Maura Furlotti

Maura Furlotti (1957 – vivente), ex calciatrice italiana.

Citazioni di Maura Furlotti

[Sul campionato mondiale femminile di calcio 1991] Il Mondiale fu preparato davvero in maniera impeccabile. Ricordo che la gente era molto accogliente e quando arrivammo nella struttura che ci avrebbe ospitato, l'East Lake Hotel, ci fecero trovare un grande dragone rosso, che per loro è un simbolo beneaugurante. E poi ho ancora negli occhi la bellissima coreografia preparata per l'inaugurazione al Tianhe Stadium e raffigurante un'enorme Fenice. [...] chiaramente la Cina [...] era totalmente diversa da quella di oggi: molte strade non erano asfaltate, usavano impalcature in bambù e tutti giravano in bicicletta. Inoltre mi colpì che all'epoca per gli stranieri si usava una moneta diversa rispetto a quella che circolava tra la popolazione.^[1]

Intervista di Pina Debbi, Guerin Sportivo nº 47 (771), 22-28 novembre 1989, p. 75.

Se, invece di Maura, il mio nome fosse Mauro, [...] mi dedicherebbero un bel titolone.
Ho cominciato in una squadra dal nome completamente in antitesi, Roma 70, dopo un anno sono passata alla Lazio. Forse farà sorridere, ma, pur essendo sempre rimasta in biancoceleste, tifo Roma in campo maschile. Si possono immaginare gli sfottò con le mie compagne di squadra.
Rimanere nella Lazio per me vuol dire soprattutto restare a Roma, con la mia famiglia, le mie amicizie, la mia quotidianità. Poi mi considero una pioniera di questa squadra, ho vissuto i momenti esaltanti [...] e i momenti di crisi nera [...]. Identifico la Lazio con la mia storia personale, mi sento colei che in qualche modo ha rappresentato e rappresenta la continuità. E questo mi inorgoglisce. Non mi sento un vero e proprio leader, o meglio lo sono solo in campo.
Siamo dilettanti e i cosiddetti rimborsi spese non permettono di vivere tranquillamente, anche se si è tra le migliori. Una vita avventurosa, viaggiare due o tre volte la settimana per raggiungere un'altra città, cambiare ambiente, ricominciare per un po' di gloria e di denaro in più non mi ha mai interessato, in tutta la mia carriera; ho sempre considerato questo aspetto troppo effimero per il mio carattere.