Nagib Mahfuz

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Naguib Mahfouz
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la letteratura (1988)

Naguib Mahfouz (1911 – 2006), scrittore egiziano.

  • Alessandria finalmente! Alessandria goccia di rugiada. Esplosione di nubi bianche. Sei come un fiore in boccio bagnato da raggi irrorati dall'acqua del cielo. Cuore di ricordi impregnati di miele e di lacrime.[1]
  • Iddio cela il Suo mistero nelle più piccole creature![2]
  • Non disprezzare mai la politica, perché la politica è la metà della vita, o la vita intera se si considera che la saggezza e la bellezza sono al di sopra della vita stessa.[3]
  • Potete giudicare quanto intelligente è un uomo dalle sue risposte. Potete giudicare quanto è saggio dalle sue domande.[4]

Vicolo del mortaio[modifica]

Incipit[modifica]

Il tramonto si annunciava e il Vicolo del Mortaio andava coprendosi di un velo bruno, reso ancora più cupo dalle ombre dei muri che lo cingevano da tre lati. Si apriva sulla Sanadiqiyya e poi saliva, in modo irregolare: una bottega, un caffè, un forno. Di fronte ancora una bottega, un bazar e subito la sua breve gloria terminava contro due case a ridosso, entrambe di tre piani.

Citazioni[modifica]

  • Niente è più brutto di una parola d'amore pronunciata freddamente da una bocca annoiata.

Explicit[modifica]

Il buon Kamil si accigliò, impallidì e gli occhi si riempirono di pianto ma lo Shaykh alzò le spalle indifferente e continuando a fissare il soffitto proseguì:
Chi muore d'amore, di pena se ne muore
senza di questo non c'è alcun bene nell'amore.
Infine si stropicciò le mani soffiandovi sopra e concluse:
"Signore e giudice di ogni cosa, concedici la misericordia dei santi. Signore, che io possa essere paziente, non ha forse ogni cosa la sua fine? Sì, ogni cosa ha la sua fine, che in inglese si dice end e si scrive e.n.d.".

Incipit di alcune opere[modifica]

Autunno egiziano[modifica]

Quando il treno si fermò, vide che non c'era nessuno ad attenderlo. Dov'era il suo segretario? Dov'era il personale d'ufficio e i fattorini? Cercò con lo sguardo fra la gente in piedi sul marciapiede, ma non riconobbe nessuno. Cosa era accaduto? L'attacco nei pressi del Canale era stato violento, ma anche Il Cairo era in subbuglio?
Lasciò il suo posto nella parte anteriore della carrozza e s'incamminò verso l'uscita, valigetta in mano, sentendosi teso e irritato, poi preoccupato, finché, spinto da un impulso naturale, cominciò a osservare con attenzione i volti della gente.

Il giorno in cui fu ucciso il Presidente[modifica]

Dormito poco. Poi un momento di calorosa aspettativa, sotto la coperta pesante. Dalla finestra entra un pallido raggio di luce che penetra con forza la fitta oscurità della stanza. O Signore, io m'addormento per Tua volontà, e per Tua volontà mi risveglio! Tu sei il Signore di tutte le cose. Ed ecco la chiamata alla preghiera dell'alba, che per me segna la nascita di un nuovo giorno. Eccola invocare il Tuo nome dal profondo del silenzio.

Il viaggio di Ibn Fattouma[modifica]

Vita e morte, sogno e veglia: stati dell'anima perplessa. Li attraversa passo dopo passo, prendendo spunti e suggerimenti dalle cose, brancolando nel mare dell'incertezza, aggrappandosi ostinatamente a una speranza che si rinnova con una misteriosa serenità. Viaggiatore, cosa stai cercando? Quali emozioni si agitano nel tuo cuore? Come controllerai i tuoi impulsi naturali e i tuoi pensieri incostanti? Perché ridi in modo così fragoroso come un cavaliere? Perché piangi come un bambino?

La via dello zucchero[modifica]

Le donne se ne stavano intorno al braciere, le teste vicine una all'altra e le mani distese verso la brace ardente: quelle di Amina scarne e colle vene sporgenti; quelle asciutte, quasi pietrificate, di Aisha, quelle di Umm Hanafī coriacee come scudi di tartaruga e infine quelle di Naīma belle, di un candido bianco.[5]

Note[modifica]

  1. Da Mīrāmār.
  2. Da Il ladro e i cani, p. 23.
  3. Da Il Palazzo del Desiderio.
  4. Citato in Focus, n. 105, p. 168.
  5. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Nagib Mahfuz, Autunno egiziano, traduzione di Daniela di Falco, Newton Compton, 2009. ISBN 9788854114685
  • Nagib Mahfuz, Il giorno in cui fu ucciso il Presidente, traduzione di Letizia Giuliani, Newton Compton, 2011. ISBN 9788854130555
  • Nagib Mahfuz, Il ladro e i cani, traduzione di Valentina Colombo, Universale Economica Feltrinelli, 2002. ISBN 8807811960
  • Naguib Mahfouz, Il Palazzo del Desiderio, traduzione di B. Pirone, Pironti, 2002. ISBN 8879371800
  • Naguib Mahfuz, Il viaggio di Ibn Fattouma, traduzione di Daniela Di Falco, Newton Compton, 2011. ISBN 9788854129726
  • Naguib Mahfouz, Vicolo del mortaio, traduzione di Paolo Branca, Universale Economica Feltrinelli, 1996. ISBN 8807811197

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]