José Mujica

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José Mujica nel 2009

Josè Mujica (1935 – vivente), politico uruguaiano.

Citazioni di José Mujica[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L'alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere.[1]
  • [Esprimendosi a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso] Il matrimonio omosessuale, per favore, è più vecchio del mondo. Ci sono stati Giulio Cesare o Alessandro Magno, per favore. Affermare che sia moderno, per favore, è più antico di noi tutti. È un dato di realtà oggettiva, esiste. Per noi, non legalizzare significherebbe torturare le persone senza ragione.
O casamento homossexual, por favor, é mais velho que o mundo. Tivemos Julio Cesar, Alexandre O Grande, por favor. Dizer que é moderno, por favor, é mais antigo do que nós todos. É um dado de realidade objetiva, existe. Para nós, não legalizar seria torturar as pessoas inutilmente.[2]
  • Essere ateo non mi ha mai creato nessun problema, perché sono uruguaiano. José Batlle y Ordóñez (presidente dell'Uruguay dal 1903 al 1907 e dal 1911 al 1915) era profondamente anticlericale, scriveva dio con la minuscola. Io non lo sono.[3]
  • Non sprecate la vita nel consumismo, trovate il tempo di vivere per essere felici.[4]
  • Sono molto preoccupato da un'eventuale vittoria di Donald Trump perché il peso degli Stati Uniti nel mondo è tale che i disastri combinati da un presidente americano si possono ripercuotere su tutti noi. Però penso anche che il presidente negli Stati Uniti, per fortuna e per disgrazia, ha in fondo poteri abbastanza limitati.[5]
  • [...] viviamo in un mondo nel quale si crede che colui che trionfa debba possedere tanto denaro, avere privilegi, una casa grande, maggiordomi, tanti servitori, vacanze extralusso. Mentre io penso che questo modello vincente sia solo un modo idiota di complicarsi la vita. Penso che chi passa la sua vita a accumulare ricchezza sia malato come un tossicodipente, andrebbe curato.[5]
  • I Nobel vanno assegnati agli scienziati, ai medici. In un mondo come il nostro, dove ci sono guerre da tutte le parti, assegnare il Nobel per la Pace è una presa in giro. Una burla. Noi usciremo dalla preistoria dell'umanità soltanto quando non ci saranno più armi ed eserciti.[5]
  • [Si oppone alla globalizzazione?] No, non è possibile. Sarebbe come essere contrari al fatto che agli uomini cresce la barba. Ma quella che abbiamo conosciuto finora è soltanto la globalizzazione dei mercati. Che ha come conseguenza la concentrazione di ricchezze sempre maggiori in pochissime mani. E questo è molto pericoloso. Genera una crisi di rappresentatività nelle nostre democrazie perché aumenta il numero degli esclusi. Se vivessimo in maniera saggia, i sette miliardi di persone nel mondo potrebbero avere tutto ciò di cui hanno bisogno. Il problema è che continuiamo a pensare come individui, o al massimo come Stati, e non come specie umana.[5]
  • La mia idea di felicità è soprattutto anticonsumistica. Hanno voluto convincerci che le cose non durano e ci spingono a cambiare ogni cosa il prima possibile. Sembra che siamo nati solo per consumare e, se non possiamo più farlo, soffriamo la povertà. Ma nella vita è più importante il tempo che possiamo dedicare a ciò che ci piace, ai nostri affetti e alla nostra libertà. E non quello in cui siamo costretti a guadagnare sempre di più per consumare sempre di più. Non faccio nessuna apologia della povertà, ma soltanto della sobrietà.[5]

Senza data[modifica]

  • I poveri dell'Africa Subsahariana che fanno chilometri per trovare dell'acqua non sono i poveri dell'Africa. Sono i poveri della nostra umanità. Siamo tutti responsabili. Poi, ci sono persone di 90 anni che hanno milioni di milioni e continuano ad accumulare denaro. E non abbiamo nemmeno il coraggio di tassarli e dirgli "Basta!" È incredibile. Questi sono i problemi del mondo, di un mondo che non ha una governance. Se non siamo capaci di stabilire degli obiettivi, di occuparci dei problemi del mondo e di affrontarli, rendendoli la nostra ragione di vita, mettiamo in pericolo la nostra stessa vita. La fase del capitalismo che stiamo vivendo, ha portato il progresso. Probabilmente, ha aumentato l'aspettativa di vita di 40 anni. Ma, allo stesso tempo ci ha rovinato la vita, ci ha rubato il tempo. Ci ha trasformato tutti in merce di scambio. Siamo tutti in vendita. Abbiamo inventato una società del consumo con un bisogno costante di crescere. Perché se l'economia non cresce è una tragedia. Abbiamo inventato una montagna di bisogni superflui. Buttiamo via, compriamo, buttiamo via e... Ma è la nostra vita che stiamo sperperando. Perché quando compro qualcosa, o tu compri qualcosa, non lo compriamo con i soldi. Lo compriamo con il tempo della nostra vita che abbiamo speso per guadagnare quei soldi. Con l'unica differenza che l'unica cosa che non si può comprare è la vita. La vita si esaurisce. Ed è terribile sprecare la propria vita per perdere la libertà. La vita è troppo bella per darle così poca importanza. Forse, dobbiamo aspettare che il malcontento si diffonda per renderci conto del valore che hanno le cose più semplici e fondamentali della vita.[6]

Citazioni su José Mujica[modifica]

  • Il presidente della Repubblica Pepe Mujica, che ha un passato da guerrigliero ai tempi della dittatura, ha proposto una legge magnifica: definisce per gli animali cinque libertà basilari: libertà dalla fame e dalla sete, libertà dal dolore, dalla paura, dalla costrizione e dalla sofferenza. È una legge che insegna a rispettarne la dignità [...]. Un mio amico, uno scrittore uruguaiano, dice che per il Paese è stata una svolta: si guardano gli esseri viventi, tutti, da un'altra prospettiva. Migliore. (Daniela Padoan)

Note[modifica]

  1. Dall'intervista di Riccardo Staglianò, citato in Prof. Woland (Massimo Bruschi), Verba Woland: sobrietà non significa austerità, La città invisibile di Luigi Bruschi, espresso.it, 24 novembre 2013.
  2. (PT) Citato in Helena Celestino, Mujica: "Aplicamos um princípio simples, reconhecer os fatos", globo.com, 9 marzo 2014.
  3. Da La ricetta di Pepe Mujica, Internazionale, n. 1049, 1 maggio 2014, p. 44; correzioni di Giulia Zoli, A ciascuno il suo dio, Internazionale, n. 1050, 9 maggio 2014, p. 10.
  4. Citato in Omero Ciai, Mujica e "l'apologia della sobrietà": "Chi accumula denaro è un malato. La ricchezza complica la vita", repubblica.it, 6 novembre 2016. Frase pronunciata a Roma il 4 novembre 2016.
  5. a b c d e Dall'intervista di Omero Ciai, Mujica e "l'apologia della sobrietà": "Chi accumula denaro è un malato. La ricchezza complica la vita", repubblica.it, 6 novembre 2016.
  6. Da un'intervista per il documentario Human (2015) di Yann Arthus-Bertrand.

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