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Madame Bovary (film 1949)

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Madame Bovary

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Jennifer Jones in una scena del film

Titolo originale

Madame Bovary

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1949
Genere drammatico, sentimentale
Regia Vincente Minnelli
Soggetto Gustave Flaubert (La signora Bovary)
Sceneggiatura Robert Ardrey
Produttore Pandro S. Berman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Madame Bovary, film statunitense del 1949 con Jennifer Jones, regia di Vincente Minnelli.

Frasi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Vi sono migliaia di Emma Bovary: io ho attinto dalla vita. E vi sono milioni di donne che vorrebbero essere Emma Bovary, e che si sono salvate non per virtù, ma solo per mancanza di coraggio. (Flaubert)
  • Sai perché l'orologio batte le ore? Per annunciare la morte di un'altra ora. (Emma)
  • Ai ricordi più felici... e ai più tristi. (Rodolphe) [brindisi]
  • Io sostengo che vi è della verità nella sua vicenda, e che la moralità senza verità non è affatto moralità. (Flaubert)

Citazioni su Madame Bovary

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  • Al processo Flaubert viene assolto perché l'arte ha il diritto di rappresentare la realtà, ma nella rilettura di Minnelli è la fantasia che sembra farla davvero da padrona. Programmaticamente infedele allo spirito del romanzo francese, questa versione (adattata da Robert Ardrey) è tutta dalla parte della protagonista, quintessenza dell'eroina romantica la cui solitudine è raccontata come in un gioco di specchi. (Il Mereghetti)
  • Minnelli ha lasciato da parte il fondo sociale dell'opera e ha puntato sulla psicologia complessa e instabile dell'eroina e su una scenografia accuratissima, che, come sempre nei suoi film, assume un ruolo fondamentale. (Georges Sadoul)
  • V. Minnelli lo diresse dopo aver letto saggi di Henry James, Somerset Maugham, Sigmund Freud sul personaggio, concludendo che Emma è una donna che cerca la bellezza, ma la trova soltanto nella sua mente. Ebbe accoglienze contrastate dai critici che, comunque, ne apprezzarono il puntiglio nella rievocazione ambientale, l'eleganza della messinscena e la bella sequenza del ballo. (il Morandini)

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