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Louis Aragon

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Louis Aragon

Louis Aragon (1897 – 1982), storico, poeta e romanziere francese.

Citazioni di Louis Aragon

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  • Certo che ho conosciuto Rigaut! Sono proprio io che l'ho presentato a Drieu. Ciò che lo affascinava in Jacques Rigaut è il fatto che lui piaceva agli uomini, piaceva alle donne, anche alle donne a cui Drieu non piaceva affatto. È questo che l'attirava verso Rigaut. Ma poi Drieu ha scritto su di lui cose spaventose in La valise vide...[1]
  • Come si sa, funzione propria del genio è fornire idee ai cretini vent'anni dopo.
On sait que le propre du génie est de fournir des idées aux crétins une vingtaine d'années plus tard.[2]
  • Forse si troverà sorprendente che io dica con tanta ostinazione "i miei" quando parlo dei surrealisti. Si sa bene che cosa ci ha separato: la violenza, le ingiustizie, gli attacchi. Sì! Non da parte mia, avete osservato? Non una sola volta da trent'anni in qua. Credete che sia un caso? André Bréton, in queste ore tragiche, quando ci fu la rottura fra di noi perché io ero diventato comunista, perché volevo restare fedele alla parola data, mi disse con amarezza provocatoria: "E se ti fosse posto il problema, saresti in grado di difendere Rimbaud, Lautréamont davanti al partito?" A quel tempo, a quanto sembra, la cosa aveva l'evidenza dell'impossibilità... Ma dopo trent'anni si può vedere, e non soltanto per Rimbaud, Lautréamont, che nel mio partito ciò è diventato facile (un poco ho contribuito anch'io); ho sempre difeso il cielo della mia giovinezza... Arrivo a dirlo oggi, quando il surrealismo, da parte sua, si è "inserito nell'ordine" come ogni altra cosa, è diventato moda, è entrato nelle antologie, che finora non si è resa giustizia a André Bréton, né alla sua poesia né alla sua prosa che ha scritto...[3]
  • Gli occhi azzurri della Rivoluzione brillano di crudeltà necessaria.[4]
  • Ho reinventato il passato per vedere la bellezza del futuro.[5]
  • In realtà Philippe Sollers (l'autore) è un giovane borghese e non un metallurgico. Neppure Fabrice del Dongo o Frédéric Moreau erano organizzati in un sindacato. È vero che ci sono sempre persone alle quali le convinzioni impediscono di leggere La Chartreuse de Parme (Stendhal) o L'Education Sentimental (Flaubert). Per quanto possa sorprendervi, fra questa gente e voi o me non c'è un linguaggio comune.[6]
  • I parigini hanno dato alla piccola Taro una sepoltura straordinaria, dove tutti i fiori del mondo si sono incontrati. Capa, al mio fianco, piangeva, e quando il corteo funebre si è fermato ha nascosto i suoi occhi nella mia spalla.[7]
  • Quando tutte le parole del mondo insieme ti avrò dato | [...] inventerò per te la rosa.[8]

Falò

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Puro giovedì
Strade, campagne, dove correvo? Gli specchi mi cacciavano alle curve dei fossi.
I viali verdi! Un tempo, ammiravo, senza abbassare le palpebre, ma il sole non è più ortensia.
La vittoria gioca al carro simbolico: Flora e questa ragazza dalle labbra pallide. Troppo lusso per un prato senza pretese: ai pavesi, le bandiere! tutte le amanti saranno alle finestre. In mio onore? Vi sbagliate.

Pur jeudi
Rues, campagnes, oû courais-je? Les glaces me chassalent aux tournants vers d'autres mares.
Les boulevards certs! Jadis, j'admirais sans baisser les paupiòres, mais le soleil n'est plus un hortensia.
La victoria joue au char symbolique: Flore et cette fille aux lèvres pâles. Trop de luxe pour une prairie sans prétention: aux pavois, les drapeaux! toutes les amantes seront aux fenêtres. En mon honneur? Vous vous trompez.
(41)

Citazioni

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  • Nello stato del Michigan/esattamente ottantatré giorni/dopo la morte di qualcuno/tre allegri giovanotti distinti/ballarono tra loro una quadriglia/con il defunto/come fanno con le puttane/quei tipi della vecchia Europa/nei quartieri malfamati
    Dans l'état de Michigan/justement quatre-vingt-trois jours/après la mort de quelqu'un/trois joyeux garçons de velours/dansèrent entre eux un quadrille/avec de défunt/comme font avec les filles/les gens de la vieille Europe/dans les quarties mal famés (p. 40)

Note

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  1. Da Conversazione con Aragon di Frédéric Grover, in Pierre Drieu La Rochelle, Diario di un delicato, traduzione e nota di Milo De Angelis, SE, Milano, 2016, p. 94. ISBN 978-88-6723-198-0
  2. Da Traité du style (Trattato dello stile), éd. L'Imaginaire/Gallimard n.° 59, 1980, p. 64.
  3. Da Un perpétuel printemps; citato in Ernst Fischer, L'arte è necessaria?.
  4. Da Le Front rouge.
  5. Da Le fou d'Elsa. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
  6. Da Un perpétuel printemps; citato in Ernst Fischer, L'arte è necessaria?.
  7. Citato in Laura Zangarini, Gerda Taro, il ritratto della guerra, La Lettura, suppl. del Corriere della Sera, 3 settembre 2017, p. 28.
  8. Da Elsa, in L'ira e l'amore, pp. 217-219, Oscar Mondadori, Milano, 1999. ISBN 88-04-45960-3

Bibliografia

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  • Louis Aragon, Un perpétuel printemps; citato in Ernst Fischer, L'arte è necessaria? (Von der Notwendigkteit der Kunst), traduzione di Fausto Codino, Editori Riuniti, Roma 1975.
  • Louis Aragon, Falò (Feu de joie), traduzione di Claudio Rendina, Newton Compton Editori, Roma, 1979.
  • Louis Aragon, L'ira e l'amore, Oscar Mondadori, Milano, 1999. ISBN 88-04-45960-3

Altri progetti

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