meredith: A O'Malley!
    Maggie: Come tuo marito!
    Alex: Si fa anche gli uomini!
    Callie: Vero! Una volta mi sono fatta lui!
    Alex: Vero!
    Meredith: Sì, è vero! Io lui non me lo sono mai fatto però mi sono fatta George... una volta!
    Callie: Oh Dio... siamo tutti legati attraverso il sesso! È come se il sesso ci legasse tutti, è schifosamente strano!
  • Non so più chi sono, ormai. Un uomo che non avrei mai pensato di essere. Cerco di fare le scelte giuste per Meredith, per i figli, per te e... sono sempre arrabbiato. Sono infelice e non so proprio che farci. Riesco solo a fare del male... e proprio alle persone a cui non vorrei fare del male. E non riesco a controllarmi... Non so più che cosa fare. (Derek)
  • È dura dare una seconda chance. È persino più dura chiederla. Una chance di ricominciare, ora che sai quello che sai, ora che hai imparato qualcosa. La chance di fare una cosa completamente diversa. Una chance di rimediare ai tuoi errori, di tentare di correggere i tuoi sbagli. La chance di provare a ricominciare... da zero. (Meredith, riflessione finale)

Episodio 8, Rischio[modifica]

  • Bailey: Ti stirerai un muscolo.
    Webber: Di che stai parlando?
    Bailey: A fare finta di non guardare la Pierce. L'occhio sinistro ti schizzerà fuori dalla testa.
    Webber: Non so che altro fare, le ho chiesto scusa e sembrava fosse finita lì... ma la prossima mossa deve farla lei, a questo punto devo solo aspettare che lei venga da me.
    Bailey: Oh, buona idea! Stai lì a fissarla come un maniaco, ci guadagnerai solo arterie indurite e un'ordinanza restrittiva!

Episodio 9, E adesso dove andiamo[modifica]

  • A me serve una mano con i bambini. Mi serve supporto, la mia vita e il mio lavoro sono imprevedibili e... mi serve una persona che capisca questo e che ci sia quando non ci sono io. E che capisca che se non ci sono è perché devo restare esattamente dove mi trovo. Mi serve qualcuno che creda in questo e che sia dalla mia parte. Mi serve una persona... che sia li al mio fianco e che creda in questo. E mi scusi..mi scusi, lo so. Le sembrerò pazza ma... non lo sono affatto ma... ho avuto una brutta giornata. (Meredith)

Episodio 10, Il letto è troppo grande[modifica]

  • Meredith: Tu che ci fai ancora qui?
    Amy: Lotto anch'io contro un tumore.
    Meredith: Dovresti stamparlo in 3D anche tu.
    Amy: Il mio problema non è la visibilità, lo vedo il tumore, in tutta la sua problematica gloria e mi mostra il dito medio davanti a Richard Webber e a un manipolo di specializzandi!
  • Callie: Era... davvero bella. Quella donna. Al bar... con quei bei trasduttori... non sono pronta.
    Owen: Prima o poi dovrai cominciare.
    Callie: Owen... l'ultima donna che ho baciato in quel bar, l'ho sposata.
    Owen: Be', magari allora portala a casa la prossima! Vero?
    Callie: Zitto un po'! Ehi, neanche tu sei pronto...
    Owen: Ah, non immagino neanche la cosa. Il sesso sì, sono uscito, ho avuto delle avventure di una notte ma... non lo so, non riesco. Qualcosa di vero? Le ho estratto una stalattite dal torace Callie, le ho fatto il bagno quando non ci riusciva... non riesco ad immaginare di poter essere di un'altra in quel modo.
    Callie: Abbiamo usato tutta la felicità? Non hai mai paura di questo... che non ce ne sia più, è come avere un tot di felicità che deve durare tutta la vita e tu la consumi. Pensi che sia così?
    Owen: Dio, spero di no!

Episodio 11, L'unica cosa che potevo fare era piangere[modifica]

  • Alex: Ah, la Yang ha mai tenuto i bambini di Meredith? [Owen ride] Dice un mucchio di cazzate Meredith! Non farò il baby sitter.
    Owen: No, no, li teneva... Cristina prendeva Zola, la portava a casa e quando aveva il pannolino pieno me la passava come se fosse un sacco di rifiuti! Cristina studiava e si mangiava tutte le merende di Zola, mentre io stavo per terra a giocare con lei, perciò sì e no!
    Alex: Che fai questo weekend?
    Owen: Lo facevo per Cristina, non lo farei per te!
  • Webber: C'è qualche problema?
    Meredith: Niente di serio, lasciamo perdere.
    Webber: Va tutto bene?
    Meredth: Sì, tutto bene!
    Webber: Davvero, a me lo puoi dire!
    Meredith: Preferisco di no.
    Webber: Hai detto che era importante.
    Meredith: Si tratta di sesso... l'emergenza di fare sesso con mio marito...
    Webber: Non dovevo chiedere!
    Meredith: Te l'avevo detto.
  • Nessuno ha la memoria perfetta, o intatta. Confondiamo le cose, perdiamo la nozione del tempo, siamo in un posto poi in un altro e sembra tutto lo stesso momento, lungo e ineluttabile. Allora che significa? Che ci porteremo via? Quali pezzi del puzzle ci perseguiteranno? Quali ci faranno soffrire? Quali ci distruggeranno? Quali ci ispireranno? È proprio come diceva mia madre, la giostra non smette mai di girare. Non si può scendere! (Meredith)

Episodio 12, La grande finzione[modifica]

  • Callie: Ero brava con le storie di una notte!
    Owen: Ehm, io... non ti seguo...
    Callie: Davvero, ero bravissima! E ora, quando non guardo Sofia rimango a casa, da sola, in piagiama, voglio... togliermi il pigiama e non da sola!
    Owen: Allora esci, incontra qualcuno. È facile!
    Callie: Oh, è facile? Bene e tu come fai?
    Owen: Non ho una tecnica, sono sincero.
    Callie: In che senso sincero?
    Owen: Non lo so... se mi chiedono di che ti occupi dico che sono un traumatologo e se poi vogliono sapere tutta la storia... rispondo che sono stato in guerra... che soccorrevo i soldati sul campo e che era molto... gratificante salvare la vita delle persone... e lo è tutt'ora.
    Callie: Eh, sì, è efficace! Te la giochi bene Maggiore Hunt!
  • Callie: Allora è per questo che non riesco più a rimorchiare, non so giocare le mie carte. Sono fuori mercato!
    Amy: Ero così brava prima... sapevo giocare bene...
    Callie: Ah, sì?
    Amy: Ero divertente, ero sexy, andavo nei bar e facevo così... uno sguardo e mi giravo dall'altra parte! Li rimorchiavo senza dire una parola! Ero brava...
    Callie: Qual era il tuo segreto?
    Amy: La droga! Mi drogavo. Mettendo da parte le orribili conseguenze fisiche, da quando ho smesso di drogarmi sono peggiorata, ora balbetto, vomito un fiume di parole e non è divertente, non è sexy... sono fuori mercato.
    Callie: Come me! Fine dei giochi!
    Amy: Che sia ben chiaro, non incoraggio l'assunzione di droghe come aiutino per rimorchiare!
    Callie: Capito.

Mi preoccupavo di quello che pensava di me, di quello che pensavano gli altri, di quello che pensavano tutti. Ma ora... faccio quello che voglio, quando voglio ed è stupendo. Te lo devo dire Robbins la mia vita è migliorata... ora che non ho niente. (Nicole Herman)

  • Fa paura rivelare tutto di noi stessi. La paura ci trattiene. Ma è poi così sbagliato? Forse. Può darsi. Però ci aiuta a essere riservati, a proteggerci. Non è sicuro tirare fuori tutti i nostri segreti, non possiamo svelare tutta la verità ed esporci al giudizio di Dio e degli altri... perché non appena la verità viene svelata, la si deve affrontare. (Meredith) [riflessione finale]

Episodio 13, Guardare la fine[modifica]

  • Herman: Non devo dare spiegazioni a te.
    Amy: Hai saltato la radioterapia stamattina!
    Herman: Te l'ho detto, non la farò più.
    Amy: Non decidi tu!
    Herman: Il mio tumore, la mia testa, la decisione è senz'altro mia!
  • Non ho mai dato molto peso ai quesiti sulla vita dopo la morte. Mi è sempre interessata questa vita, che cosa ne avrei fatto, come avrei lasciato un segno. Volevo aprire strade nuove, volevo lasciare un retaggio. Volevo che la mia vita, il mio cervello, la mia esistenza avessero un significato. La cosa che non avevo mai pensato, però, la cosa su cui non mi ero mai concentrata finora è... Per poterci riuscire, per poter essere ricordati, per poter lasciare un segno dietro di te... te ne devi andare. (Nicole Herman) [riflessione finale]
  • La vita vince. Le origini e gli insegnamenti della vita e dell'evoluzione sono una cosa lunga e complessa, ma in pratica si riducono a... la vita vince. La vita troverà sempre un modo per continuare, sempre. La vita vince. Sempre. Questo è un enorme astrocitoma massivo al quarto stadio, vorrei che gli deste un'occhiata. Guardatelo bene: osservatene la dimensione, il modo in cui invade i tessuti sani, guardate la sua vascolarizzazione. È carne, sangue e tessuti. Sta crescendo, si adatta all'ambiente, lotta per sopravvivere, per restare vivo. È vivo! Non ci piace considerarlo così ma, è annidato nel grembo di un cervello umano, si nutre del proprio ospite, cresce e lotta per la vita. Quasi come un feto, no anzi, dal punto di vista scientifico è proprio come un feto! Perché, come un feto sano si sviluppa. Sapete, a certi tipi di tumore crescono i denti, i capelli, un occhio storto. Vi ho disgustati? È schifoso vero? È questo il problema: nessuno vuole un cosa così schifosa nella testa. Vorrei che per un momento consideraste l'idea che per il tumore siamo noi il problema. Noi siamo l'invasore, Noi siamo il pericolo. Per il tumore, il cancro siamo noi. E il tumore? Il tumore si ritiene un bel bambino dolce e paffuto che cerca si farsi strada nel mondo e noi vogliamo impedirglielo, distruggerlo, strapparlo dalla sua bella casa, come dei barbari.Per il tumore noi siamo mostri omicidi senz'anima. Perché faccio questo? Perché lo chiamo bambino e parlo di ucciderlo? Perché un tumore di questo tipo merita rispetto, merita un po' di umanità. Non è soltanto un tumore, è genialità, è forza, è adattabilità, è poesia. È uno dei capolavori di Dio. Infatti è vivo. E come ogni essere vivente vuole restare vivo, come ogni essere vivente lotterà con ogni mezzo per sopravvivere e quando aprirò quel cranio e mi troverò davanti a quel tumore, quella cosa viva sarà quasi impossibile rimuoverla, perché preferirebbe distruggere il cervello che lo ospita, piuttosto che andare incontro a una dolce buonanotte. È vivo. E a cosa si riduce tutto? La vita vince. Sempre. (Amelia)

Episodio 14, La distanza[modifica]

  • In neurochirurgia con i grandi tumori, perdiamo tanto quanto vinciamo. La chiave però, vittoria o sconfitta, è non fallire. E l'unico modo per fallire è non combattere. Perciò combatti finché non puoi combattere più. (Amelia)
  • Edwards: Bene, ho preparato tutto. Avrà tutte le rx, la sua infermiera preferita... che sta succedendo?
    Amy: Faccio il supereroe.
    Edwards: Ok...
    Amy: Uno studio scientifico dimostra che se stai stai così, in posa da supereroe per cinque minuti prima di un colloquio di lavoro o una prestazione importante o un compito difficile, non solo ti sentirai più sicuro ma la tua prestazione sarà decisamente migliore.
  • Testa alta, entra nell'arena e affronta il nemico. Combatti finché non puoi combattere più. Mai mollare, mai rinunciare. Mai fuggire, mai arrendersi. Combatti la battaglia giusta. Combatti. Anche quando sembra inevitabile che cadrai in battaglia. (Amelia)
  • Richard: La Sheperd ha fatto un lavoro eccezionale.
    Herman: Sì, sì. Il tumore l'ho portato io, quello le ha fatto fare bella figura!
  • Ma come mai tentiamo, se gli ostacoli sono tanto alti e le possibilità di successo tanto basse? Perché non facciamo i bagagli e non torniamo a casa? Sarebbe molto più facile. E' perché, alla fine, non c'è gloria nel facile. Nessuno ricorda le cose facili. Si ricorda il sangue e le ossa... e la battaglia lunga e angosciosa per arrivare in cima. Ed è così che diventi una leggenda. (Amelia, riflessione finale)

Episodio 15, Sento la Terra che si muove[modifica]

  • [Dopo il terremoto]
    Bailey: Oddio, dovevi proprio cadermi addosso?
    Ben: Ti ho fatto da scudo umano! Ti proteggevo!
    Bailey: Ti sembro una che deve essere protetta?
    Ben: Hai ragione, la prossima volta userò io, te, come scudo umano!
  • Meredith: Guarda noi, siamo entrambi adulti, abbiamo relazioni stabili. Per una volta viviamo una situazione equilibrata.
    Alex: Certo.
    Meredith: Ho dovuto rinunciare a Washington ma non fa niente, a volte lui non può e io dico ok. Siamo felici in armonia!
    Alex: Sembra un po' un tram tram.
    Meredith: Non è un tram tram!
    Alex: Va bene.
    Meredith: Non mi piace che tu lo dica.
    'Alex: Ok.
    Meredith: E non sei certo un esperto di relazioni lunghe.
    Alex: Ah sì? No, non è vero per niente!
    Mmeredith: Come Izzie? Era un matrimonio terminale, durato cinque minuti. Ah, e poi c'è stata Ava che ha fatto la pipì sul mio divano!
    Alex: Va bene! La vuoi smettere?
    Meredith: No, ce n'è un'altra che mi sfugge...
    Jo: Pronto? Ci sono anch'io!
    Meredith: Oh, ecco, l'infermiera con la sifilide!
    Jo: La sifilide?
    Meredith: Era tanto tempo fa, Wilson, tranquilla. Non è un tram tram. Io ho tutto un mondo da gestire, tutto da sola. Il mio mondo non gira e non deve girare intorno a Derek Sheperd. Volevo andare a Washington nel week-end, ma sono un chirurgo con due figli a casa e lui è all'NIH, perciò per adesso dobbiamo accettare il fatto che la nostra vita è così! Ma non è che non siamo felici.
    Alex: Va bene, benissimo! Hai un matrimonio felice, senza marito!
  • Avevi ragione, non ho bisogno di Derek. Non ho bisogno di lui in casa. Chiaramente non ho bisogno di lui per dimostrare che posso fare 89 interventi riusciti di fila. Vado alla grande, i miei figli sono felici, la mia carriera mi sorride. La partenza di Derek ha avuto l'effetto che doveva avere: ricordarmi chi sono al di là del mio matrimonio... e sono, tra parentesi, davvero pazzesca. Ma non per questo non voglio condividerlo con lui. Voglio dirgli che sono... che siamo... sulla cresta dell'onda. (Meredith)

Episodio 16, Non sognare, è finita[modifica]

  • Meredith: Ho chiamato Derek.
    Alex: Stavo dormendo Meredith.
    Meredith: Ha risposto una donna al telefono.
    Alex: Ci sono due letti vuoti, perché...
    Pierce: Uno. Ci sono io! Una donna ha risposto al telefono?
    Alex: Al telefono di chi?
    Meredith: Quello di Derek!
    Pierce: Che genere di donna?
    Alex: Che ti frega!
    Pierce: È importante!
    Meredith: Sì, è vero, era felice, sembrava allegra e alta, con tanti capelli!
    Alex: E perché, l'hai vista? Come hai fatto?
    Meredith: Non l'ho vista, ho sentito la voce. Una voce allegra, alta e felice!
    Pierce: Odiosa, direi!
    Alex: Hai capito dalla voce?
    Pierce: Che ha detto Derek?
    Meredith: Non c'ho parlato... ora c'è sempre la segreteria. La mia voce è furiosa e bassa e va a finire lì.
  • Meredith, ho vissuto con voi, vi ho sentiti fare sesso e vi ho visti litigare e piangere, non è possibile che Derek... voi due siete la prova vivente che l'amore esiste, che funziona, che c'è speranza. Siete un dannato romanzo rosa e io faccio il tifo per voi due! Meredith e Derek! (Callie)
  • I fatti non sono sempre come appaiono. Spesso invece ci fanno intuire che andando in profondità c'è qualcosa di più grave. Sintomi, bandiere rosse, segnali d'allerta, fatti a cui dovremmo fare attenzione. Cose che non dovremmo mai ignorare. Cose brutte che potrebbero farci davvero male. Fatti ai quali forse è troppo tardi per rimediare. (Meredith, riflessione finale)

Episodio 17, Con o senza te[modifica]

  • Callie: Chi è la donna cellulare di Derek?
    Alex: Non lo so!
    Pierce: Non ha detto niente?
    Callie: Ieri non faceva che parlarne!
    Alex: So solo che Derek è tornato ieri sera.
    Pierce: No!
    Callie: Oh, merda!
    Alex: Merda? Perché merda?
    Callie: Una donna risponde al suo cellulare, lui prende l'aereo e torna nel cuore della notte.
    Pierce: È qui per chiedere perdono.
    Callie: Perché ha qualcosa da farsi perdonare.
    Alex: Merda.
  • Derek: Credevo che Washington fosse tutto... e mi sbagliavo. Tu... tu... tu sei tutto. Io ti amo e non smetterò mai di amarti, non posso vivere senza di te. Non voglio vivere senza di te... e farò tutto quello che posso per dimostrartelo.
    Meredith: Io posso vivere senza di te... ma non voglio... e non lo vorrò mai.
  • Quando stiamo un po' di tempo senza certe cose, è facile dimenticare quanto ne abbiamo bisogno. Dimentichiamo ciò che avevamo una volta, dimentichiamo com'è vivere con una cosa di cui non abbiamo bisogno ma che vogliamo. Ecco perché è importante per noi ricordarlo, tenerlo a mente. Anche se possiamo fare a meno di qualcosa, non vuol dire che dobbiamo per forza farne a meno. (Meredith, riflessione finale)

Episodio 18, Da grande[modifica]

  • Amy: Forse mi sto innamorando di Owen Hunt. Ho tanta paura che possa distruggermi.
    Derek: Non è amore se non ti distrugge.
  • Julie [da bambina]: Quell'uomo era al pronto soccorso, sanguinava molto..
    Derek: Sì, i medici hanno fatto di tutto per salvarlo.
    Julie: Però è morto, allora gli tolgono tutti i pezzi?
    Derek: Si, è un donatore, grazie al suo corpo salveremo persone a cui servono degli organi. [...]
    Julie: Voglio farlo anch'io.
    Derek: Il donatore?
    Julie: No, il medico, voglio fare quello che fa lei. [...] Sì, io voglio fare questo penso.
    Derek: Ti fa stare bene, vero? Sapere quello che vuoi fare dopo.
  • Immagina la vita che sognavi di fare. Alla persona con cui sognavi di stare. Immagina il lavoro che sognavi di fare. Stai vivendo la vita che sognavi per te? Sei chi volevi essere... da grande? Apri gli occhi. Osserva bene intorno a te. Com'è il panorama? Ti piace quello che vedi? Ripensa a quand'eri piccolo... vivi la vita che immaginavi per te? O stai sognando ancora qualcosa di più grande? (Meredith, voce fuori campo)

Episodio 19, Folle amore[modifica]

  • [Callie e Amy stanno discutendo su come continuare l'operazione]
    Ben: Ok, basta, basta! Con tutto il rispetto non posso organizzare un mielogramma, divaricare dei vasi e prendere anche uno spaziatore! Ho fatto l'anestesista, non so quante ore di sala operatoria ho fatto e credetemi, non è la prima volta che vedo due brillanti chirurghi discutere su un paziente! Io non voglio entrarci, perciò sarò qui e sarò lieto di procedere come riterrete opportuno ma vi metterete d'accordo su cosa fare prima!
    Callie: Spiegami velocemente a che ti serve un mielogramma.
    Amy: Per avere la certezza che i nervi siano liberi prima di riallineare la colonna.
    Callie: E io potrei rimuovere il disco mentre fai l'ecografia?
    Amy: Sì. E poi, puoi ridurre la colonna e tenerla ferma mentre la controllo.
    Callie: Va bene, proviamoci Warren.
    Amy: Rivesti la sonda della macchina.
    Ben: Subito!
    Callie: E ricordami di mettere Warren a svuotare i pappagalli, finito qui!
    Amy: Ma certo!
  • [Tutti e due in tono arrabbiato]
    Webber: Kepner!
    April: Dottor Webber!
    Webber: Insegno qui da molto tempo, espongo i punti salienti con chiarezza e autorità, quindi mi interessa molto capire perché cavolo hai chiamato Catherine Avery quando ti avevo espressamente chiesto di non farlo!
    April: D'accordo, ora glielo dico! Il mio paziente di oggi aveva una lesione gravissima, il chirurgo più qualificato per fare quell'intervento era Catherine Avery! Io non so quale sia il problema fra voi due ma qualunque cosa sia, non permetto che comprometta il mio paziente, la sua cura o il suo pene! E per quel che vale, voi due state bene insieme! E inoltre Catherine Avery è mia suocera, io la chiamo quando mi pare e piace!
    Webber: Ho capito!
    April: Perfetto!
  • [Webber e Catherine discutono sul loro rapporto]
    Webber: L'unica cosa che ti prometto è che forse ti farò soffrire ancora...
    Catherine: Oh che cosa allettante!
    Webber: E tu farai soffrire me! Ma tornerò di nuovo da te quando lo farai. Accetto il rischio, perché ne vale la pena. Perché sei importante per me. Perché io ti amo, e non voglio rinunciare a te.

Episodio 20, Precipitare[modifica]

  • Meredith: Da quanto sei sveglio? È ancora buio fuori!
    Derek: Solo da un po', non da tanto. Russavi e mi hai svegliato!
    Meredith: Io non russo più!
    Derek: Sai, a Washington sentivo la stazione della metro dal mio appartamento, i treni mi svegliavano ogni mattina, preferisco svegliarmi in questo modo.
    Meredith: Sì?
    Derek: Tu russi come un treno, Meredith! Solo in modo più carino!
    Meredith: Io non russo!
    Derek: Sì che russi! È come una musica... come la melodia di un uccellino! Un uccellino gracchiante e rumoroso... su un treno!
  • Derek: Ti... ti ricordi quella volta che abbiamo litigato a morte? E io ti ho detto... ti ho detto tu sei stata ossigeno puro, stavo per annegare e tu mi hai salvato, per me è ancora così! Quando ti vedo e... e penso a quello che abbiamo, la famiglia... è questo che provo... sei tu, sei sempre stata tu! E voglio di più di questo, di noi... voglio un altro figlio! Facciamone un altro! [Meredith ride] Parlo sul serio!
    Meredith: Sei pazzo!
    Derek: Questo non è un no!
  • Può darsi che io non sia morto davvero là fuori ma... ma sarei potuto di certo morire. Ho davvero alzato lo sguardo mentre guidavo e ho davvero visto un aereo venire verso di me... e per una frazione di secondo mi sono davvero ritrovato a pensare forse è la mia ora... è qui che finisce tutto... sulla 37° strada tra una maglieria e un chiosco di falafel. So cos'è un'esperienza di quasi morte, non era la prima volta... ed è vero, tutta la vita ti scorre davanti agli occhi e questa mattina... mi è successo. E improvvisamente mi sono reso conto di quello che ho... Katherine, questo ospedale, le persone che ho ispirato, le persone che hanno ispirato me! E lascia che te lo dica... mi sono davvero spaventato, perché nel momento in cui vedi tutto ciò che hai, vedi anche tutto ciò che rischi di perdere. Sì... forse ho un po' romanzato la storia, è nella natura umana credo... ma qui e ora ho capito il valore di ciò che ho. E sono davvero molto grato! (Webber) [A April]
  • Perché le cose brutte capitano alle persone buone? Ci poniamo questa domanda così spesso che è diventata un cliché. Ma ce lo chiediamo perché le cose brutte capitano davvero alle persone buone. Costantemente. Puoi solo sperare che quando sarà il tuo turno saprai cosa fare, come reagire, come tenere duro. Ma la verità è che non sai quale sarà la tua reazione alla cosa peggiore che può capitare. Nessuno di noi lo sa... finché non gli capita. (Meredith, riflessione finale)

Episodio 21, Come salvare una vita[modifica]

  • Buffo, vero, come funziona la memoria? Certe cose non riesci a ricordarle... e altre non le dimenticherai mai. La giostra non smette mai di girare... (Meredith)
  • Alana: Puoi curarmi? [Derek rimane in silenzio] Non lo sai. Oh, mio Dio, morirò qui!
    Derek: Ehi, smettila di dirlo, mi offendi. Io non lascio morire nessuno! Sono molto bravo nel mio lavoro, anche sul ciglio di una strada.
  • E tutti i baci prima del bacio giusto non contano. Io ho baciato tante donne. La prima volta che ho baciato mia moglie... non era ancora mia moglie allora... era solo una ragazza in un bar... ma quando ci siamo baciati è stato... è stato come se non avessi baciato nessuna prima. Era come il primo bacio. Il bacio giusto! (Derek)
  • Derek: È una bella giornata per salvare vite!
    Winny: Cosa? Che vuol dire?
    Derek: Oh, è solo una cosa che dico io!
  • Io morirò perché questa gente non è preparata. (Derek)
  • Dottoressa: Mi dispiace tanto. So che non le serve a niente ormai, ma mi dispiace! Lui ha salvato tutte quelle persone. Era mio compito salvare lui. E ho sbagliato... e ora morirà... perché non sono stata abbastanza brava... da tenerlo in vita.
    Meredith: Si hai ragione, hai sbagliato, non sei stata brava. Lo sai che giorno è domani? È venerdì, ci saranno altri pazienti che arriveranno, che dovranno essere salvati, la madre di qualcuno, il figlio di qualcuno, il marito di qualcuno e dovrai salvarli tu perché non possono salvarsi da soli... perciò impara da questo, migliora te stessa e farai meglio la prossima volta.
    Dottoressa: E se non ci riesco?
    Meredith: Sì, ce la farai!
    Dottoressa: Come fa a saperlo?
    Meredith: Perché lui è stato il tuo caso! In ogni paziente che tratterai vedrai la faccia di mio marito e ti verrà in mente che lui è il paziente morto durante il tuo turno! Ti tormenterà, con quelli più gravi succede. E ne basta anche uno solo ma è lui quello che ti farà lavorare di più, che ti farà migliorare o ti farà arrendere! E non puoi sprecare la vita di mio marito arrendendoti! Perciò torna dentro perché non salvi la vita a nessuno qui!
  • Derek... è tutto ok. Puoi andare. Noi ce la faremo. (Meredith)

Episodio 22, Lei è andata via[modifica]

  • Questo è il regalo di Natale più bello che potessi avere, capire che non è l'uomo per te! E non devi passare un minuto di più con una persona che è meno di quanto meriti. (Paziente ustionata)
  • Forse è più facile accettare un mazzo di rose banali, che chiedere a un uomo di cambiare radicalmente ciò che è o ciò che lo fa stare bene, se ciò che lo fa stare bene è dirti quanto tu lo faccia stare bene. E forse, se non gli permetti di farlo, in realtà gli togli qualcosa... (Maggie Pierce)
  • Invece di affrontare la sofferenza, la solitudine e la paura che è questa orribile sensazione di vuoto, io scappo. Scappo e parto per un periodo di servizio attivo. Facciamo queste cose. Scappiamo e prendiamo farmaci, facciamo tutto ciò che serve per coprire, ottundere quella sensazione, ma non è normale. Dovremmo provarla. Dovremmo amare. E odiare. E soffrire. E piangere. E spezzarci. E uscirne distrutti, per poter rinascere ed essere distrutti ancora. Questo è umano, questa è l'umanità. Questo... questo è essere vivi. E' questo il punto, solo questo è il punto... non evitarlo. Non soffocarlo. (Owen, ad Amelia)
  • Credevo di non farcela. Un po' pensavo "e se faccio questo figlio e muoio?" ... e poi è arrivata lei e ho visto il suo viso... e ho visto lui in lei. E' bellissima. (Meredith a Alex)
  • Ellis: Lui è stato l'amore della mia vita, davvero. Dubito che amerò un altro uomo come ho amato lui. Anzi ne sono sicura. Come potrei? Ma se n'è andato, il punto è questo... no? Lui se n'è andato e io sono qui e... io sono qui. Tutto sembra diverso adesso. È una sensazione strana. Non so cosa fare... Cioè lo so. So quello che dovrei fare, ma non lo so. Non lo so. L'ho perso, tutto è cambiato e adesso è dura rassegnarsi... credo. Se n'è andato. Se n'è andato e niente potrà ridarmelo. Non sono più sicura di niente, ormai. Non faccio che pensarci di continuo. Ci penso e ci ripenso. Come se la mia scelta potrà cambiare le cose... ma no questo è il mio posto, questa è la cosa giusta da fare, lo so, ma non mi aspettavo di soffrire fino a questo punto. Non importa se sto male. Non importa se sono da sola, dove devo firmare?
    Dottoressa: Signora Grey, se firma qui rinuncia a ogni diritto su sua figlia in futuro.
    Ellis: Si, capisco.
    Dottoressa: Le serve più tempo o?
    Ellis: Più tempo? Più tempo... Sì, mi servirebbe più tempo con lui, ma il tempo corre sempre più veloce e... non c'è più tempo. Non si torna indietro, non si mette una pausa, la giostra non smette mai di girare. Non mi serve più tempo... Devo pensare che ci sia un modo per scendere dalla giostra. Per ricominciare. Voltare pagina. Dev'esserci un modo per lasciare alle spalle tutti i miei fantasmi. È una decisione. È una scelta che ho preso per andare avanti. Per superare tutto. Posso farcela. Posso farcela. Non devo far altro che iniziare.

Episodio 23, Il tempo si ferma[modifica]

  • Come si fa a rientrare nel mondo? Fa paura. Il tempo era fermo e ora si corre veloce. Cerchi una scialuppa di salvataggio, qualcosa che ti dia una nuova speranza... ma sei pronto davvero a lasciare la tua piccola bolla felice e rientrare in quel enorme, accecante, terribile mondo spaventoso? Sei pronto a ottenere l'impossibile? (Meredith) [riflessione finale]
  • Li ho fermati prima che lo estraessero, non volevo vederlo morire. Hai detto che più vicino all'ospedale aveva una possibilità. Allora diamogliela! (April)

Episodio 24, Tu sei la mia casa[modifica]

  • Mio marito è morto, si mi giocherò questa carta. Tu, tu hai lasciato Ellis, non sei mai potuto stare con lei e ora è morta, Adele è morta. E tu, non so chi sia morto per te ma siete entrambi molto vivi e respirate e vi date sui nervi a vicenda, urlate, discutete e litigate e dovreste essere entrambi felici di poter fare queste cose. Io darei qualunque cosa per poterle fare ancora e nessuna di queste cose è una ragione sufficiente per non stare con la persona che ami soprattutto quando non ce n'è abbastanza e non ce ne sarà mai abbastanza di tempo. E lo sapete entrambi questo perciò qualunque cosa si sia messa fra voi, volete per favore trovare una soluzione. (Meredith)
  • Io sarò per te un porto sicuro. Ti serve un posto in cui non sei Catherine Avery, dove non devi decidere, fissare impegni e... essere all'altezza dei compiti che il mondo ha imparato ad aspettarsi da te. Ti serve un posto in cui poter crollare. Io sarò quel posto... se tu dovessi averne bisogno. E lo sarò per sempre. (Richard)
  • Puoi costruire una casa con qualunque cosa, renderla solida quanto vuoi. Ma una casa, una casa vera, è più fragile di quattro mura. Una casa vera è fatta dalle persone con cui la riempi. E le persone posso spezzarsi, è vero... ma qualunque chirurgo sa che quello che si è spezzato si può ricomporre. Una ferita può guarire. E non importa quanto sia buio fuori... il sole sorgerà di nuovo. (Meredith) [riflessione finale]

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