Karl Mack von Leiberich
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Karl Mack, barone di Leiberich (1752 – 1828), feldmaresciallo austriaco.
Citazioni su Karl Mack von Leiberich
[modifica]- In verità io dichiaro che valuto pochissimo i talenti militari del generale Mack. Quando io scriveva il mio Saggio avea presenti al mio pensiero la campagna di Napoli, e la seconda campagna delle Fiandre, ambedue dirette da Mack: vedeva nell'una e nell'altra gli stessi rovesci e le stesse cagioni di rovesci, e credei poter ragionevolmente conchiudere che la colpa fosse del Generale; Ciò che è effetto di sola fortuna non si ripete con tanta simiglianza due volle. (Vincenzo Cuoco)
- Ma più ch'altri invade, | E al cor s'attacca del racchiuso in Ulma Austriaco duce. | Di quel cor già donno | La Paura ritrova un altro Nume | Più deforme d'assai, la Codardia, | Che d'Arcoli, di Dego e di Marengo | Incessante gli tuona entro l'orecchio | I rerrihili nomi, né midollo | Né fibrilla gli lascia che non tremi. (Vincenzo Monti)
- Mentre quasi tutta l'Europa teneva Mack in conto di gran generale, io solo, io il primo, ho vendicato l'onor della mia nazione, ed ho asserito che le disgrazie da lui sofferte nelle sue campagne non eran stato effetto di fortuna quanto d'ignoranza. Fin dal 1800 io ho indicato il vizio fondamentale che vi era in tutte le leghe che si concertavano contro la Francia, e pel quale tutt'i tentativi de' collegati dovean sempre avere un esito infelice ad onta di tutte le vittorie che avessero potuto ottenere: e tutto ciò perché le vittorie consumano le forze al pari o poco meno delle disfatte, e le forze si perdono inutilmente se non prive di consiglio, o lo scopo è tale che non possa ottenersi. (Vincenzo Cuoco)
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