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Il grande paese

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Il grande paese

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Gregory Peck e Carroll Baker in una scena

Titolo originale

The Big Country

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1958
Genere western
Regia William Wyler
Soggetto Donald Hamilton (romanzo)
Sceneggiatura James R. Webb, Sy Bartlett, Robert Wilder
Produttore William Wyler, Gregory Peck
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Il grande paese, film statunitense del 1958 con Gregory Peck, regia di William Wyler.

Frasi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Mi piace una donna che ha paura. E se una donna dicesse la verità, le piace l'uomo che la spaventa. (Buck)
  • L'onore di un uomo e il suo nome sono i suoi più preziosi tesori. (Henry)
  • Qui nel West, Jim, ci si aspetta sempre che un uomo si difenda: se soltanto permette che sussista il dubbio è finito, per sempre. (Henry)
  • Se c'è una cosa che apprezzo di più di un amico devoto è un ostinato nemico. (Henry)

Dialoghi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Buck: Ma si ricordi: i Terrill non sono amici nostri.
    Julie: Mi scelgo gli amici che voglio.
    Buck: No, non basta. Bisogna stare da una parte o dall'altra. Bisogna decidersi prima o poi.
  • Buck: Mi volevi, pa'?
    Rufus: Prima che nascessi, ti volevo.
  • Patricia: Non ti importa di ciò che pensa la gente?
    James: Non sono responsabile di ciò che pensa la gente, ma di ciò che sono, Pat.
  • Steve: Sa che le dico, McKay? A lei ci vuole un sacco di tempo per dire arrivederci.
    James: Io avrei finito, se sta bene anche a lei.
    Steve: Sta bene per me.
    James: Ora sentiamo, Leech, che abbiamo dimostrato?
  • James: Pat, ci sono cose che un uomo deve provare solo a sé stesso: a nessun altro.
    Patricia: Come, neanche alla donna che ama?
    James: Meno che mai a lei, se lei lo ama.

Citazioni su Il grande paese

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  • Il grande paese di Wyler non è soltanto una grossa impresa spettacolare sorretta da un robusto e a volte felice piglio narrativo, come potrebbe sembrare a prima vista: sviluppa certi temi e motivi, scopre interessi morali e soste riflessive che implicano il riferimento a tutto un recente filone della narrativa cinematografica americana d'avventure. Il richiamo a Il gigante di Stevens sorge spontaneo, ma è soltanto apparente, di natura esterna, rimanda a una comune e generica idea ispiratrice, alla struttura e al respiro dell'impianto. (Adelio Ferrero)
  • Superwestern moraleggiante di grandi ambizioni cui corrispondono solo in parte i risultati. Accademico, un po' bolso, spettacolare. (il Morandini)
  • Western di ampio respiro che appaga molto gli occhi, ma riesce meno significativo del previsto. Heston è relegato in secondo piano, ma accettò la parte perché Wyler gli promise il ruolo principale in Ben Hur. Il film è comunque ritenuto un classico. (il Farinotti)

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