Resurrectio
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Resurrectio
Lya Franca in una sequenza del film
Titolo originale |
Resurrectio |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1931 |
Genere | drammatico |
Regia | Alessandro Blasetti |
Soggetto | Alessandro Blasetti |
Sceneggiatura | Alessandro Blasetti |
Produttore | Stefano Pittaluga |
Interpreti e personaggi | |
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Resurrectio, film italiano del 1931 con Lya Franca e Daniele Crespi, regia di Alessandro Blasetti.
Niente è più ridicolo nell'amore del non comprendere il momento d'andarsene. (Donna fatale)
Citazioni su Resurrectio
[modifica]- 2° film di A. Blasetti dopo il muto Sole (1929) e l'unico di cui firma da solo la sceneggiatura, affetta da un banale e zuccheroso provincialismo. Prodotto dalla Cines di Stefano Pittaluga, è il 1° film sonoro italiano, ma, ritenuto non a torto poco commerciale, fu distribuito dopo La canzone dell'amore (1930) di Righelli. È interessante a livello stilistico per l'ambizioso mixage di dialoghi, musica (Amedeo Escobar) e rumori in parallelo con invenzioni visive di taglio sperimentale. (il Morandini)
- L'intreccio è banale e pretestuoso, utile solo per le sperimentazioni audiovisuali [...] ma colpisce ancora oggi la concezione «totale» del sonoro: invece di dar libero sfogo ai dialoghi, come ci si aspetterebbe dopo tanti anni di muto, Blasetti attua un sapiente mixage di parole, musica e rumori, soprattutto quelli della strada, costruendo situazioni sonore simultanee a cui spesso fanno da contrappunto soluzioni visive di chiara matrice avanguardista (sovrimpressioni, siparietti neri, tagli originali delle inquadrature, in cui si fa fatica a distinguere dov'è piazzata la macchina da presa). Tra i momenti più belli, quello in cui il protagonista, nascosto in un androne di mattina presto, medita di spararsi un colpo di pistola, mentre tutt'intorno la città si risveglia, una macchina corre all'impazzata e gli operai vanno al lavoro. (Il Mereghetti)
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