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Ian Watson

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Ian Watson

Ian Watson (1943 – vivente), scrittore e sceneggiatore britannico.

Incipit di alcune opere

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Il libro delle stelle

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Ci sono sempre cose lasciate in sospeso. Niente è mai perfettamente chiuso e finito. A volte sembra che la vita sia un lungo susseguirsi di incognite; e se avete letto Il libro del fiume di Yaleen di Pecawar (e mi domando chi non l'abbia letto, lungo la riva orientale del nostro fiume...), allora saprete quante incognite mi aspettavano alla fine del libro. Per non parlare di tutte le incertezze provocate dalla guerra con l'ovest.

Il pianeta di Dio

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Io e Peter scopriamo l'oblò, questa volta, mentre facciamo l'amore. Con le luci della cabina spente, galleggiando nella fievole luce crepuscolare, ci tocchiamo e ci baciamo.
Fuori si stende lo Spazio Superiore: un mare granuloso e screziato di mezza luce tremula e incoerente. Caleidoscopiche volute più brillanti nascono per noi, per poi tornare a morire in quel mare crepuscolare, come se fossero le immagini prismatiche e distorte di reali stelle palpitanti fuori, negli spazi siderei. Ma non sono fantasmi di stelle. Gli strumenti della nave non sono in grado di tradurli in rappresentazioni corrispondenti a stelle. A volte sembrano spettrali immagini della nostra stessa nave, risonanze di probabilità che tentano di risucchiarci in basso, nello spazio normale. O forse sono semplicemente il prodotto degli atomi che si staccano dallo scafo, particelle che si disperdono attraversando il limite del campo dello Spazio Superiore, diventando montagne di massa virtuale nella nostra scia prima di reimmergersi nel normale idrogeno interstellare.

La doppia faccia degli UFO

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Ritto sui pedali, il ragazzino, di ritorno da scuola, superò il reticolato del recinto.
Più oltre, i contorni indistinti e accidentati della Swale Moor si perdevano nel crepuscolo nebbioso.
L'angusta stradicciola che portava fino a Goosedale era deserta. Le nubi cariche di pioggia andavano dissolvendosi rapidamente a est, rivelando lo scintillio di qualche stella, e Venere già brillava intensamente quando sui campi brulli di Garth Rogg si stagliò la sagoma del traliccio relé a onde corte che gettava nel cielo dello Yorkshire due fasci sottili di luci rosse ammonitrici.

Bibliografia

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  • Ian Watson, Il libro delle stelle, traduzione di Laura Serra, Mondadori, 1988.
  • Ian Watson, Il pianeta di Dio, traduzione di Stefano Carducci, Perseo Libri, 1990.
  • Ian Watson, La doppia faccia degli UFO, traduzione di Beata della Frattina, Mondadori, 1979.

Altri progetti

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