Douglas Coupland

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Douglas Coupland nel 2005

Douglas Coupland (1961 – vivente), scrittore canadese.

Citazioni di Douglas Coupland[modifica]

  • A volte mi chiedo se Dio non si annoi a sapere tutte le risposte.[1]
  • La libertà che abbiamo su internet in questo preciso istante è tutta quella che avremo.[2]
  • Le persone sono ricordate per i fiori che hanno prodotto e per i semi che hanno gettato, non per il concime che hanno usato.[3]
  • Un'esposizione prolungata a qualunque linguaggio, visuale o verbale, altera di sicuro il modo in cui un bambino percepisce il suo universo.[4]

Fidanzata in coma[modifica]

Incipit[modifica]

Mi chiamo Jared, e sono un fantasma.[5]

Citazioni[modifica]

  • In quel periodo non ero in grado di capire che gran parte dell'età adulta consiste nel sapersi riconciliare con l'imbarazzo e la sostanziale estraneità delle proprie emozioni. La gioventù è l'epoca in cui si vive a beneficio di un pubblico puramente immaginario.
  • Il destino è quello a cui lavoriamo. Il futuro non esiste ancora. La fatalità è solo per gli sfigati.
Destiny is what we work toward. The future doesn't exist yet. Fate is for losers.

Generazione X[modifica]

Incipit[modifica]

Una volta, verso la fine degli anni Settanta, quando avevo quindici anni, ho speso fino all'ultimo centesimo dei miei risparmi in banca per salire su un 747 e attraversare il continente fino a Manitoba, nelle sperdute praterie canadesi, per assistere a un'eclissi totale di sole. Immagino di essere stato uno spettacolo ben strano, alla mia giovane età, magro come un chiodo e praticamente albino, a chiedere tranquillamente una camera in un motel di TraveLodge per poi trascorrervi la serata da solo a guardare allegramente i programmi disturbati dalla televisione via cavo e a bere acqua da tumbler di vetro lavati e riconfezionati così tante volte da sembrare passati alla carta vetrata.

[Douglas Coupland, Generazione X, traduzione di Marco Pensante, Interno Giallo Editore, Milano 1992.]

Citazioni[modifica]

  • OSCURISMO: L'abitudine di scandire i momenti della vita quotidiana con riferimenti oscuri per chiunque (per esempio film dimenticati, divi della televisione scomparsi da tempo, nazioni scomparse, ecc.) come mezzo subliminale per sfoggiare la propria erudizione e al tempo stesso il proprio desiderio di distacco dalla cultura di massa.
  • SUCCESSOFOBIA: Il terrore che, una volta raggiunto il successo, i nostri desideri vengano dimenticati e non ci sia più nessuno a soddisfare le nostre esigenze infantili.
  • TABÙ PERSONALE: Qualsiasi regola di vita confinante con la superstizione che permetta di affrontare la vita quotidiana in mancanza di dogmi culturali o religiosi.
  • EMIGRAZIONE DALL'UFFICIO MALSANO: Tendenza delle maestranze giovani a licenziarsi o comunque a evitare impieghi in uffici poco salubri o luoghi di lavoro che possono provocare la Sindrome da Ufficio Malsano.
  • PERDENTISMO: La tendenza a schierarsi invariabilmente dalla parte del più debole. La forma espressiva consumistica della suddetta filosofia consiste nell'acquisto di beni poco conosciuti, "tristi" o di scarsa qualità: «Sì, lo so che questi würstel sono uno schifo, ma facevano un effetto così triste in mezzo a tutte le altre pietanze yuppie che non ho potuto fare a meno di comprarli».
  • IPODOSE STORICA: Trovarsi a vivere in un periodo storico nel quale niente sembra accadere. I sintomi principali comprendono l'assuefazione ai quotidiani, alle riviste e ai notiziari televisivi.
  • OVERDOSE STORICA: Trovarsi a vivere in un periodo storico nel quale sembra accadere troppo. I sintomi principali comprendono l'assuefazione ai quotidiani, alle riviste e ai notiziari televisivi.
  • BASSIFONDISMO STORICO: Visitare tavole calde, zone industriali abbandonate, sobborghi rurali e in genere qualsiasi luogo in cui il tempo sembri essersi fermato da molti anni, in modo da provare sollievo al momento del "ritorno al presente".
  • BRASILIFICAZIONE: Il divario sempre crescente fra ricchi e poveri e la conseguente scomparsa del ceto medio.
  • VIAGGIO VACCINATO NEL TEMPO: Fantasticare di tornare indietro nel tempo, ma solo dopo essersi adeguatamente vaccinati.
  • RECINTO DA INGRASSO: Postazione di lavoro piccola e angusta costruita con pannelli smontabili rivestiti in stoffa abitata in genere da un membro del personale impiegatizio. Così denominata a ricordo dei cubicoli usati per il bestiame prima della macellazione.
  • SOLIDARIETÀ GENERAZIONALE: Il desiderio di una determinata generazione di etichettare come imbelle quella successiva, allo scopo di esaltare il proprio orgoglio collettivo: «I giovani d'oggi non fanno mai niente. Sono talmente apatici. Una volta noi uscivamo a protestare. Loro invece non fanno che spendere e lamentarsi.»
  • OZ – MOSI: L'incapacità di trovare confermata nel proprio lavoro l'alta opinione che si ha di sé.
  • AMICI DELLA TERRA: Sottoclasse giovanile particolarmente interessata alla cucina vegetariana, l'abbigliamento batik, le droghe leggere e gli stereo. Estremamente sinceri, spesso carenti di senso dell'umorismo.
  • ETNOMAGNETISMO: La tendenza giovanile a cercare habitat più espansivi e disinibiti: «Là da voi non capireste mamma; qui la gente si abbraccia per salutarsi.»
  • STAMPELLISMO: Ferma convinzione della presenza costante di una rete di sicurezza finanziaria ed emotiva pronta a lenire i dolori della vita. Solitamente è costituita dai genitori.
  • PRESUNZIONE DI DIVORZIO: Particolare forma di Stampellismo, consistente nel credere che se un matrimonio non funziona, non c'è niente di cui preoccuparsi: è sufficiente divorziare.
  • RIFIUTO DEL PRESENTE: L'atto del convincersi che l'unico periodo in cui varrebbe la pena di vivere è il passato, e il solo che potrà mai rivelarsi interessante è il futuro.
  • BAMBIFICAZIONE: Il trasformare creature viventi in personaggi dei fumetti dotati degli atteggiamenti e della moralità di una borghesia giudaico-cristiana.
  • MALATTIE DA BACI: Credenza profondamente radicata che la punizione sarà sempre sproporzionata alla colpa: il buco dell'ozono viene dal buttare rifiuti per terra.
  • SPETTACOLARISMO: Essere affascinati dalle situazioni estreme.
  • SURROGATO DI STATUS: Oggetto carico di fascino intellettuale o alla moda, che viene usato allo scopo di sostituirne idealmente un altro che ha l'unico pregio di costare caro: «Brian, guarda che hai lasciato il tuo libro di Camus nella BMW di tuo fratello.»
  • OMBRA PLATONICA: Amicizia asessuale con un membro dell'altro sesso.
  • PUNTO ZERO MENTALE: Il luogo in cui ci si immagina sorpresi dallo scoppio di una bomba atomica. Spesso è un centro commerciale.
  • CULTO DELLA SOLITUDINE: Il bisogno ossessivo di autonomia, solitamente a spese delle proprie relazioni a lungo termine. Nasce spesso da aspettative smisurate nei confronti del prossimo.
  • SCHADENFREUDE DELLE CELEBRITÀ: Esaltazione morbosa che si prova nel discorrere della morte di personaggi famosi.
  • MANIMALISMO GIAPPONESE: L'estetica architettonica più frequentemente riscontrabile fra i giovani rampanti privi di radici culturali.
  • BLOCCO DELL'ELETTORE: Tentativo, comunque inutile, di esprimere il proprio dissenso nei confronti dell'attuale sistema politico rifiutandosi semplicemente di andare a votare.
  • CENTOUNISMO: Voler sezionare (spesso in dettagli infinitesimali) tutti gli aspetti della vita con l'aiuto di una psicologia spicciola solo in parte compresa.
  • FAMIGLIA D'ARIA: Descrizione del falso senso comunitario riscontrabile fra i colleghi di lavoro all'interno degli uffici.
  • TELE-PARABOLE: Insegnamenti morali derivati dalle serie televisive e applicati alla realtà quotidiana. «È proprio come nell'episodio in cui Jan perdeva gli occhiali!»
  • QRC: Quelle rottura di coglioni. «Jamie è rimasta bloccata all'aeroporto di Roma per 36 ore, cioè, è stata proprio una giornata QRC.»
  • RIPRODUZIONE STRANAMORICA: Far nascere figli per compensare il fatto di non credere più nel futuro.
  • APATIA DA GLORIA: Particolare attitudine mentale che si fonda sul presupposto dell'inutilità di qualsiasi azione umana a meno che l'intraprenderla non porti a diventare famosi. L'Apatia da Gloria è spesso confusa con la pigrizia, ma ha radici molto più profonde.

Incipit di Microservi[modifica]

Stamattina, appena dopo le undici, Michael si è chiuso a chiave nel suo ufficio e non ne è più uscito.[5]

Note[modifica]

  1. Da Onniscienza, Internazionale, n. 831, 29 gennaio 2010, p. 37.
  2. Da Se il mio telefono sa per chi voti, Internazionale, n. 1119, 11 settembre 2015, p. 94.
  3. Da Cercando Morrissey, Internazionale, n. 635, 31 marzo 2006, p. 44.
  4. Da Microservi.
  5. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia[modifica]

  • Douglas Coupland, Fidanzata in coma (Girlfriend in a Coma, 1998), traduzione di E.G. Guarnieri e M. Pensante, Feltrinelli, 2000.
  • Douglas Coupland, Generazione X (Generation X: Tales for an Accelerated Culture, 1991), traduzione di Marco Pensante, Mondadori, 1996.
  • Douglas Coupland, Generazione X (Generation X: Tales for an Accelerated Culture, 1991), traduzione di Marco Pensante, Interno Giallo Editore, Milano, 1992. ISBN 88-356-0168-1
  • Douglas Coupland, Microservi (Microserf, 1995), traduzione di N. Vallorani e E. Guarneri, Feltrinelli, 1998. ISBN 8807815028.

Altri progetti[modifica]