Proteste a Los Angeles del 2025
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Citazioni sulle proteste a Los Angeles del 2025.
Citazioni
[modifica]- I manifestanti sono degli insurrezionisti, persone cattive. Senza la Guarda Nazionale Los Angeles sarebbe distrutta. Arrestare il governatore Newsom? Io lo farei. (Donald Trump)
- Trump ha risposto alle proteste contro i metodi dell'Ice (l'agenzia federale che si occupa di immigrazione) scavalcando il governatore della California, e ordinando il dispiegamento della Guardia Nazionale californiana grazie a una norma che è stata usata soltanto una volta, nel 1965, quando Lyndon Johnson mandò le truppe statali a difendere chi manifestava per i diritti civili in Alabama. Trump invece manda i soldati per arrestare i manifestanti che pretendono che si rispetti la Costituzione, e non contento ha chiesto al capo del Pentagono di mobilitare anche i marines. Rileggete bene: Trump ha ordinato di schierare i marines sul territorio americano contro i propri concittadini. (Christian Rocca)
- È evidente che Donald Trump sta varcando i limiti costituzionali – frammentati in un insieme sparpagliato di "acts" che segnano le linee di confine fra potere federale, quello dei singoli Stati e di Contee. Ed è proprio questa la sua colpa e questa è la minaccia cesarista che oggi Trump incarna e che lo fa apparire più simile a Vladimir Putin che ad Abraham Lincoln. Sostituendosi al governatore della California impedisce a chi è legittimato dai voti popolari di quello Stato, di fare quanto è in suo potere e dovere.
- La decisione di Donald Trump di far intervenire le truppe in California con tanta inusuale brutalità ha fatto nascere voci del tutto ragionevoli, anche se non provate, che il presidente voglia dare un brutale avvertimento a Elon Musk che potrebbe usare questo fronte sociale e politico dei tumulti contro la deportazione, in una sua base elettorale. Ciò spiega il tono profondamente rancoroso e aggressivo con cui Trump gli ha intimato di "star bene attento a quel che fa", nel caso pensi di portare finanzianti ed energie nuove nel Partito democratico.
- La National Guard ha una tradizione di intervento in difesa dei diritti civili e il suo impiego in California sembra essere del tutto fuori dalla sua tradizione storica e politica, usata invece come esercito personale del Presidente per sostituirsi alle gelose autonomie locali e persino all'FBI. Oggi, la stessa istituzione militare sbarca come corpo di spedizione in California con lo scopo di togliere ogni iniziativa alle polizie locali per sostenere le norme con cui estirpare l'immigrazione illegale attraverso la deportazione di massa. Questa è l'origine di ribellioni e tumulti. Le forze di polizia locali e gli sceriffi di contea si sono a loro volta ribellati contro l'invasione militare, visto che come law enforcement, si sentono perfettamente in grado di tenere la situazione sotto controllo e vivono l'invasione come un affronto nazionale.
- Se non sarà sanzionato dal Congresso, Trump avrà strappato un potere mai usato da alcun altro presidente: quello di entrare in armi nella terra dei liberi e nella patria dei coraggiosi.
- Tutto è cominciato a Los Angeles ma la California intera, colpita dagli ordini esecutivi che impongono di deportare gli stranieri illegali, è in piazza. Si direbbe che Trump abbia deciso di dichiarare la guerra alla California, baluardo del partito democratico con frequenti segnali di indipendentismo. Tutto è del resto diverso in California: la lingua, uscita dai binari dell'inglese americano, diverso il modo di vestire, mangiare, la filosofia sessuale e naturalista e l'uso delle droghe, separata dal resto dell'America dai tempi della caccia alle streghe del senatore McCarthy che assediava Hollywood e gli scrittori di sinistra come Arthur Miller, l'autore del "Crogiolo" il successo gli valse l'amore con Marylin Monroe. E Trump non vedeva l'ora di arrivare allo showdown, la resa dei conti con lo Stato che rappresenta tutto ciò che lui odia e lo ha fatto con la mossa provocatoria di mandare l'esercito rendendo così esplosivo il nervosismo latente di Los Angeles con Hollywood, la ventosa San Francisco città-stato degli intellettuali.
- Con l'invio della guardia nazionale, Trump rischia di gettare benzina sul fuoco, scatenando la rabbia in alcuni quartieri di Los Angeles e provocando una reazione a catena. Se le cose andranno così, invece di distogliere l'attenzione da altri problemi, il presidente ne avrà creato uno in più, con il pericolo di una deriva autoritaria. La gravità del momento è sotto gli occhi di tutti.
- Difficile non avvertire la minaccia di una deriva autoritaria. Per la prima volta negli ultimi sessant'anni il presidente degli Stati Uniti ha deciso di fare ricorso alla guardia nazionale contro il parere del governatore di uno stato, in questo caso la California. [...] Una situazione di questo tipo non si verificava dai tempi delle proteste contro la guerra in Vietnam.
- Trump ha invocato una legge che si applica solo in caso di rischio d'invasione, di ribellione o di insurrezione contro l'autorità del governo degli Stati Uniti. È evidente come questo non sia il caso e si tratti di un palese abuso di potere, soprattutto tenendo conto della minaccia di usare i marines contro la popolazione statunitense.
- I Marines statunitensi hanno prestato servizio onorevolmente in numerose guerre per difendere la democrazia. Sono eroi [...]. Non dovrebbero essere schierati sul suolo americano, di fronte ai propri connazionali, per realizzare la folle fantasia di un presidente dittatoriale. Questo è antiamericano.
- La California può essere la prima, ma chiaramente non finirà qui. I prossimi saranno altri Stati. La democrazia è la prossima. La democrazia è sotto assedio davanti ai nostri occhi, il momento che temevamo è arrivato. Sta demolendo il progetto dei nostri padri fondatori: tre rami eguali per un governo indipendente.
- Lo zar dei confini di Trump minaccia di arrestarmi per aver parlato apertamente. Vieni a prendermi, duro. Non me ne frega niente. Non mi impedirà di difendere la California.
- Questi sono atti di un dittatore, non di un presidente [...]. Non si tratta di sicurezza pubblica. Si tratta di accarezzare l'ego di un presidente pericoloso. Questo è spericolato. Inutile. E irrispettoso nei confronti dei nostri soldati.
- Se alcuni di noi possono essere strappati dalle strade senza mandato, basandosi solo su sospetti o sul colore della pelle, allora nessuno di noi è al sicuro. I regimi autoritari iniziano prendendo di mira le persone meno in grado di difendersi. Ma non si fermano lì. Trump e i suoi fedeli prosperano nelle divisioni perché questo permette loro di guadagnare più potere e esercitare un controllo ancora maggiore. E a proposito, Trump non è contrario all’illegalità e alla violenza purché gli servano. Quale prova migliore di quella del 6 gennaio 2021?
- Stiamo vedendo auto senza insegne distintive, auto senza segni distintivi nei parcheggi delle scuole. Ragazzi spaventati di partecipare alla loro stessa cerimonia del diploma. Trump sta facendo una retata militare in tutta Los Angeles, ben oltre la sua intenzione dichiarata di andare solo contro i criminali violenti e pericolosi. I suoi agenti stanno arrestando lavapiatti, giardinieri, lavoratori a ore e sarte. Questa è solo debolezza, debolezza mascherata da forza. Il governo di Donald Trump non sta proteggendo le nostre comunità. Le sta traumatizzando. E questo sembra essere proprio il punto.
- Trump sta cercando di provocare il caos inviando 4 mila soldati sul suolo americano. I criminali violenti che ne approfittano saranno ritenuti responsabili, state sicuri.
- Trump voleva esattamente il caos e ora tocca alla California ripulire il disastro.
- Uno dei pilastri fondamentali della nostra Nazione e della nostra democrazia è che il nostro popolo sia governato da un sistema civile, non militare [...]. I Padri Fondatori hanno sancito questi principi nella nostra Costituzione: un governo deve essere responsabile nei confronti del suo popolo, guidato dallo stato di diritto e da un'autorità civile, non militare [...], la California difenderà questi principi in tribunale.
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