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Leonard Wolf

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Leonard Wolf (1923 – 2019), poeta, scrittore, docente e traduttore rumeno, naturalizzato statunitense.

Dall'introduzione a Bram Stoker, Dracula

traduzione di Adriana Pellegrini e Jimmy Boraschi, Longanesi & C., Milano, 1976, pp. 9-18.

  • Dracula, il libro che state per leggere, o per rileggere, è uno dei più terrificanti che siano mai stati scritti. È anche una delle opere letterarie più curiose, dal momento che in essa affiorano numerose contraddizioni. È senza dubbio un romanzo dell'orrore, in cui abbonda la materia macabra, terribile, straordinaria e a volte banale che ci si aspetta di trovare nelle letture truculente della sera tardi. D'altra parte, alcuni suoi tratti, d'una fantasia realistica e perentoria, evocano il ricordo d'antiche allegorie. Dovunque si guardi, guizzano le ombre di lotte primordiali: l'eterno conflitto tra la luce e il buio, la battaglia tra Cristo e Satana, e infine le complesse allegorie del sesso; il sesso nella sua sconcertante innocenza, oppure mefitico come i miasmi delle paludi. E tali aspetti sono colti, e percepiti, attraverso un caldo bagno di sangue che, per quanto ci ostiniamo a negarlo, ci affascina sino a indurci alla vergogna.
  • Dal 1897, quando è stato scritto Dracula, il libro ha introdotto nella cultura occidentale l'immagine di una creatura dotata di eccezionale forza simbolica, tanto che sentiamo di doverla odiare pur provando per essa una fatale ammirazione. Com'è elegante il mostro! Com'è forte, com'è raffinato, com'è solitario, com'è saggio. E soprattutto, e qui sta il mistero principale, com'è implacabile... ed erotico.
  • Il potere e l'eredità del libro sono presenti dappertutto. L'industria cinematografica di vari paesi continua a sfornare le avventure del Conte e dei suoi numerosi epigoni: il Barone Latoes, il Conte Alucard, il Conte Yorga, Blacula. Dal momento che vi sono oltre duecento titoli ispirati a Dracula (e ne appaiono di nuovi a velocità vertiginosa), è impossibile tentare una filmografia organica. La vecchia versione teatrale dell'opera, scritta da Hamilton Deane e John Balderston, è un pezzo forte dei teatri di provincia; e di tanto in tanto compaiono dei Dracula musicali. Vi sono i bambolotti di Dracula, i fumetti di Dracula (in cui, stranamente, Dracula è il «buono»). Con una discendenza simile, e senza dubbio a causa di essa, lo splendido romanzo Dracula di Bram Stoker non ha oggi il posto che gli spetta nella letteratura.
  • Il tipico romanzo gotico mette immancabilmente in scena una bellissima fanciulla perseguitata da uomini bruni, malvagi, quasi sempre italiani, le cui intenzioni sono tutt'altro che onorevoli. Fuggendo, la fanciulla finisce in una quantità di luoghi strani e pericolosi: cunicoli sotterranei, cripte, caverne, rovine, grotte, stanze segrete, cimiteri. Di solito la fanciulla è di finissima educazione, fragile e sensibile. Merita chiaramente un destino migliore di quello che la minaccia, e non occorre dire che viene salvata (anche più volte) da un giovane bello ma sessualmente innocuo, con cui, alla fine del libro, la fanciulla vivrà per sempre felice e contenta. È facile deridere questo genere di narrativa, ma i suoi esponenti migliori hanno prodotto opere durature o oggetto di frequenti riscoperte.
  • Il castello di Otranto non può certo essere definito un'opera appassionante, ma possiede l'ambientazione e la struttura che negli anni seguenti caratterizzarono il romanzo gotico.
  • [Su I misteri di Udolpho di Ann Radcliffe] Nonostante alcune interminabili descrizioni di luoghi in cui l'autrice non è mai stata, nonostante certe cadute nella poesia di quart'ordine, nonostante l'insistenza dell'autrice nello spiegare i suoi complessi misteri, l'opera ha un fascino irresistibile che incute rispetto.
  • Il vampiro è un'opera senza meriti particolari, priva di personaggi memorabili, con una trama appena accettabile e uno stile senza bagliori.
  • [Su Varney il vampiro] Il libro è una specie di calderone pieno d'entusiasmo, ove la tensione non si allenta mai.
  • Ciò che distingue Dracula dai racconti di vampiri che l'hanno preceduto, e da quelli comparsi in seguito, è la trattazione del folklore e della storia autentica, così che il romanzo di Stoker ha la consistenza di qualcosa conosciuto da tempo, o riesumato dal mondo dei ricordi.

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