Pierangelo Bertoli

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Pierangelo Bertoli, 1991

Pierangelo Bertoli (1942 – 2002), cantautore italiano.

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Rosso colore dell'amore[modifica]

Etichetta: Lega del Vento Rosso, 1974.

  • Il rosso è il colore dell'amore. (da Rosso colore, n. 3)
  • Voglio stare nel mondo, dare un senso alla mia vita, e riempirla di sorrisi nuovi e veri. (da C'era un tempo, n. 1, lato B)

Eppure soffia[modifica]

Etichetta: CGD, 1976, prodotto da Arturo Zitelli.

  • Eppure il vento soffia ancora. (da Eppure soffia, n. 1)

A muso duro[modifica]

Etichetta: Ascolto, 1979.

  • E adesso che farò, non so che dire | ho freddo come quando stavo solo | ho sempre scritto i versi con la penna | non ho ordini precisi di lavoro. | Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani | e quelli che rubavano un salario | i falsi che si fanno una carriera | con certe prestazioni fuori orario. (da A muso duro, n. 1)
  • Ho speso quattro secoli di vita | e fatto mille viaggi nei deserti | perché volevo dire ciò che penso, | volevo andare avanti ad occhi aperti. | Adesso dovrei fare le canzoni | con i dosaggi esatti degli esperti | magari poi vestirmi come un fesso | per fare il deficiente nei concerti. (da A muso duro,[1] n. 1)
  • Non so se sono stato mai poeta | e non mi importa niente di saperlo | riempirò i bicchieri del mio vino | non so com'è però vi invito a berlo | e le masturbazioni cerebrali | le lascio a chi è maturo al punto giusto | le mie canzoni voglio raccontarle | a chi sa masturbarsi per il gusto. (da A muso duro, n. 1)
  • Canterò le mie canzoni per la strada | ed affronterò la vita a muso duro | un guerriero senza patria e senza spada | con un piede nel passato | e lo sguardo dritto e aperto nel futuro. | E non so se avrò gli amici a farmi il coro | o se avrò soltanto volti sconosciuti | canterò le mie canzoni a tutti loro | e alla fine della strada | potrò dire che i miei giorni li ho vissuti. (da A muso duro, n. 1)

Album[modifica]

Etichetta: Ascolto, 1981.

  • A volte sono stanco di pensare | mi sento come un pesce senza il mare. (da La fatica, n. 1)
  • Mi piace scombinare l'acquisito | e rivoltar la giacca ad un partito | e fare i conti in tasca alle morali e tradizioni | col gusto di scoprire le finzioni. (da La fatica, n. 1)
  • Amore mio, mi mancan le parole | per costruire torri in faccia al sole | sarà perché son stato troppo tempo a vegetare | e l'ho chiamato spesso riposare. (da La fatica, n. 1)
  • Mi piace respirare la chiarezza | sentire dentro un po' di tenerezza | rompendo i bugigattoli dei dogmi culturali | stampati sulle tavole di pietra o sui giornali. (da La fatica, n. 1)
  • Amore mio, se a volte mi nascondo | se chiudo le mie entrate a questo mondo | è solo per cercare di capire come sono | mi sento naufragare e mi abbandono. (da La fatica, n. 1)
  • A volte si cambia lo scenario per acquistare un pezzo di inutilità | dimenticando il tempo che non tornerà. (da Caccia alla volpe, n. 3)
  • La trova, la perde, la ritrova, | ci lascia la carne e la paura | ma sa che non basterà una notte | per avere la sua pelle o le sue trecce. (da Caccia alla volpe, n. 3)
  • Col tuo passato di inquisizione | e il tuo presente da denunciare | col tuo futuro di medioevo | e i tuoi pensieri nel capitale | col tuo sorriso di porcellana | e i tuoi ritorni che chiami nuovi | le tue indulgenze vendute all'asta | e le crociate che non ritrovi. (da Bianchezza, n. 7)
  • Il sacramento, poi la Sacra Rota | la verginità, l'astinenza devota | le donazioni fatte dai penitenti | e i più pietosi veli calati sui conventi | la tua censura, la religione di Stato | dal codice Rocco verso il Concordato | la frigidità, le torture più vere | e le benedizioni sulle camicie nere. (da Bianchezza, n. 7)

Frammenti[modifica]

Etichetta: CGD, 1983.

  • Non amo trincerarmi in un sorriso | detesto chi non vince e chi non perde | non credo nelle sacre istituzioni | di gente che ha il potere e se ne serve. (da Così, n. 1)
  • Nell'attimo che brucia la ragione | io butto al fuoco tutte le mie croci | e semino i miei fatti personali | mischiati a tutto quello che è sociale | e vivo con la stessa indipendenza | gli scandali le guerre o la spirale. (da Così, n. 1)

Sedia elettrica[modifica]

Etichetta: CGD, 1989.

  • Spenderò attentamente la mia sincerità | Parlerò di rivolta con caparbietà | Seguirò, traccerò un sentiero ovunque sia | Una strada buia, forse, ma mia. (da Una Strada, n. 5)

301 guerre fa[modifica]

Etichetta: BMG Ricordi, 2002.

  • Mi guardi ma in fondo non vedi | o forse nemmeno ci credi | Che un'anima stesa ai tuoi piedi ti possa affrancare dai troppi perché. (da Se solo lo vuoi, n. 7)
  • Le grandi solitudini ci fanno così ruvidi | E staccano i telefoni, tu chiama col cuore se vuoi. (da Le grandi solitudini, n. 10)
  • Le grandi solitudini se arrivano a toccarsi lo sai | Non bastano i telefoni del mondo per dire tutto di noi | Tutto di noi. (da Le grandi solitudini, n. 10)

Parole di rabbia, pensieri d'amore[modifica]

Etichetta: BMG Ricordi, 2006.

  • Io canterò come un sole improvviso in giorno d'aprile. (da Adesso, disco 1, n. 1)

Citazioni su Pierangelo Bertoli[modifica]

  • Giovanni utilizzò un permesso breve per andare in Emilia a un concerto di Pierangelo Bertoli, che era stato marxista-leninista come lui. In quella regione Giovanni aveva i suoi ricordi più importanti, da Gipo al Convegno di Bologna. Bertoli si dichiarava ancora marxista-leninista, e in cuor suo anche Giovanni. (Nadia Terranova)

Note[modifica]

  1. Scritta con F. Urzino.

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]