Philip Barantini
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Philip Barantini, regista, produttore cinematografico, sceneggiatore e attore britannico.
repubblica.it, 3 aprile 2025.
[Su Adolescence]
- [«Come è nato questo progetto?»] In modo molto banale, come capita spesso. Ho incontrato un produttore della Plan B [la società di cui è socio anche Brad Pitt] che mi ha chiesto di pensare a una serie da fare con Stephen Graham con cui avevo già realizzato il film Boiling Point – Il disastro è servito. Al produttore non importava tanto il tema, importava il come. Cioè voleva che fosse, come Boiling Point, tutto girato in piano sequenza, senza stacchi. Ne ho parlato subito con Stephen. Eravamo in macchina, stavamo andando da qualche parte per promuovere il film e ci siamo messi a parlare di questi fatti di cronaca che ci avevano molto colpito. Abbiamo coinvolto Jack, che si è messo a studiare, finendo dritto nel tunnel di questi siti, account, forum in gran parte clandestini, di maschi per maschi, che propagandano la misoginia fino a teorizzare la violenza contro le donne.
- Pensavamo, all'inizio, che il lavoro fosse buono perché ci avevamo messo l'anima, ma io contavo che avrebbe funzionato, al massimo, nel Regno Unito, dove c'erano stati alcuni casi molto seguiti dall'opinione pubblica di ragazzini che avevano accoltellato delle coetanee. Storie accadute in luoghi e contesti diversissimi, da Nord a Sud del Paese.
- [Sulla manosfera] [...] quel mondo è spaventoso. Spaventa, giustamente, i genitori di maschi e femmine. Io ho una bambina di otto anni, è ancora piccola, ma io ho già paura di quello che può vedere su YouTube, del fatto che cominci a capire o anche solo incuriosirsi. Sapendo quello che si rischia di trovare lì dentro, l'istinto è di tenerla più lontana possibile.
- Quando succedono queste tragedie si tende a dare sempre la colpa alle famiglie. I primi indiziati sono madri e padri. Abbiamo discusso molto con Jack e Stephen di questo e ci siamo trovati d'accordo sul fatto che volevamo che la famiglia alle spalle dell'autore del delitto fosse una famiglia normale, non disfunzionale. Non volevamo mostrare una madre depressa o un padre alcolizzato ma una famiglia di lavoratori, serena e senza smagliature. Ma proprio per questo facciamo capire che può succedere a chiunque, che siamo tutti fragili. L'unico mezzo che abbiamo a disposizione per affrontare quello che ci circonda è tenere sempre aperta la comunicazione tra genitori e figli. Lo scopo della nostra serie è invitare al dialogo.
Filmografia
[modifica]- Adolescence (2025)
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