Prima presidenza di Donald Trump
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Citazioni sulla prima presidenza di Donald Trump.
Citazioni
[modifica]- Credo sia un momento terribile per essere americani. È orribile vedere quanta rabbia c'è nelle persone, nei confronti del diverso, degli immigrati, delle altre religioni... e se ascolti parlare Trump, hai l'impressione di sentire direttamente Hitler nei suoi primi discorsi. (Robert Picardo)
- Donald Trump considera la presidenza come una delle sue aziende: l'unico scopo è servirlo. [...] Non pensa che lo scopo del Dipartimento di Giustizia sia sostenere la legge. No, no, no, è eseguire gli ordini del presidente. Probabilmente pensa anche che lo scopo del Dipartimento dell'Energia sia quello di caricare il suo iPhone. (Trevor Noah)
- La peggior cosa che sia capitata all'America dall'11 settembre. (Joe Dante)
- La presidenza Trump mi aveva non solo irritato, ma era persino riuscita a mettermi ansia. (Enrico Deaglio)
- Niente mi fa più paura di una presidenza Trump. Sono terrificato all'idea che diventi presidente. [...] Ho considerato di trasferirmi in Canada. (Stephen King)
- Non ha mai voluto essere eletto. Avendo ottenuto la parte non vuole neppure recitarla [...]. Anziché parlare per l'intera nazione – il compito di un presidente – ha parlato per sé stesso. Anziché applicare valori condivisi, ha attribuito colpe. La presidenza necessita di attenzione e ingegno. Tutti i presidenti di successo sono conosciuti per avere detto meno, anziché di più. [...] Trump non è adatto alla presidenza. È un ruolo sceneggiato, lui invece è un improvvisatore. È una posizione di responsabilità, al contrario lui è uno spirito libero. Sì, il contratto dura quattro anni. Ma nella sua condizione a alla sua età, qual è il punto di fare un lavoro che neanche vuole? (David Von Drehle)
- Oggi è la fine del governo malevolo di una persona che negli ultimi quattro anni della sua presidenza ha portato corruzione, oppressione e problemi per il suo popolo e per le nazioni del mondo. (Hassan Rouhani)
- Questa è una presidenza in cui le caratteristiche principali che la definiscono non sono né l'ideologia né la policy. Ma la nevrosi. (Bret Stephens)
- Sarebbe ragionevole rendersi conto che non solo Trump non ha fatto nulla per chi lo ha votato, ma ha aiutato soprattutto i milionari come lui. Farlo, però, significherebbe riconoscere di essere stati degli ingenui, illusi dai tanti specchietti per le allodole agitati durante la campagna presidenziale (e poi ancora durante tutta la presidenza): le "invasioni" di immigrati, il muro al confine con il Messico, il bisogno di sicurezza... (Massimo Polidoro)
- Se la presidenza Trump non ha spinto una persona a cambiare il proprio approccio dalle fondamenta, allora niente lo farà cambiare. (Alexandria Ocasio-Cortez)
- Talvolta Donald Trump è sembrato un tiranno in erba, un Nixon corrotto, un populista istigatorio o un grande corporativista. [...] ma è chiaro che fondamentalmente non è nessuna di queste cose. Fondamentalmente, Trump è infantile. Ci sono tre facoltà che la maggior parte degli adulti maturi raggiungono quando compiono 25 anni. [l'abilità di mantenere la contrazione, la consapevolezza delle proprie capacità e lo sviluppo della teoria della mente] Trump non ha ne ha padronanza di nessuna di queste. L'immaturità è diventata la nota dominante della sua presidenza, e la mancanza di autocontrollo il suo leitmotif. (David Brooks)
- Trump, che da quando ha assunto l'incarico di presidenza lancia minacce e ricatti a tutti i paesi e semina problemi senza precedenti nel mondo, si rivela inappropriato a detenere il comando supremo delle forze armate di un paese; è un cercatore di rogne, un gangster, più che un uomo politico. (Kim Jong-un)
- Trump è l'uomo che ha provato a smantellare tutte quelle istituzioni e organismi sovranazionali che hanno cercato di disciplinare, in qualche modo, la società internazionale dopo la fine della Seconda guerra mondiale: disciplinare i traffici commerciali, i rapporti economici e quelli militari. Da presidente, Trump si è trovato a fare i conti con un mondo di grandi organismi e istituzioni internazionali. Un mondo che Trump, anche per ragioni personali antecedenti al suo ingresso alla Casa Bianca, ha sempre concepito, vissuto, come un qualcosa di ostile, di limitante. (Sergio Romano)
- Trump è riuscito a convertire l'ufficio di presidenza in una macchina per promuovere i suoi affari. Trascorreva un terzo delle sue giornate visitando le sue proprietà; lo hanno accusato di essere pigro ed incompetente, ma non avevano capito cosa intendesse fare una volta al governo. Era lì per fare soldi, consolidare il suo potere e punire i suoi nemici. Aveva degli scopi diversi da un presidente democratico. (Ruth Ben-Ghiat)
- Trump è un narcisista maligno? [...] Non si può capire la sua presidenza, senza sapere questa cosa. (George T. Conway III)
- Trump ha distrutto, sprecato e compromesso tutto ciò che ha potuto. Trump e i suoi alleati – in senato, nel governo e nei mezzi d'informazione di estrema destra – hanno rotto alleanze costruite con pazienza. Queste persone non comprendono il vero valore della democrazia, e non lo comprenderanno mai. (Anne Applebaum)
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- Molti mi chiedono come mai twitto spesso di Trump e che c'entra con me, che sono un debunker, un cacciatore di bufale, uno che si occupa di scienza, non di politica. Semplice: Donald J. Trump è una bufala vivente. È un complottista alla Casa Bianca. Le sue decisioni influenzano l'intero pianeta. Le sue scelte per lo staff che lo circonderà sono antiscienza pura. È un idiota circondato da furbi: per un debunker è inevitabile occuparsene. E preoccuparsene.
- Documentatevi su cosa dice e fa e soprattutto su chi sono e cosa dicono i membri del suo staff. Leggete le loro dichiarazioni dirette, non filtrate. In confronto, George Bush Jr. era un genio circondato da sommi sapienti. Forse chi non conosce l'inglese è un po' schermato dalla barriera linguistica e non riesce a cogliere l'intonazione boriosa dell'imbecille che pensa di sapere tutto e in realtà non sa niente. Ma il modo di parlare, il modo di gesticolare, il modo di twittare di Trump ricorda senza ambiguità quello di tanti complottisti, sciachimisti, antivaccinisti con i quali ho avuto a che fare in questi anni di debunking. Il suo modo di fare è quello di chi dice "Non mi serve la scienza, non mi servono gli esperti, mi basta quello che so e quello che vedo".
- Come debunker, vedere l'antiscienza al potere, assistere al trionfo strafottente di chi pensa che le proprie opinioni contino più dei fatti, che studiare e prepararsi non serva, mi mette paura. Sì, paura: perché la storia è già abbastanza ricolma dei danni causati quando una nazione ha abbracciato l'antiscienza e l'ha portata al potere. Non abbiamo bisogno di "dargli una possibilità", come sento dire a tanti. Sappiamo già come va a finire. [...] Se quello che dico vi scoccia, siete liberi di non seguirmi e di non leggermi. Fate pure. Ma non siete liberi di sfuggire alle decisioni della presidenza Trump.
- Ci aspettano almeno quattro anni di antiscienza pura al potere in America, che avrà effetto su di noi, perché le decisioni prese là, ci piacciano o no, influenzano anche noi; influenzano il mondo. Forse non dovrei chiamarla antiscienza, perché la scienza viene spesso percepita come fredda, astratta, soggetta a ripensamenti: dovrei chiamarla, molto semplicemente, antirealtà. Non ne faccio questione di politica: i fatti non sono né di destra né di sinistra, sono fatti e basta, e sono quelli che sono. [...] la realtà ha da tempo immemorabile questo sublime difetto di infischiarsene delle opinioni e delle ideologie e di tutti gli idioti che pensano di poterla piegare al loro volere, e poi presentare il conto. Come debunker, insomma, non posso stare a guardare mentre si fa scempio della scienza e del mondo.
- Abbiamo un presidente che non si prende responsabilità di niente, uno che dà sempre la colpa agli altri. Se verrà rieletto, saprete cosa aspettarvi: il numero dei morti per il Covid continuerà a crescere sempre di più e la gente a perdere il posto.
- Donald Trump ha trasformato questo Paese in un campo di battaglia devastato da vecchi risentimenti e nuove paure. Pensa che la frammentazione lo aiuti. Il suo narcisismo è diventato più importante del benessere della nazione che guida. Chiedo a tutti gli americani: guardate dove siamo e ripensateci.
- Il mio predecessore ha detto all'NRA che è orgoglioso di non aver fatto nulla per le armi quando era Presidente. Dopo l'ennesima sparatoria in una scuola dell'Iowa, ha detto che dovremmo "farcene una ragione". Io dico che dobbiamo porvi fine.
- Il presidente continua a dirci che il virus sparirà, continua ad aspettare il miracolo. Non ci sarà nessun miracolo.
- Il problema è che quando il virus è arrivato, il presidente ha detto a tutti di non preoccuparsi, che il Covid-19 sarebbe andato via. Ha detto che con il caldo sarebbe andato via. Ha anche detto di iniettarsi del disinfettante. Poi ha chiarito che scherzava, ma molte persone hanno pensato che fosse serio. Ha detto che era tutto sotto controllo. Ma intanto stiamo per perdere altre 200mila persone.
- L'ultima amministrazione ha varato una riduzione delle tasse di 2.000 miliardi di dollari che ha avvantaggiato in modo preponderante i ricchi e le grandi aziende e ha fatto esplodere il deficit federale. Ha aumentato il debito nazionale più di qualsiasi altro mandato presidenziale nella storia americana. Per la gente a casa, qualcuno pensa davvero che il fisco sia giusto? Pensate davvero che i ricchi e le grandi aziende abbiano bisogno di altri 2.000 miliardi di dollari di agevolazioni fiscali? Io no di certo.
- Trump continua a dire che se solo fosse presidente, non accadrebbe nulla di tutto questo, che sareste al sicuro. Beh, indovinate: il presidente è lui, che lo sappia o meno. E queste cose stanno succedendo lo stesso.
- Trump non ha un piano, la risposta di questo presidente è stata tragica. In tanti continuano a morire perché non ha preso sul serio il virus. Un presidente responsabile di tante morti non può rimanere al potere.
Citazioni in ordine temporale.
- Dal suo arrivo alla Casa Bianca, Donald Trump ha esercitato il suo potere in chiave negativa, smontando una parte dei risultati ottenuti dal suo predecessore Barack Obama, al quale tributa un odio ammantato di gelosia. [...] Ha ritirato la partecipazione degli Stati Uniti al trattato di Parigi sul riscaldamento del clima, dando così una forte spinta agli scettici dei cambiamenti climatici, in barba ai dati scientifici e all’opinione del resto del mondo. [...] Ha rifiutato di confermare l’accordo nucleare con l’Iran, indebolendo senza tuttavia vanificare uno dei rari successi delle trattative multilaterali degli ultimi anni, rischiando così di destabilizzare ulteriormente il Medio Oriente ma anche di distruggere ogni possibilità di negoziato con una Corea del Nord già nuclearizzata e che ha tutte le ragioni, ormai, di diffidare della parola di un presidente degli Stati Uniti. [...] Questa capacità del capo dell’esecutivo di fare danni non è accompagnata da una strategia chiara. Questo isolazionista primordiale ha comunque deciso di rilanciare l’impegno militare statunitense in Afghanistan, ha bombardato la Siria perché sua figlia aveva visto delle immagini impressionanti su Fox News, e ha rischiato di provocare uno scontro tra il Qatar e i suoi vicini del Golfo autorizzando un’offensiva congiunta di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti contro il loro rivale di Doha.
- È vero che ha contribuito in maniera decisiva alla sconfitta del gruppo Stato islamico (Is) nelle sue due roccaforti di Mosul e Raqqa. Ma è altrettanto chiaro che non possiede alcun piano per il dopo Is, né in Siria né in Iraq. La questione curda in Iraq lo dimostra in maniera evidente.
- Invece di rendere l’America great again, trasmette ai suoi rivali l’immagine di un uomo che sta indebolendo il suo paese e la sua statura su scala mondiale. Chi crede ancora che gli Stati Uniti stiano diventando più “grandi” con Trump? Di sicuro non Xi Jinping.
- Trump aveva incarnato una rivolta elettorale contro un sistema che genera fin troppe disuguaglianze, simboleggiato da Hillary Clinton nel 2016. Ma Trump non ha saputo trasformare questo capitale politico in una forza di progresso, facendone piuttosto uno strumento al servizio di un potere personale e incoerente. La sua radicalizzazione degli ultimi mesi gli lascia come alleate solo le frange più estremiste del nazionalismo bianco e tutti gli opportunisti che pensano esclusivamente alle prossime elezioni.
Voci correlate
[modifica]- Assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021
- Donald Trump
- Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016
- Pandemia di COVID-19 negli Stati Uniti d'America
- Presidente degli Stati Uniti d'America
- Seconda presidenza di Donald Trump
- Unfit: The Psychology Of Donald Trump
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