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Il tempo delle mele

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Il tempo delle mele

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Titolo originale

La Boum

Lingua originale francese
Paese Francia
Anno 1980
Genere commedia, sentimentale
Regia Claude Pinoteau
Soggetto Danièle Thompson, Claude Pinoteau
Sceneggiatura Danièle Thompson
Produttore Marcel Dassault
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il tempo delle mele, film francese del 1980 con Sophie Marceau, Brigitte Fossey, Claude Brasseur e Denise Grey, regia di Claude Pinoteau.

Frasi

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  • Una festa è come la maionese: se non monta, si sgonfia. (Raoul)

Dialoghi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Vic: Senti, sai se c'è la mensa oggi per le quarte?
    Pénélope: Sei nuova?
    Vic: Sì.
    Pénélope: Anch'io. Non ti preoccupare, chiederemo. Dov'eri prima?
    Vic: A Versailles, e tu?
    Pénélope: Al Jules Ferry. Mi chiamo Pénélope.
  • Brassac [agli alunni della sua classe]: Seduti. [a un ragazzo in prima fila] Distribuisci questi foglietti alla classe, per favore. [...] [agli alunni] Cognome, nome, professione dei genitori, indirizzo, telefono.
    Arnaud: Scusi, i miei sono divorziati, che indirizzo metto?
    Pénélope: Ah, anche i miei!
    Altra ragazza: E i miei si fanno le corna!
    Brassac: Mettete i due indirizzi.
  • Françoise: Forza, diglielo.
    Vic: Avete pensato al mio motorino?
    François: Vic, ci sarà qualcosa di più importante del tuo motrino, eh?
    Vic: Forse.
    Françoise: È la strafesta di sabato.
    François: Cos'è la strafesta?
    Vic: Festa, non strafesta.
    Françoise: Da chi?
    Vic: Da uno, non lo conoscete.
    François: Va be', come si chiama?
    Vic [sospira]: Raoul.
    François: Raoul?! Raoul come?
    Vic: Non lo so, cambia qualcosa?
    François: Hai l'indirizzo e il telefono, almeno?
    Vic: No, ma ci vanno tutti, mi arrangerò.
    François: Ah, be'! [esce dalla stanza]
    Françoise: Senti, Vic, devo telefonare alla madre di questo ragazzo.
    Vic: Ma non è una merenda per bambini!
    Françoise: Appunto. A che ora è?
    Vic: Alle 8.
    Françoise: Fino a che ora?
    Vic: E che cosa dirai alla madre? Alla mamma di Raoul? [parlando in falsetto] È vero che il suo bambino ha invitato la mia bambina alla festicciola? [tornando normale] Sembrerò un'idiota!
    François [rientrando]: O-oh, un altro tono, eh? Alla tua età non si esce senza...
    Vic: Non fa niente, lasciamo perdere. Tanto non ve ne frega niente. Pensate solo a voi! Non vi siete neanche accorti che ho perso il mio braccialetto e che mi sono tagliata la frangetta, non l'avete notato! E poi non ho niente da mettermi, ho i calzini bucati! Non avete il tempo di darmi retta, né di farmi da mangiare! Non v'importa un accidente se sono felice o disperata! [esce sbattendo la porta]
    François: Ma cos'ha?
    Françoise: Tredici anni.
  • Poupette: Ah no, per l'alibi non contare su di me.
    Vic: Che bigotta!
    Poupette: Dai, entra. Parliamo. [alla sua allieva di arpa] Veronica, riprendi un'altra volta dal numero 2, per piacere. [a Vic]. Vergine a ventisei anni! Non sarà mai un'artista. Dai, ti faccio far merenda. Prima cosa non abbattersi. Non dichiararsi mai vinte. Ti hanno detto di no per una festa, vediamo il seguito.
    Vic: Quale seguito?
    Poupette: Ci saranno senz'altro altre occasioni. Poi... bisogna mentire solo se sei sicura di non farti scoprire... eh, eh! Poi... poi... Non so più a che punto sto. Ah, sì. So che ci vuole un elemento nuovo.
    Vic: Che dici? Non capisco.
    Poupette: Cambia! Non più una festa, ma un compleanno. Non più alle 8, ma alle 7. Non più... come si chiama?
    Vic: Raoul.
    Poupette: Non più Raoul ma Bernard. Tutto questo va bene perché a loro permette di cambiare idea senza sembrare imbecilli.
    Vic: Ora ho capito quello che vuoi dire.
    Poupette: Soprattutto devi trovare il momento giusto. Devi giocare con astuzia e dolcezza. Sai giocare a baccarat?
    Vic: No.
    Poupette: T'insegnerò. Sati a sentire: mai chiedere permessi mentre mentre telefonano, litigano o si lavano i denti.
    Vic: A colazione?
    Poupette: No, no, no, no. Evitare i pasti. È pericoloso. Meglio preparare per loro un bagno, creare serenità. Ah, non dimenticare di offrirgli una sigaretta, è l'ideale. Una pausa, una boccata di fumo....
    Vic: Giusto.

Voci correlate

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Altri progetti

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