Nabucco

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Il libretto del Nabucco

Nabucco (titolo originale Nabucodonosor), opera lirica musicata da Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera. Si tratta di un dramma lirico in quattro parti rappresentato per la prima volta al Teatro della Scala di Milano il 9 marzo 1842.

Citazioni dall'opera[modifica]

  • Gli arredi festivi giù cadano infranti, il popol di Giuda di lutto s'ammanti! | Ministro dell'ira del Nume sdegnato il rege d'Assiria su noi già piombò | di barbare schiere l'atroce ululato | nel santo delùbro del Nume tuonò! (Coro, I, I)
  • Mio furor non più costretto | fa dei vinti atroce scempio; | saccheggiate, ardete il tempio | fia delitto la pietà! | Delle madri invano il petto | scudo ai pargoli sarà. (I, VI)
  • Chi mi toglie il regio scettro? | Qual m'incalza orrendo spettro! | Chi pel crine ohimè m'afferra? | Chi mi stringe? ... | Chi m'atterra? | O mia figlia! .. e tu pur anco | non soccorri al debil fianco? | Ah fantasmi ho sol presenti | hanno acciar di fiamme ardenti! | È di sangue il ciel vermiglio, | sul mio capo si versò! | Ah perché, perché sul ciglio | una lacrima spuntò? | Chi mi regge? ... io manco! (I, VIII)
  • Il maledetto non ha fratelli. (II, 4; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli)
  • O dell'ambita gloria | giorno tu sei venuto | assai più vale il soglio | che un genitor perduto; | cadranno regi e popoli | di vile schiava al pié. (Abigalille, III, III)
  • Va pensiero sull'ali dorate, | va ti posa sui clivi, sui colli | ove olezzano libere e molli | l'aure dolci del suolo natal! | Del Giordano le rive saluta, | di Sïonne le torri atterrate … | oh mia patria sì bella e perduta! | Oh membranza sì cara e fatal! | Arpa d'or dei fatidici vati | perché muta dal salice pendi? | Le memorie nel petto raccendi, | ci favella del tempo che fu! | O simìle di Solima ai fati | traggi un suono di crudo lamento, | o t'ispiri il signore un concento | che ne infonda al patire virtù! (Coro degli ebrei sull'Eufrate: III, IV)

Citazioni sul Nabucco[modifica]

  • Davvero il manifesto ha torto, | di falso dovrebbe essere incriminato. | Perché annunciarci Nabucodonos-or | quand'è Nabucodonos-ottone?
Vraiment l'affiche est dans son tort, | en faux on devait la poursuivre. | Pourquoi nous annoncer Nabucodonos-or | quand c'est Nabucodonos-cuivre?[1]

Note[modifica]

  1. Manifesto apparso in occasione della prima parigina dell'opera (1844), quando la critica francese accusò Verdi di aver dato troppo spazio, nello spartito dell'orchestra, agli ottoni (cuivre in francese). (Piero Mioli (a cura di), Verdi – Tutti i libretti d'opera, p. 85)

Bibliografia[modifica]

  • Piero Mioli (a cura di), Verdi – Tutti i libretti d'opera, Newton Compton editori, Roma, 1996. ISBN 88-8183-108-2

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