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Rifugiato

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Un'insegnante guida un gruppo di bambini rifugiati sbarcati in Inghilterra (1945)

Citazioni sul rifugiato.

Citazioni

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  • I profughi non sono mai profughi e basta, i rifugiati non lo sono da sempre e, in ogni caso, non lo saranno per sempre. Siamo noi a costringerli in questa definizione di comodo, come in un cliché che permette di maneggiare i loro drammi senza lasciarcene coinvolgere. Alla fine, il maggior vantaggio che si trae da questo confinamento in una categoria indistinta consiste nella gestione della paura. Ciò che non si conosce può spaventare, d'accordo, ma proprio per questo bisognerebbe evitare di scaricare le proprie paure addosso all'altro, straniero o profugo che sia. (Olga Grjasnowa)
  • I rifugiati che ho incontrato non chiedevano l'elemosina. Erano persone tenaci e intraprendenti che lavoravano duramente e desideravano ricostruire il loro paese lasciandosi l'oscuro passato alle spalle. Chiedevano soltanto di potere accedere ad alcune risorse di base, prime fra tutte un alloggio e un'istruzione, in modo da poter lavorare per realizzare sogni e speranze. (Khaled Hosseini)
  • Se l'Europa fallisce sulla questione dei rifugiati non sarà l'Europa che avevamo immaginato. (Angela Merkel)
  • Solo restituendo umanità ai rifugiati possiamo sfidare la narrativa imposta dai governi. (Behrouz Boochani)
  • Sono vittime, ma considerarli vittime non significa che dobbiamo diventare vittime a nostra volta. (Viktor Orbán)
  • Io sono un rifugiato: è la mia professione aspettare, cercare di vivere e aspettare.
  • L'inverno del 1938 fu l'ultimo inverno prima dell'inizio della seconda guerra mondiale. Parigi era ancora un'isola di luce nel profondo buio d'Europa. Fu allora che i parigini conobbero un nuovo cittadino europeo: il rifugiato. Nelle strade, i rifugiati politici erano spalla a spalla con i rifugiati della notte, ed a nessuno importava se questi uomini e donne vivessero o morissero.
  • Un rifugiato senza passaporto cessa di far parte della razza umana: quelli che rimangono vivi saranno sempre dei braccati.
  • Costruire condizioni concrete di pace, per quanto concerne i migranti e i rifugiati, significa impegnarsi seriamente a salvaguardare anzitutto il diritto a non emigrare, a vivere cioè in pace e dignità nella propria Patria.
  • Faccio appello alle autorità delle nazioni di cui i rifugiati sono costretti ad attraversare i confini, perché li ricevano con cordiale ospitalità. Faccio appello alla comunità internazionale perché il peso non sia portato soltanto da quelle nazioni nelle quali i rifugiati si sistemano temporaneamente, ma di mettere i necessari aiuti a disposizione dei governi interessati e delle appropriate organizzazioni internazionali.
  • Un largo numero di persone sono state costrette per varie ragioni a lasciare il loro paese amato ed i luoghi dove avevano le loro radici. Talvolta questo è dovuto a motivi politici, altre volte per sfuggire alla violenza ed alla guerra, oppure per le conseguenze di disastri naturali, o per il clima ostile. La comunità africana e la comunità del mondo non può cessare di interessarsi alla condizione dei rifugiati e alle terribili sofferenze cui molti di essi sono assoggettati per lungo tempo. Questi rifugiati veramente hanno un diritto alla libertà ed a vivere una vita degna della dignità umana. Essi non devono essere privati del godimento dei loro diritti, tantomeno quando fattori esterni al loro controllo li hanno costretti a divenire stranieri senza una patria.

Voci correlate

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Altri progetti

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