Mediano d'apertura
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Citazioni sul mediano d'apertura, ruolo del rugby.
- Al tempo in cui le madri lavavano la roba del rugby, mi diceva: "Tu ieri non hai giocato, i tuoi pantaloncini sono tutti bianchi". Le rispondevo: "Non hai che da leggere i giornali". Noi mediani di apertura eravamo una specie protetta. Vietato toccarci. Quando ci arrivava addosso una seconda linea, avevamo il permesso di farci da parte. C'erano uomini che mi impedivano di placcare il mio avversario diretto. Io lanciavo la difesa collettiva, poi quando avrei dovuto placcare, venivo sostituito da un compagno. (Pierre Albaladejo)
- Ci vuole lucidità. Sapere, sentire, capire, percepire, intuire che cosa succede di fronte, a fianco, alle spalle. Quando si può giocare con più confidenza e quando si deve farlo con più semplicità. Quando si può accelerare e quando si deve rallentare. Trovare il giusto equilibrio fra le avanti e le trequarti, l'iniziativa personale e la forza delle compagne, il gioco alla mano e con i piedi. Sempre una doppia responsabilità. (Emma Stevanin)
- Dura la vita da numero 10. E bella. Anzi: durissima e bellissima. Il regista della squadra. Mani, per passare il pallone e aprire il gioco. Piedi, per spostare l'azione, lanciare la squadra, esplorare il campo, sciogliere la pressione, liberare la fantasia. Ma anche grandi responsabilità. E se la squadra non gira e perde, fuori. (Marco Pastonesi)
- Onori e oneri. In eguale misura. Perché quando il mediano di apertura apre ai trequarti (i cavalieri), forse penalizza gli avanti (i fanti). Quando invece gioca per gli avanti, forse trattiene i trequarti. Perché quando il mediano di apertura calcia direttamente per l'ala, forse non si fida dei centri. Quando invece passa ai centri, forse cade nella banalità. (Marco Pastonesi)
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