Massimiliano Pavan

Massimiliano Pavan (1920 – 1991), storico italiano.

L'ideale politico di Lucano

L'epica della guerra civile si svolge attorno alle due figure di Pompeo e di Cesare, nei quali vengono identificate le fortune di una causa per cui combattere. Ma al poeta che considerava quelle vicende alla luce di un secolo di esperienza delle conseguenze di quella lotta, non sfuggiva la tara che accomunava le due parti nella definitiva condanna: l'odio di fazione e la brama di potere, frutto della corruzione morale — quis iustius induit arma? — scire nefas (Phars. I, 126-27). Ritorna in Lucano la visione sallustiana della decadenza causata dalla grandezza stessa: le ricchezze, frutto delle conquiste, provocarono la dissoluzione morale, l'amore per l'impiego della forza contro la legge. (p. 209)
Per Catone (II, 286-323) la guerra civile è un male, tanto è vero che egli si farebbe volentieri olocausto per scongiurarlo, nella coscienza che tale male ne genererà un altro peggiore, la tirannide. Ma poiché una forza di cose, una concatenazione di eventi, il Fato, l'hanno resa inevitabile e la coscienza di lui singolo si sente immune da tale responsabilità, la virtus individuale non s'oppone alla partecipazione a questo dramma storico di grandi conseguenze, ma si inserisce nell'esperienza del momento e vi opera, non avendo altra guida che la coscienza nel retto agire: la virtus segue secura il Fato. (p. 211)
Seneca aveva già sperimentato il tentativo di dare all'impero un imperatore che, sotto il consiglio del sapiens, sapesse con moderazione reggerne le sorti, e quando la sua azione risultò inefficace seguì i dettami del ritiro dignitoso, finché l'occasione propizia gli offrì l'arma della liberazione, il suicidio: come a Catone. (p. 219)

Bibliografia

Massimiliano Pavan, L'ideale politico di Lucano, in Atti. Classe di Scienze morali e lettere, tomo CXIII, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, Venezia, 1955.

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