L'attacco dei giganti (seconda stagione)

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L'attacco dei giganti (seconda stagione)

Stagione di una serie TV

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Paese Giappone
Episodi 12
Data 1º aprile – 17 giugno 2017
Rete televisiva MBS
Data italiana 2 ottobre – 22 novembre 2017
Rete televisiva italiana VVVVID
Regia Tetsurō Araki
Doppiatori italiani
Cronologia
Stagione precedente Stagione successiva
prima terza

Voce principale: L'attacco dei giganti.

L'attacco dei giganti, seconda stagione dell'omonima serie del 2017, composta da 12 episodi, tratta dai volumi 9 - 12 dell'omonimo manga di Hajime Isayama.

Episodio 1 (26), Il gigante bestia[modifica]

[4]

  • Hanji: Non credi che sia giunto il momento di parlarne? Voglio una spiegazione per quel gigante, perché mai ce n'è uno rinchiuso all'interno delle mura? E poi, perché mai voi altri avete sempre tenuto nascosto questo segreto?
    Reverendo Nick: Ho molte cose da fare, la chiesa è stata distrutta e i fedeli sono dispersi, e la colpa è solo vostra: farò richiesta per il risarcimento. Coraggio, adesso portatemi giù.
    Hanji: Bene, come vuoi: [afferra il reverendo Nick e lo fa spenzolare dalle mura] Va bene se lo faccio da quassù?! [...] Basta con le stronzate, sapete per quale motivo noi del corpo di ricerca abbiamo versato il nostro sangue? Per riprenderci la libertà che i giganti ci hanno portato via; siamo tutti pronti a sacrificare la nostra vita. La mia non era una richiesta: ti ho dato un ordine, parla!!
  • Ascolta, reverendo Nick: le mura sono tutte costituite da giganti? (Hanji)
  • Reiner: Non credi che sia un po' strano? Dobbiamo aspettare in abiti civili, ci proibiscono di indossare l'uniforme e di allenarci e quello che è ancora più strano è che i nostri superiori sono tutti armati e qui non siamo al fronte ma dentro le mura. Contro cosa devono combattere?
    Connie: Non lo so, forse contro gli orsi che escono dai boschi.
    Sasha: Esatto, sarà per gli orsi.
    Reiner: Per quelli basterebbero i fucili.
    [Sasha appoggia la testa sul tavolo, ha un orecchio sul piano. Improvvisamente si alza impaurita]
    Sasha: Che cos'è?! Sento delle vibrazioni a terra, simili a dei passi.
    Connie: Davvero?
    Reiner: Che cosa stai cercando di dire? Se supponi che i giganti siano vicini questo potrebbe voler dire che hanno oltrepassato il Wall Rose.
  • Nanaba: Non conosciamo i segreti che si nascondono dietro ai giganti e alla loro vera natura e adesso è successo questo. L'umanità ha perso.
    Mike: Non è così, non ancora: gli esseri umani conosceranno la sconfitta solo se smetteranno di lottare, ma fino a quando continueremo a combattere noi non perderemo.
  • So cosa state pensando, questo ridefinisce il concetto di "giorno peggiore per l'umanità". Per questo, il momento in cui tutti dovrete dimostrare il vostro valore, è arrivato! (Nanaba)
  • Carla: Accidenti, Eren: ti sei azzuffato di nuovo con qualcuno?
    Eren: Non è stata colpa mia, hanno cominciato loro. Dovevo lasciarli fare?
    Carla: E cosa è successo, Mikasa è venuta in tuo soccorso come sempre? [...] Eren, non importa quanto siano cattive le persone che incontri: non puoi reagire ogni volta in questo modo. Tu sei un uomo, giusto? Allora impara a sopportare e proteggi Mikasa!

Episodio 2 (27), Sono a casa[modifica]

  • Mikasa: Armin, dimmi: a cosa stai pensando?
    Armin: Che quelle mura non hanno né giunture né scanalature tra i blocchi di pietra; ecco perché nessuno ne ha mai compreso l'origine. E se fossero state costruite con l'indurimento dei giganti? Vi ricordate la storia di Annie? L'indurimento è molto versatile.
    Eren: Le mura sono state create dai giganti.
Cosplayer raffigurante Sasha Blouse
  • Padre di Sasha: Sasha, senti un po': ti sei fermata a pensare cosa sta accadendo nel mondo, a come mai la foresta ora è più piccola e sempre più povera di selvaggina? Dimmi, ci hai mai pensato?
    Sasha: Certo che sì, degli estranei vengono qui e portano via tutto quello che ci appartiene: ecco perché ho sempre fame!
    Padre di Sasha: Sì, hai ragione. Però, sai, anche quelle persone hanno perso le loro case e vengono qui perché non hanno altra scelta.
    Sasha: Sono loro che si sono fatti fregare, vorrei tanto che se ne andassero via.
    Padre di Sasha: Però sono stati i giganti a portargliele via, e adesso che c'è una breccia nel Wall Maria dove altro possono andare? La legna della foresta e anche il grano che si pianta possono sfamare molte più persone di quanto credi.
  • Gli esseri umani sono animali che vivono in branco, anche se non tutti vivono nello stesso modo. Quando ci si trova a stretto contatto si diventa parte del branco e non si può più rimanere isolati. (Padre di Sasha)
  • Padre di Sasha: Stavo facendo un giro in zona per portare cavalli alla gente, la bambina mi ha detto che c'era ancora qualcuno da queste parti; non avrei mai pensato che fossì tu, però. Hai combattuto contro il gigante per proteggerla, vero? [Sasha annuisce] Sasha, sei davvero fantastica.
    Sasha: Grazie papà. [pensando] Sono a casa.

Episodio 3 (28), Verso sud-ovest[modifica]

  • La questione non è riuscirci o meno: devi farlo e basta, non hai scelta. La situazione è quella che è, l'unica cosa che un soldato può fare è giocarsi il tutto per tutto. Dovrai riuscirci ad ogni costo. (Levi, a Eren)

Episodio 4 (29), Soldato[modifica]

  • Christa [versa del liquore sulla ferita di Reiner]: Mi dispiace, so che fa male. Credo che il tuo braccio sia fratturato.
    Reiner: Lo credo anch'io, questo è proprio un bel guaio.
    Christa: Servono una stecca e una fasciatura, dico bene? [Strappa una parte della gonna per farne una benda] Mi dispiace, purtroppo ho solo questa stoffa sporca: chiedo scusa.
    Reiner: Invece sei di grande aiuto. [pensando] Sposami!
    Connie: Come va, tutto bene Reiner?
    Reiner: Certo, più o meno.
    Ymir: Ehi, guarda qui Christa: ho anch'io una piccola ferita sul dito.
    Connie: E allora? Sputaci sopra e passerà.
  • Gelgar: La torre non resisterà.
    Nanaba: Purtroppo il mio gas sta terminando. E il tuo?
    Gelgar: Il mio gas è già terminato e ho consumato le lame. Quelle lame consumate sono il tuo ultimo paio?
    Nanaba: Esatto.
    Gelgar: Chissà quanti giganti abbiamo ucciso noi quattro.
    Nanaba: Non saprei, non ho avuto il tempo di fermarmi a contarli.
    Gelgar: Io credo di aver fatto un eccellente lavoro; tuttavia in questo momento vorrei solo poter bere qualcosa di alcolico. [l'inquadratura mostra una brutta ferita sul lato destro della testa]
    Nanaba: Gelgar!
    Gelgar: Ti prego di perdonarmi, ho sbattuto forte la testa. Credo di non avere più le forze... [Gelgar cade dalla torre, ma un gigante lo afferra; quando Nanaba uccide il gigante Gelgar viene lanciato all'interno della torre]
  • [Gelgar ha trovato la bottiglia di liquore, vuota, usata da Christa per medicare Reiner]
    Non è possibile, questo non è giusto. Non posso crederci, è davvero troppo. [viene afferrato da un gigante] Chi si è permesso di finire tutta la bottiglia?! [mentre il gigante lo estrae dalla torre batte violentemente la testa contro il muro] (Gelgar, ultime parole)
  • Christa, è probabile che tu te ne sia già dimenticata ma... credo che noi non ci rivedremo mai più. Devi ricordare quello che mi hai promesso in addestramento durante l'inverno. Non ho alcun diritto di dirti come vivere la tua vita, quello era soltanto un mio semplice desiderio. Christa, vivi sempre a testa alta. (Ymir)

Episodio 5 (30), Historia[modifica]

  • [Christa giunge al villaggio molto tempo dopo Ymir che, dopo essersi trasformata in gigante, aveva portato Daz in salvo; qui trova Ymir seduta sulla neve]
    Christa: Ymir!
    Ymir: Ce ne hai messo di tempo, sono arrivata prima di te. Ho detto a Reiner e agli altri di aspettare, visto che presto saresti arrivata anche tu. Ho fatto una grossa stupidaggine.
    Christa: E Daz? [Ymir guarda verso un rifugio, dalla finestra si vede Daz tremante ma in salvo] Da quella rupe... Non avevamo con noi una corda, e anche se ne avessimo avuta una è troppo alto. Come hai fatto a trasportare giù Daz?
    Ymir: D'accordo, ecco... visto che sei tu posso dirlo. Però promettimi una cosa: dopo che ti avrò rivelato il mio segreto tu dovrai vivere usando il tuo nome originario.
  • Ymir, il mio nome... il mio nome è Historia. (Christa)

Episodio 6 (31), Guerriero[modifica]

  • Ho intrapreso io questa strada, ma purtroppo fare il soldato ti logora la mente ancor prima del tuo corpo. (Reiner)
  • Reiner: Eren, potresti venire? Dobbiamo parlare.
    Eren: Parlarmi di cosa?
    Reiner: Cinque anni fa abbiamo distrutto le mura dando inizio all'attacco verso l'umanità. [...] Io sono il gigante corazzato e lui [Berthold] è il gigante colossale. [...]
    Eren: Di che cosa stai parlando?
    Berthold: Reiner, che stai dicendo? Sei forse impazzito?
    Reiner: Il nostro obiettivo era quello di eliminare tutte le persone che abitavano queste terre, ma adesso questo non sarà più necessario. Eren, se accettarai di venire insieme a noi non dovremo più distruggere queste mura.
  • È proprio vero, credo di aver vissuto qui fin troppo a lungo. Ho trascorso tre anni della mia vita in compagnia di perfetti idioti, eravamo solo dei ragazzini che non sapevano nulla; se non avessi conosciuto persone come voi forse io non sarei mai diventato un codardo che lascia le cose a metà. Ma adesso io non so più cosa sia giusto o sbagliato, so solo che ho fatto certe scelte e che ho compiuto determinate azioni, e come guerriero è giunta l'ora che io adempia alle mie responsabilità. (Reiner, poco prima di trasformarsi in gigante)

Episodio 7 (32), Attacco, proiezione, sottomissione[modifica]

  • Sai, Reiner, adesso non posso sapere quale sia l'espressione che tu hai in volto, ma voi due siete dei veri e propri bastardi; credo che la vostra cattiveria non abbia precedenti nella storia dell'umanità. Io devo cancellarvi, persone come voi non possono esistere a questo mondo: che diavolo vi è passato per la testa, mi fate così tanto schifo. Se solo ripenso alla tua espressione piena di senso di giustizia e di lealtà mi viene da vomitare. Maledetto, parassita troppo cresciuto: adesso ti anniento!! (Eren, pensando, prima di scagliarsi contro Reiner)
Un'armatura del XVI secolo
  • Se tutto il suo corpo fosse davvero duro come una statua non potrebbe mai muoversi in quella maniera. Anche le armature usate in guerra nell'antichità lasciavano delle parti scoperte per permettere al corpo di muoversi: ascelle, avambraccio, inguine e poi il retro del ginocchio. (Hanji, indicando i punti deboli di Reiner)

Episodio 8 (33), Inseguitori[modifica]

  • [Anka si avvicina a Pixis che sta dormendo sulle mura]
    Anka: Comandante, comandante Pixis, la prego di svegliarsi: si prenderà un malanno a dormire qui fuori. [tira uno scappellotto a Pixis] Quando ha bevuto tutte queste bottiglie? Ormai è in là con gli anni, sinceramente vorrei evitare di finire col cambiarle il pannolone.
    Pixis: Non chiedo di meglio che di essere accudito da una bella ragazza, nella vita.
  • Hannes: Ogni volta è la stessa storia, è sempre toccato a voi due rimediare a tutti i disastri di quel ragazzino pestifero, [Eren] ho ragione o no? Non ve ne libererete mai, accidenti; anche se il tempo passa e le situazioni cambiano, vi comportate allo stesso modo di quando eravate piccoli: dico bene?
    Armin: Bisogna dire che tra un bulletto di strada e un gigante c'è una certa differenza di altezza.
    Hannes: Quell'idiota è sempre stato una vera schiappa nelle risse, però non si può negare che ogni volta si sia buttato nella mischia con coraggio, sia che gli avversari fossero solo tre oppure cinque, e quando Mikasa o un soldato lo fermava era già gonfio di botte. Però, sapete: forse è vero che non l'ho visto vincere neanche una volta, ma non l'ho neanche mai visto arrendersi dopo aver perduto.

Episodio 10 (35), Bambini[modifica]

  • Ymir: Reiner, è Christa! Christa è qui insieme agli altri! [...] Dobbiamo portarla con noi!
    Reiner: Come fai a saperlo? Non l'hai nemmeno vista.
    Ymir: Io ne sono sicura: la conosco, è buona e scema fino all'eccesso, è sicuramente venuta per salvare me, lo so!
  • Reiner, tu... non sei un soldato, vero? Perché noi... siamo dei guerrieri. (Berthold)
  • Ymir: Se vi rifiutate di portare via Christa ora combatterò contro di voi e vi intralcerò la strada.
    Reiner: Ma che stai dicendo, in quel caso cosa ne sarà di Christa? Non potrai più salvarla.
    Ymir: Lo so, non mi importa. Voglio sopravvivere e rivedere Christa, anche se questo significa sacrificare il suo futuro e questo perché sono una persona davvero spregevole. Voi non lo capite, non è vero? Lei sa che razza di persona sono e nonostante tutto mi ha sempre sorriso con gentilezza.

Episodio 11 (36), Carica[modifica]

  • Pensate davvero che noi abbiamo intenzione di uccidere delle persone? Chi mai farebbe questo traendone piacere, chi mai farebbe questo di propria volontà? Abbiamo fatto qualcosa per cui è naturale essere odiati e uccisi, abbiamo fatto qualcosa di irreparabile; tuttavia non siamo riusciti ad accettare completamente le nostre colpe: fingere di essere dei soldati era l'unica parte piacevole. Non erano bugie! Connie, Jean: è vero, vi abbiamo ingannati, ma non abbiamo mentito su tutto vi consideravamo davvero i nostri compagni. Non abbiamo nessun diritto di chiedere il vostro perdono, però... qualcuno, per favore, io ve ne prego: qualcuno ci trovi. (Berthold)
  • Jean [vedendo i giganti venire incontro a loro]: Questo è l'inferno.
    Erwin: No, deve ancora cominciare. Uomini, carica!! La sopravvivenza del genere umano si deciderà in questo momento: senza Eren non esiste un futuro in cui l'umanità possa continuare ad abitare questa terra. Andiamo a riprenderci Eren e torniamo indietro! Offrite i vostri cuori!! [grido di battaglia]

Episodio 12 (37), Urla[modifica]

  • [Eren è disperato perché non è riuscito a trasformarsi in gigante per salvare Hannes]
    Eren: Mamma, mamma io, io come sempre non sono in grado di fare niente!
    Mikasa: Eren, quello che dici non è vero. Eren ascoltami, voglio dirti una cosa: Eren, tu mi sei stato sempre vicino; ti ringrazio. Tu mi hai insegnato a vivere; ti ringrazio. E infine tu mi hai avvolta in questa sciarpa; ti ringrazio.
    Eren [andando incontro al gigante che sta per raggiungerli]: Per così poco? Te l'avvolgerò ogni volta che vuoi, tutte le volte che vorrai, per sempre!
  • Reiner: Ymir, perché hai deciso di venire con noi?
    Ymir: Ah, mi chiedi il perché? Perché sono una perfetta idiota, sarò il vostro souvenir da riportare con voi in patria; non potete ritornare a mani vuote, dico bene? [...] Se non foste venuti a distruggere le mura avrei continuato a sognare senza mai risvegliarmi; vi sto restituendo solo quello che ho preso in prestito quel giorno. Io sono la sola a comprendere la situazione in cui vi trovate.
    Betrhold: Grazie davvero. Ymir, perdonaci.
    Ymir: Tranquilli, essere una dea non è poi così male.
  • Pixis: Che cosa? I giganti contro i quali combattiamo sarebbero gli abitanti di Ragako?[5]
    Erwin: Stai dicendo che in realtà i giganti non sono altro che esseri umani?
    Hanji: In verità non abbiamo prove concrete, ma...
    Levi: Quindi, in poche parole, per tutto questo tempo mi sono battuto andando in giro a uccidere altri esseri umani? È così?
    Hanji: Come ho detto non abbiamo prove concrete.
  • Levi: Allora, Erwin... Erwin, perché ora stai sorridendo?
    Erwin: Tranquillo, non è niente. Alla fine abbiamo compiuto un altro passo che ci avvicina alla verità.
    Levi: Un passo e basta? Considerando tutti i giganti e gli uomini che sono morti mi sembra troppo poco.
    Erwin: È pur sempre un passo avanti, prima o poi troveremo il modo di abbattere le mura dietro le quali si cela la verità.

Note[modifica]

  1. Nell'edizione italiana dell'anime con questo nome si identifica il personaggio che, nel manga, è conosciuto come Rivaille Ackermann.
  2. Nell'edizione italiana dell'anime con questo nome si identifica il personaggio che, nel manga, è conosciuto come Hansie Zoe.
  3. Nell'edizione italiana dell'anime con questo nome si identifica il personaggio che, nel manga, è conosciuto come Elvin Smith.
  4. Per gli episodi vengono indicate due numerazioni: quella all'interno della serie (indicata sui DVD e Blu-Ray) e quella globale (indicata nei cartelli con il titolo all'inizio degli episodi)
  5. Il villaggio natale di Connie.