Matteo Marchetti
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Matteo Marchetti (1989 – vivente), arbitro di calcio italiano.
Citazioni di Matteo Marchetti
[modifica]- [Agli arbitri della sezione arbitrale di Rovigo] Di chi abbiamo bisogno? Fondamentale è coinvolgere le persone più care nella nostra vita arbitrale, avere qualcuno che tiene alla nostra carriera. Famiglia, affetti e Sezione sono le nostre fondamenta, sono chi ci può aiutare. Senza una di queste tre noi crolliamo. Inoltre, la Sezione è casa, un gruppo che si portiamo dietro negli anni. Imparate a star bene tra di voi, apprendete da chi ha più esperienza e non criticate i vostri coetanei per i loro errori, anzi, imparate da loro, capite perché sono accaduti e vedrete che voi non ne farete mai di simili.[1]
- [Agli arbitri della sezione arbitrale di Viterbo] Dovete conoscere il regolamento e allenarvi con costanza ma occorre la mentalità, mettersi in discussione, avere capacità di autocritica e di autovalutazione delle proprie prestazioni. Non esaltatevi nei momenti positivi e non vi abbattete quando le cose non vanno bene. Anche le gare apparentemente facili devono essere affrontate con la stessa intensità e non prese sottogamba. Un altro pregio è quello di restare umili, imparare dagli errori degli altri anziché criticare i colleghi e domandarsi cosa dovremmo fare se un episodio simile accade a noi sul terreno di gioco. Potete imparare molto andando a vedere i colleghi quando arbitrano e ascoltare con attenzione i consigli degli osservatori arbitrali e degli arbitri più esperti. Questo consente di migliorarsi giorno per giorno e non lasciare nulla di intentato. Anche perché un bivio durante l’attività arbitrale arriva per tutti e occorre fare delle scelte.[2]
- La consapevolezza e la voglia di portare avanti un percorso di crescita sono fondamentali. Se l’allenamento o la partecipazione alle riunioni vengono sentiti come una costrizione, si tende a fare solamente il minimo indispensabile, accontentandosi. Se, invece, si ha piacere e passione, tutto viene automatico, niente pesa e si è pronti per affrontare sfide sempre più stimolanti con voglia e determinazione.[3]
- [Agli arbitri della sezione arbitrale di Rovigo] Per essere arbitro bisogna avere la cultura del lavoro e bisogna capire che quello che facciamo sono scelte, non sacrifici. Si nota l’arbitro che lo fa perché “deve” dall’arbitro che lo fa perché “ha fame” e perché è curioso. Voi dovete essere curiosi in campo, dai campi provinciali dove siete da soli ai campi nazionali dove sono presenti gli assistenti, se sta succedendo qualcosa a venti metri non accontentatevi, avvicinatevi e fate sentire la vostra presenza.[1]
- Sono sempre disponibile nei confronti dei giovani, mettendo loro a disposizione la mia esperienza per aiutarli nel percorso di crescita.[4]
Note
[modifica]- ↑ a b Citato in Maddalena Stella, LA FIGURA DELL’ARBITRO SPIEGATA DA MATTEO MARCHETTI , aia-figc.it, 10 dicembre 2022.
- ↑ Citato in Silvano Olmi, La lezione di Marchetti: "Ascolto dei colleghi e degli osservatori per migliorarsi sempre più", aia-figc.it, 4 maggio 2023.
- ↑ Citato in Emanuele Arturo Sacquegna, Marchetti: “Nulla arriva per caso, dobbiamo costruire i nostri successi”, aia-figc.it, 2 aprile 2002.
- ↑ Citato in Adriano Grassi, Festa di fine Stagione Sportiva con Carlo Pacifici e Matteo Marchetti, aia-figc.it, 4 luglio 2024.
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