Brian Aldiss

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Brian Aldiss

Brian Wilson Aldiss (1925 – 2017), scrittore di fantascienza britannico.

  • La fantascienza non è scritta per gli scienziati più di quanto le storie di fantasmi siano scritte per i fantasmi.
Science fiction is no more written for scientists than ghost stories are written for ghosts. (Penguin Science Fiction, 1961, introduzione)
  • Qualsiasi cosa sia la creatività, è una parte nella soluzione di un problema.
Whatever creativity is, it is in part a solution to a problem. (Apéritif in Bury My Heart at W.H. Smith's, 1990)
  • Quando l'infanzia muore, i suoi cadaveri vengono chiamati adulti ed entrano nella società, uno dei nomi più garbati dell'inferno. Per questo abbiamo paura dei bambini, anche se li amiamo: sono il metro del nostro sfacelo.
When childhood dies, its corpses are called adults and they enter society, one of the politer names of hell. That is why we dread children, even if we love them. They show us the state of our decay. (The Trillion Year Spree, 1986)

Incipit di alcune opere[modifica]

Argilla[modifica]

Prima c'erano gli oggetti pallidi. Erano disposti senza alcun ordine, in primo piano, si stendevano verso l'orizzonte piatto, distante. Così come era impossibile valutarne la proporzione delle dimensioni, era impossibile determinare di che materiale fossero fatti. Legno? Feltro? Porcellana? Non c'era modo di capirlo.

Dracula signore del tempo[modifica]

Gondwana Ranch
Texas 75042
USA

18 Agosto 1999

Carissima Mina,
presto vivremo in un nuovo secolo. Forse scopriremo stati di coscienza attualmente ignoti. Tu, che sei ritornata dalla morte, sarai in grado di affrontarli meglio di me.
Da parte mia, sono più preparato ora che in passato a riconoscere che molte persone trascorrono alcuni periodi della vita in condizioni mentali che, pur non essendo neurotiche né psicotiche, sono più insolite di quanto la scienza sia attualmente incline ad ammettere. Conosco, inoltre, quegli stati psichici non ancora definiti che sono tanto apprezzati da molti di coloro che si ribellano alla società. Ebbene, essi non fanno per me. Il racconto che segue, di cui siamo entrambi protagonisti, contiene terrore, orrore, meraviglia, nonché un sentimento che non ha nome: una sorta di nostalgia per quello di cui non si ha mai avuto esperienza.

Galassie come granelli di sabbia[modifica]

Il direttore della Casa del Sogno Cinque si alzò dalla sedia, di fronte ai silenziosi quadri di comando, e il problema di Floyd Milton si agitava nella sua mente, rendendolo terribilmente inquieto. Il silenzio era interrotto a intervalli da scoppi che giungevano da molto lontano; e il rumore annunciava che l'attacco del nemico continuava. Questo non servì a rendere più tranquillo il direttore. Sebbene nei sotterranei egli si fosse trovato più al sicuro, non fu questo il motivo che lo spinse a prendere l'ascensore e a scendere nelle fredde profondità della Casa del Sogno Cinque. Aveva visto il volto di Milton, quando era arrivato, nel pomeriggio. Milton gli era sembrato di aspetto cadaverico.

L'orgia dei vivi e dei moribondi[modifica]

A Tancred Frazer la voce di sua moglie giunse in questo modo.
Nel fresco salone della loro casa di campagna situata nel cuore dello Hampshire, in Inghilterra, la signora Frazer compose sul visifono il numero in mondialcodice del marito. Gli impulsi videosonori furono presi in consegna dal centralino locale, portati via cavo coassiale al centralino principale di Southampton e da lì inviati al trasmettitore di Goonhilly, giù in Cornovaglia. Da Goonhilly il segnale fu inviato al Postbird III, il satellite ricetrasmettitore, che prontamente li rispedì sulla Terra.

Nord dell'abisso[modifica]

La sponda occidentale del fiume, secondo la leggenda, era la sponda della morte. Là i morti andavano alle loro tombe, tra la sabbia e i tramonti.
Comunque fosse, una barca emerse dalla nebbia che copriva la riva occidentale e si diresse verso il centro del fiume con calma e determinazione. Sia la poppa che la prua erano alte. A poppa, una sagoma manovrava un grande timone.

Supertoys che durano tutta l'estate[modifica]

Nel giardino della signora Swinton era sempre estate. I delicati alberi di mandorlo che gli facevano ombra erano sempre in fiore. Monica Swinton staccò una rosa color dello zafferano e la mostrò a David.
– Non è incantevole? – gli chiese.
David la guardò e sorrise senza rispondere. Afferrò il fiore e corse lungo il prato, per scomparire dietro il canile, dove era in attesa il tosaerba-coltivaltore, pronto a potare, spazzare e accorrere dove era necessario. La signora Swinton rimase sola sull'impeccabile sentiero coperto di ghiaia di plastica.
"Eppure, ho sempre cercato di volergli bene" pensò.

Bibliografia[modifica]

  • Brian W. Aldiss, Argilla (Common Clay), traduzione di Daniela Rossi, in "Millemondinverno 1993", Mondadori, 1993.
  • Brian W. Aldiss, Dracula signore del tempo, traduzione di Alessandro Zabini, Ed. Nord, 1993.
  • Brian W. Aldiss, Galassie come granelli di sabbia, traduzione di Luciano Torri, La Tribuna, 1966.
  • Brian W. Aldiss, L'orgia dei vivi e dei moribondi, traduzione di G.L. Staffilano, in "Anno 2000", a cura di Harry Harrison, Mondadori, 1999. ISSN 11205288
  • Brian W. Aldiss, Nord dell'abisso, traduzione di Paola Andreaus, in "Destinazione spazio 2", a cura di Donald A. Wollheim, Mondadori, 1991.
  • Brian W. Aldiss, Supertoys che durano tutta l'estate, traduzione di Riccardo Valla, Mondadori.

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