La resa dei conti (film 1966)

La resa dei conti


Interpreti e personaggi
Titolo originale	La resa dei conti
Lingua originale	italiano
Paese	Italia, Spagna
Anno	1966
Genere	western
Regia	Sergio Sollima
Soggetto	Franco Solinas, Fernando Morandi
Sceneggiatura	Sergio Donati, Sergio Sollima
Produttore	Alberto Grimaldi
Lee Van Cleef: Jonathan Corbett Tomas Milian: "Cuchillo" Sanchez Walter Barnes: Brokston Fernando Sancho: capitano Segura Nieves Navarro: vedova Gérard Herter: barone von Schulenberg María Granada: Rosita Roberto Camardiel: sceriffo Jellicoe Ángel del Pozo: Chet Miller Luisa Rivelli: prostituta bionda
Doppiatori originali
Renato Turi: Jonathan Corbett Pino Locchi: "Cuchillo" Sanchez Bruno Persa: Brokston Carlo Romano: capitano Segura Rita Savagnone: vedova Vittoria Febbi: Rosita Giampiero Albertini: sceriffo Jellicoe Cesare Barbetti: Chet Miller

La resa dei conti, film italo-spagnolo del 1966 con Lee Van Cleef, regia di Sergio Sollima.

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

Ci sono luci ed ombre nella vita di ogni uomo. Ma la storia conserva le luci e cancella le ombre. (Brokston)
Conosco una legge, io. Quella che dice che il mondo è diviso in due parti: metà scappa e metà insegue. (Cuchillo)
Quando state per uccidere un uomo, che cosa guardate di lui? Ve lo chiedo perché so che quasi tutti fissano la mano, quello con cui spara. Io no. Io guardo gli occhi. Perché un attimo prima che la mano si muova, gli occhi la tradiscono. E ci leggete scritta la morte. La vostra o la sua. (Von Schulenberg)

Scritto da Franco Solinas, è uno dei non pochi spaghetti-western politicizzati di ambiente messicano. Qua e là qualche traccia di Sergio Leone. (il Morandini)
Sollima rilegge il western in chiave populista e vagamente anarcoide: anche se ciò non va a detrimento di una presa immediata da vero cinema popolare, capace di costruire personaggi mitici senza per questo diventare discorso di secondo grado sulla mitologia del genere (come succede nel cinema di Leone). (Il Mereghetti)
Originale e ambizioso spaghetti western diretto da Sergio Sollima, che non si limita, come lascerebbe intendere il titolo, a far cantare le colt nel solito duello conclusivo. Mantenendosi fedele ai sacri canoni dell'avventura, con overdose di violenza e parolacce, sa anche dar rilievo ai caratteri, riuscendo perfino a trarre miracolosamente qualche palpito dal volto immobile di Lee Van Cleef. (Massimo Bertarelli)