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Jair da Costa

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Jair da Costa

Jair da Costa (1940 – vivente), ex calciatore brasiliano.

Dall'intervista di Mauricio Cannone a La Gazzetta dello Sport, 9 luglio 2020; citato in Fabio Alampi, fcinter1908.it.

  • [Sulla Grande Inter] Squadrone. Giocava un bel calcio, pulito. C'erano Corso, Suárez, il portiere Sarti... Sensazionale. [...] In fase di impostazione c'erano Suárez e Corso che lanciavano, tutto di prima. Corso era tornante di sinistra tipo Zagallo con la nazionale brasiliana. Il nostro attacco era velocissimo. Io, Mazzola, Domenghini. C'era pure Facchetti, terzino fluidificante. Gambe lunghe: era dura fermarlo. Andavo al ristorante ogni sera con Corso, Facchetti, Suárez. Chiacchieravamo, scherzavamo.
  • [«Come fu lavorare con Helenio Herrera?»] Meraviglioso. Sapeva chiacchierare nel modo giusto coi giocatori. Conosceva il calcio sia dal punto di vista umano che atletico. Ci faceva giocare con lo stile italiano: in contropiede. Gli piaceva il calcio ben giocato. Uscite rapide dalla difesa all'attacco.
  • [Su Sandro Mazzola] [...] in uno spazio di dieci metri in area dribblava e tirava in porta. Con tutti i palloni che gli arrivavano, metteva sempre a dura prova la difesa avversaria.
  • [Sulla finale della Coppa dei Campioni 1964-1965] Il Benfica era uno squadrone. Eusébio, Costa Pereira, Simões... Finì 1-0 per noi, sotto un temporale. Campo allagato, il pallone non correva. Il gol lo segnammo con un'azione in contropiede. Diedi il pallone a Mazzola, lui scambiò con un altro compagno, poi scattai, scivolai, caddi ma anche così tirai in porta e il pallone passò tra le gambe del portiere Costa Pereira.
  • Pelé era un attaccante che arretrava per impostare il gioco. Prima di addomesticare il pallone già sapeva ciò che doveva fare dopo. [...] Velocità impressionante di pensiero.

Citazioni su Jair da Costa

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  • Così nero, così dolce e così sottile che lo chiamarono liquerinter. (Gino e Michele)
  • Mamma mia com'era veloce. Andava persino fuori dal campo, per riprendersi la palla, se l'allungava [...] e poi la giocava sulla linea, magari di prima o con stop a seguire. (Aristide Guarneri)
  • Quando arrivò sembrava un uccellino [...]. A 22 anni, si mise a saltare in mezzo alla neve, per la gioia di scoprirla. Era un tipo freddoloso, da buon sudamericano, in inverno si abbracciava ai termosifoni. (Aristide Guarneri)

Voci correlate

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