Lancia Beta
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Citazioni sulla Lancia Beta.
- La Beta è la prima Lancia "secondo Fiat". [...] l'autotelaio è firmato dall'ingegner Sergio Camuffo, storico progettista della marca, ma sotto il cofano batte il quattro cilindri con distribuzione bialbero derivato da quello della "132" [...]. Un trapianto condotto con troppa fretta e troppa approssimazione che non tarderà a manifestare segni di rigetto. La rivoluzione nel mondo del trasporto merci che nasce dalla affermazione dei containers, ha ben pochi precedenti. Anche i porti devono adeguare le loro strutture [...]. Per quello di Genova [...] l'unica soluzione è quella costituita dallo sfruttamento delle pianure [...] al di la dei monti ma la "camionale" dei Giovi non è in grado di smaltire volumi di traffico così elevati. Il secondo valico diventa così realtà con l'inaugurazione della Voltri – Ovada [...]. Il pezzo forte della nuova arteria è la rampa elicoidale che si "avvita" per oltre 270° [...] pur mantenendo una pendenza in grado di essere affrontata [...] dai TIR. Sarà proprio questa curva a rappresentare un ostacolo insuperabile sulla strada della Beta. La succheruola dell'impianto di lubrificazione è collocata nella parte anteriore della coppa dell'olio, posizione corretta nel caso del montaggio longitudinale del motore, come previsto sui modelli Fiat ma letale quando, come nel caso della vettura della Lancia, la collocazione è trasversale. La rotazione di 90° del propulsore fa si che l'impianto di lubrificazione peschi l'olio alla estremità sinistra della coppa e quando si curva da quel lato la forza centrifuga spinge il lubrificante dalla parte opposta. La quantità d'olio presente nel circuito è di solito sufficiente ad evitare guai ma l'eccezionalità della curva ad elica della Voltri – Ovada non è stata prevista dai progettisti. Percorsa in discesa, e quindi curvando verso sinistra, l'olio viene centrifugato per oltre 40", una "apnea" troppo prolungata che porta all'asfissia dell'impianto. Risultato: la pressione scende a zero causando inevitabili cedimenti. (Mauro Coppini)
- Un disgraziato giorno dei primi anni Ottanta, tremila Lancia Beta furono consegnate ai clienti inglesi dopo aver trascorso lunghi mesi di attesa nei piazzali antistanti la Manica. La qualità dell'elettroforesi, il sistema di protezione delle lamiere, era allora molto scarsa nello stabilimento di Chivasso, e le Beta britanniche, intaccate dalla ruggine, cadevano letteralmente a pezzi. (Giorgio Garuzzo)
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